Fucecchio Foto Festival. Per questa 4' edizione del festival gli spazi della location medievale ospitano una selezione di impronta internazionale. Il Videospace, e' allestito in una saletta dove vengono proiettati dei video fotografici realizzati da autori internazionali.
Fucecchio, città situata nel cuore della Toscana, anche per quest’anno si riconferma centro di rilievo per l’arte della fotografia nell’accogliere la quarta edizione del FOFU phot’art.
Una manifestazione creata nel 2005 dal FotoClub Fucecchio con il patrocinio e il contributo del comune e della Banca Toscana, che si è inserita in modo deciso tra i più importanti nuovi foto festival della nazione. La ricerca degli artisti più all'avanguardia, le moderne installazioni sapientemente inserite in una suggestiva location medievale e la varietà di linguaggi espressivi presenti, sono le prerogative di questo successo. Il Fucecchio Foto Festival è dedicato ad un pubblico non solo di esperti, ma a tutti coloro che curiosamente vogliono guardare il mondo da diverse prospettive, attraverso gli occhi di chi con una fotografia va ben al di là di una semplice riproduzione della realtà.
L'evento 2008 sarà caratterizzato da una forte impronta internazionale, con ben 4 autori stranieri, tutti molto giovani e con un curriculum di tutto rispetto. L'organizzazione del FOFU 2008 spetta al Foto Club Fucecchio così come la direzione artistica, sotto la guida di Luca Palatresi con Fabio Montanelli.
Il Foto Club Fucecchio è un'associazione culturale attiva sul territorio dal 1995. Da sempre volta a la libera espressione si propone di aggregare coloro che vogliono vivere attivamente l'arte fotografica. Da segnalare il corso fotografico annuale che il FCF organizza dal 1998 con un grande successo e che quest'anno si terrà a partire da novembre per una durata di circa 30 ore.
Gli Autori:
Mitya Kushelevich, eclettico fotografo di origine russa, proveniente dalle riviste patinate, si propone con uno stile tutto suo, volto a creare nuove realtà con un grado di astrazione simile al mondo dei sogni e per questo usa la fotografia al fine di tradire l’occhio umano che osserva l’immagine dinnanzi a sé. Uno stile sorprendente in cui si colloca sul limite della dissociazione dalla realtà e la fotografia in sé. Egli si presenta con due differenti progetti.
“Happy days”, rappresenta un’esagerata parodia del linguaggio visivo nel settore pubblicitario. Una serie di ritratti di dimensioni giganti saranno l'introduzione agli spazi espositivi, tramite un'installazione in esterno di poster affissi su pannelli di legno alla stregua delle affissioni pubblicitarie.
''I Would'' è dedicato ai supereroi. Ovvero al supereroe che ognuno di noi vorrebbe essere. Da questa ricerca sono nati dei ritratti molto intensi, sofisticati, cromaticamente desaturi...insomma diametralmente opposti al progetto Happy Days.
Dalla Danimarca approda invece David Hogsholt con “Las Vegas Dreams” (reportage by Getty Images), un reportage a colori di grande effetto, che evidenzia il volto caricaturale e le atmosfere dai forti contrasti del più grande Paese dei Balocchi d'occidente. Laureatosi con il massimo dei voti alla Scuola Danese di Giornalismo nel 2005, è stato collaboratore del quotidiano danese Ekstra Bladet prima di dedicarsi al reportage ed attualmente lavora come freelance. Vincitore di due World Press Photo (2005 e 2006) e della borsa di studio Ian Parry (2004), ha ottenuto subito un grande prestigio internazionale. David è stato anche vincitore di prestigiosi premi della fotografia cui tre awards in Pictures of the Year (POY) e tre in Best of Photojournalism (BOP/NPPA). Fa inoltre parte del PDN30’s list, la classifica dei migliori talenti internazionali. Attualmente vive a Bangkok e lavora per la Getty Images Reportage. Il suo lavoro è apparso su riviste note a livello mondiale cui Sunday Times Magazine, GQ, Liberation, COLORS NEWSWEEK e TIME Magazine.
Julia Christe, ex studentessa del Bernhard Prinz, si è aggiudicata numerosi premi d’arte. Con ''White Sands'', una delle sue prime opere completamente all'aperto, si allontana dalla fotografia pubblicitaria per addentrarsi in un mondo avvolto dalle candide dune di sabbia del Nuovo Messico in cui viaggiatori solitari e bizzarri personaggi si sono persi nel sole e proseguono il loro cammino scomparendo nella luce. Pochi tratti di colore separano il bianco assoluto da queste immagini surreali che sembrano svanire ad ogni sguardo.
Dal nord Europa arriva invece Mark Rader. Nato nel 1966 a Bochum (Germania) e residente a Berlino. Studia presso il College of Design a Munster, poi presso la Scuola Folkwang di Essen (communication design) fino al 1997. Nel 1993 studia alla California College of Arts and Crafts negli Stati Uniti dove dà avvio a uno dei suoi lavori più importanti, una serie di immagini che riguardano lo sviluppo di realtà suburbane del nord america. Il fil rouge è la sua inconfondibile tecnica: l'utilizzo del banco ottico con un sorprendente uso del fuoco selettivo. Presente al FoFu con ''Mallorca Island in progress'', una ricerca di oltre 4 anni sulla trasformazione architettonica e paesaggistica di un paradiso del Mediterraneo nell'era del mercato globale. Questo lavoro gli è valso la pubblicazione dell'omonimo libro e dopo essere stato esposto in quattro continenti è stato inserito nella collezione del MoMa di New York.
Giovanni Marrozzini si presenta con “Hotel Argentina”con il quale ha vinto Epson Portfolio Italia 2006. Come fotografo freelance ha realizzato reportage in Africa (Zambia, Kenya, Tanzania, Etiopia) per diverse assiciazioni di volontariato. Nel 2006 pubblica un lavoro sulla condizione della donna nel Wolayta (Etiopia), affrontando anche il delicato tema delle mutilazioni genitali femminili, da cui nascerà il libro EVE (Damiani Editore-2006); nel 2007 è vincitore asssoluto ad Orvieto Fotografia Professional Award. Nel 2008 vince il XI Premio internazionale di fotografia umanitaria Luis Valtuena. Attualmente si trova in Palestina per un progetto sulla salute fisica e mentale della popolazione palestinese per conto delle Nazioni Unite (OMS).
All’immagine di una società in costante evoluzione si contrappone quella di Antoine, un ragazzo che lavora in una cava del Burkina Faso, i cui pensieri ci vengono narrati attraverso gli scatti di Rocco Rorandelli. Fotografo solitamente impegnato su tematiche di forte impatto sociale cui lo sfruttamento e il lavoro minorile ma anche l’immigrazione e la transazione capitalistica delle economie emergenti, i suoi lavori sono stati pubblicati da testate nazionali ed estere (Time, D di Repubblica, Vanity Fair, Io Donna, Corriere della Sera Magazine) e i suoi reportage sono stati utilizzati per le campagne promozionali e di sensibilizzazione di organizzazioni ed ONG quali Terre des hommes, Amnesty International, Development Gateway Foundation, UniCOOP.
Il Videospace, sarà allestito in una saletta dedicata, dove verranno proiettati ininterrottamente dei video fotografici realizzati da una selezione di autori internazionali. Musica e centinaia di immagini si combineranno in una linea continua, dando vita ad una sorta di film rudimentale .
Auditorium La Tinaia, c/o Parco Corsini, Fucecchio (FI)
Per raggiungere il Parco Corsini di Fucecchio: Uscita San Miniato della s.g.c. Firenze-Pisa-Livorno, seguire le indicazioni per il centro di Fucecchio (entrata del parcheggio da Piazza La Vergine).
L’ingresso al Fucecchio Foto Festival è gratuito.
Vernissage alle 18:00 del 11 ottobre
Catalogo: edito da Vanzi Editrice in vendita presso la mostra, oltre 60 pagine a colori, prezzo 10€
Evento Patrocinato dal Comune di Fucecchio
Ufficio stampa a cura del Fotoclub fucecchio
Curatore: Foto club Fucecchio
Direttivo :
Luca Palatresi_Presidente 339 8767671
Fabio Montanelli_Vicepresidente 3488261695
Luca Federici_Segretario 339 8880503
Parco Corsini
piazza La Vergine - Fucecchio (FI)
Orario: dal mercoledì al venerdì dalle 21,00 alle 24,00, il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 24,00.