Il Ponte
Roma
via di Monserrato, 23
06 68801351 FAX 06 68211084
WEB
Tre mostre
dal 9/10/2008 al 9/11/2008
lu-sab 12-20

Segnalato da

Giada Pesce




 
calendario eventi  :: 




9/10/2008

Tre mostre

Il Ponte, Roma

Partendo da una meticolosa ricerca sulla luce, il lavoro di Maurizio Mochetti si sviluppa in una ricerca scientifica e tecnologica. Le sculture di Fred Sandback, invece, grazie alla mancanza di volume creano delle strutture che lo spettatore deve completare mentalmente. Parole quasi illegibili, libri senza parole e aforismi che esprimono l'impossibilita' di comunicare sono gli elementi ricorrenti nel lavoro di Vincenzo Agnetti.


comunicato stampa

Maurizio Mochetti
Galleria Uno

Partendo da una meticolosa ricerca sulla luce, vista come oggetto e non come simbolo, utilizzando dapprima la semplice luce naturale per poi passare all’uso del raggio di luce laser rosso creando così una maggiore fisicità, il lavoro di Maurizio Mochetti si sviluppa in una ricerca quasi scientifica e tecnologica. Le opere presentate in questa mostra sono Travaso di luce , opera del 1970 dove due quantità di luce oscillano proporzionalmente tra due sfere, ed Angolo Laser, del 1987 dove un angolo di luce laser si visualizza in una linea di luce che assume la forma geometrica dell'oggetto verso il quale viene indirizzato, ossia un angolo di alluminio.
Espone dal 1968 a livello internazionale: Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven, Stadtische Kunsthalle di Düsseldorf, Museo Alvar Aalto in Finlandia, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Biennale di Venezia (1970, 1978, 1982, 1986, 1988, 1997), Biennale di Sydney (1979), Biennale di Nagoya, Giappone (1991), Biennale di San Paolo (1998). Primo Premio Pascali (1969), Premio scultura alla VI Biennale di Parigi (1969). Nasce a Roma nel 1940. Vive e lavora a Roma.

Fred Sandback
Galleria Due

Nato a Bronxville (NY), Fred Sandback ,(1943-2003), può essere considerato un artista visionario e minimalista. Le sue sculture concettuali composte da fili, grazie alla mancanza di volume creano infatti delle strutture che lo spettatore deve poi completare mentalmente. Le sue opere sono infatti virtuali, dove è proprio la mancanza di volume a dar loro la forma. Nei lavori ad angolo anche le ombre prendono parte nel creare la forma. L’opera in mostra sarà Senza titolo del 1972 ed è appunto un’opera ad angolo, dove due corde elastiche, una gialla ed una grigia, formeranno assieme all’angolo ed alle ombre una struttura virtuale. Espone al Whitney Museum of American Art (1968), alla Biennale di Sidney (1976), alla Biennale dell’ Art Institute of Chicago (1979). Nel 1981 la Dia Art Foundation ha aperto The Fred Sandback Museum, poi chiuso nel 1996. La DIA ospita permanentemente dal 2003 alcuni dei suoi lavori.

Vincenzo Agnetti
Galleria Tre

Nato a Milano nel 1926 Vincenzo Agnetti è stato artista, critico, teorico e saggista. Uno tra i maggiori esponenti dell’arte concettuale italiana, fin dalla fine degli anni ’50, le sue opere risultano a volte criptiche e fredde. Il linguaggio della comunicazione è parte fondamentale delle sue opere in quanto lui definiva la pratica artistica come pura analisi dei concetti. Così sulle sue opere appaiono frasi che stimolano alla riflessione.
Parole quasi illegibili, libri senza parole e aforismi che esprimono sia verbalmente che visivamente l’impossibilità di comunicare. Ha esposto presso importanti gallerie e musei in Italia, Germania e Stati Uniti.
È morto nel 1981.

Immagine: Vincenzo Agnetti

Inaugurazione: Venerdì 10 Ottobre 2008 ore 18

Il Ponte Contemporanea
Via Monserrato, 23 - 00186 Roma
Dal Lunedì al Sabato 12:00-20:00
Ingresso libero

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