Noir et blanc del fotografo Marco Delogu presenta oltre 70 fotografie in bianco e nero che illustrano il suo lungo percorso artistico, dalla fine degli anni '80 ai lavori piu' recenti, esposti per la prima volta al pubblico. Veronique Ellena espone le 'Natures Mortes'. Si tratta di una serie di fotografie a colori di grande formato fortemente ispirate dalla pittura; un lavoro sulla natura complessa delle cose cosi' fragile e forte allo stesso tempo, tacita e ripugnante, mortificata e luminosa.
L’Accademia di Francia a Roma, diretta da Frédéric Mitterrand, è lieta di presentare la mostra Noir et
blanc del fotografo Marco Delogu, da mercoledì 15 ottobre a domenica 30 novembre 2008, con oltre 70
fotografie in bianco e nero che illustreranno il suo lungo percorso artistico, dalla fine degli anni ’80 ai lavori
più recenti, esposti per la prima volta al pubblico, nelle Gallerie di Villa Medici.
Il titolo della mostra Noir et blanc riassume un lavoro incentrato prevalentemente sul ritratto, dai cardinali
alle statue romane, dagli zingari ai fantini, dal carcere ai contadini e ai pastori, ma anche su una serie di
studi nuovi come Due migrazioni e Quattro studi di cavalli, in cui Delogu sposta l’attenzione dall’uomo a ciò
che lo circonda. Sono un primo passo in direzione del nuovo senso di libertà che caratterizza il suo ultimo
lavoro, Nature: plurale che indica un nuovo spazio, privo di vincoli fatto di campi, boschi, spiagge, di tracce
seguite senza una meta precisa. La mostra vuole riflettere il rapporto immediato, privo di sovrastrutture,
netto e senza sfumature che l’artista ha sempre avuto nell’avvicinarsi alla fotografia, segno di un’attenzione
che distingue un costante lavoro incentrato sulla semplificazione dell’immagine fotografica, sempre
considerata nei suoi elementi essenziali.
La mostra a Villa Medici vede riunite molte delle fotografie più famose di Marco Delogu, ma anche una serie
di lavori interamente nuovi esposti, per la prima volta, in questa occasione.
Grande ritrattista, nei suoi progetti si è soprattutto dedicato alle persone, a partire dai Ritratti Romani
(1989), Polaroid di grande formato dei volti di statue dei Musei Capitolini e dei Musei Vaticani, maschere del
tempo che si confondono con i volti dei romani incontrati ogni giorno, ai suoi ritratti realizzati in Inghilterra
durante gli anni ’90.
L’interesse di Delogu per le persone vere e proprie si fa sempre più esplicito nel lavoro dei Compositori
(1996), protagonisti di una grande mostra a Villa Medici nel 1996, in grado di cogliere la dimensione più
intima e la verità che abita ogni singolo individuo, così come in alcuni ritratti inediti esposti per la mostra
attuale. Per esempio, quello di Gorbaciov, che riassume i due volti dell’ex premier Sovietico; da un lato
durissimo uomo di stato, dall’altro padre e marito dalla profonda umanità. Medesima idea si verifica con
Senada, nome di una madre Rom, la cui immagine fa parte di un più ampio lavoro dedicato a un
accampamento romano di Zingari, rimandando qui all’iconografia di una contemporanea e laica vergine col
bambino che allatta con lo sguardo diritto verso la macchina.
Laico è anche l’occhio con cui Delogu inquadra i suoi Cardinali in pensione (1998-2000), probabilmente il
suo progetto più conosciuto, in cui i vecchi patriarchi della gerarchia ecclesiastica romana vengono fermati in
pose al contempo terrene e metafisiche. I Cardinali sono presentati in mostra in preziose stampe oriental,
segno dell’attenzione che Delogu da sempre dedicata anche al processo della stampa, come tra l’altro in i
Trenta assassini, primi piani strettissimi in cui fa una mappatura dei volti e delle vite dei fantini del Palio di
Siena. Queste immagini rinunciano intenzionalmente al grande formato per lasciare spazio a una visione più
raccolta, ribadita anche per i ritratti di carcerati di Cattività (1997-2003), probabilmente il progetto su cui si è
soffermato più a lungo, in un reiterato tornare al carcere di Rebibbia.
La dimensione temporale emerge in maniera esplicita in Due migrazioni (2007), confronto tra popoli diversi
a distanza di anni differenti nelle campagne laziali. L’attenzione alle questioni sociali trova qui, per la prima
volta, un equilibrio più consapevole alle forti suggestioni del paesaggio. Dal rigore e severità, Delogu scopre
gradualmente nuove relazioni tonali fino a un bianco che buca spazio e tempo, bianco grafico e assoluto che
trova la sua più affascinante realizzazioni nei suoi studi sui Cavalli (2007), qui presentati per la prima volta in
un suggestivo formato in scala 1:1.
Tutto ciò è la premessa per un approccio più libero che si concretizza in particolar modo nel suo nuovo e più
attuale lavoro, Nature (2008). Qui il paesaggio si spoglia di ogni precisa connotazione geografica e si riduce
ai segni e alle tracce che si scoprono in mezzo alla natura, in cui tempo si trasforma in durata interiore,
sospesa in un atmosfera resa surreale. Questi ultimi lavori, assolutamente inediti, si raffrontano, anche
simbolicamente, con altri recentissimi progetti, nuovamente incentrati sul ritratto: gli Ex-condannati a morte
(2006-2008), i Sik della Pianura Pontina (2008), e Dream (2008), dove protagonisti sono una serie di
uomini e donne africani malati di aids che dopo aver iniziato le cure del progetto Dream promosso dalla
comunità di Sant’Egidio ne sono diventati i primi testimoni.
Attento al movimento e a una visione più nitida e libera, Delogu sperimenta anche per la prima volta il video,
strumento di passaggio da uno stile caratterizzato da fotografie sempre in verticale al maggior respiro del
formato orizzontale.
Marco Delogu è nato a Roma nel 1960, dove vive e lavora.
È autore di oltre 20 libri, fra cui Fuori tutti (Einaudi, Torino 1996), Cardinali (Bruno Mondadori, Milano 2001)
e Senex (Leonardo International, Milano 2002), e di numerose mostre in Italia e all'estero, in molte gallerie e
musei, tra cui la Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea e il Palazzo delle Esposizioni di
Roma, il Warburg Institute di Londra; l’Henry Moore Foundation di Leeds, l’IRCAM - Centre Georges
Pompidou di Parigi, il Museé de l'Elysee di Losanna, il PhotoMuseum di Mosca, e sempre a Roma i Musei
Capitolini e la GIL.
Affianca all’attività di fotografo, quella di editore e curatore di mostre. Nel 2002 ha ideato FotoGrafia - festival
internazionale di Roma, di cui è il direttore artistico. Nel 2003 ha fondato la casa editrice Punctum.
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Véronique Ellena
Natures mortes et alia
Da mercoledì 15 ottobre a domenica 30 novembre 2008, l’Accademia di Francia a Roma, diretta da Frédéric Mitterrand, presenta la mostra Natures Mortes et alia, della fotografa Véronique Ellena, artista residente a Villa Medici, che esporrà per questa occasione una serie di immagini a colori in grande formato, realizzate durante l’anno 2007/2008 e ispirate, sia nel contenuto che nelle forma, da questo luogo così particolare e suggestivo. Lo sguardo è diretto, l’immagine è senza tempo, senza artifici, senza inganni: polpi, pesci, conigli, falchi, e ancora, pandori, carciofi, melograni, illustrano un lavoro sulla natura complessa delle cose, al contempo fragili e potenti, attraenti e ripugnanti, letali e sfavillanti. Véronique Ellena è un’artista che utilizza la fotografia. Costruisce l’immagine dopo una messa in scena molto accurata con tempi di posa lunghi, decontestualizzando un oggetto quotidiano per renderlo protagonista di una rappresentazione quasi teatrale, cosicché contenuto e contenitore si fondono in una unico spazio senza tempo. Il mistero, così presente nelle sue immagini, dietro ogni singolo scatto, dietro ogni singola scenografia viene svelato dalla comunione tra l’oggetto e l’ambiente, il cui sfondo in questo caso è raffigurato dalle pareti, dalla cucina o dagli scorci inediti di Villa Medici.
Per questa mostra l’artista presenterà, inoltre, una selezione dei suoi lavori più importanti: ritratti, paesaggi urbani, scene di vita quotidiana richiamano, come nel caso delle nature morte, l’indicibile vanità del mondo. L’ARTISTA Véronique Ellena nasce a Bourg-en-Bresse nel 1966, frequenta l’Ecole Nationale Supérieure des Arts Visuels de La Cambre à Bruxelles dove studia con il fotografo belga Gilbert Fastenaekens. Incontra il gallerista Rodolphe Janssen a Bruxelles con il quale esporrà per quattro anni.
Il suo lavoro sarà inserito nella prestigiosa collezione della Caisse des Dépôts et Consignations de Paris, attualmente legata al Museo d’arte moderne del Beaubourg e in cui Vèronique Ellena ha esposto nella mostra collettiva "Les peintres de la Modernité" (aprile 2007). Le sue fotografie sono presenti in numerose collezioni private come in prestigiose collezioni pubbliche. Ha ricevuto molti premi e ha ottenuto diverse commissioni: Centre national des arts plastiques, Christian Lacroix, "Bruxelles 2000, ville européenne de la culture".
Nel 1996, ha lavorato con la Galerie Alain Gutharc in cui ha partecipato sia a mostre collettive che personali. Ha esposto in Francia come in Europa: Bruxelles, Anciens magasins Vanderborght, "Bruxelles 2000"; Braga (Portugal) per gli Incontros de Imagem 2000; Maison Européenne de la photo (2001); Rencontres de la Photo Arles (2000); Consejas de le artes, Madrid 2002; Printemps de Septembre, Toulouse 2003; Iselp, Bruxelles (2006). Ha partecipato, inoltre, alla Galerie du Château d’eau (Tolosa, 2006), Centre photographique d’Ile de France (Ponteau Combault, 2005), espace croisé (Roubaix, 2001) et recentemente è stata invitata da Christian Lacroix per la mostra al Musée Réattu ad Arles.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito dall’Académie de France à Rome – Villa Médicis, con un’introduzione di Frédéric Mitterrand e con i testi di Richard Peduzzi, Michaël Szanto e un’intervista di Cecilia Trombadori.
Info stampa: Ludovica Solari Tel: +39 06 67 61 291 Fax: +39 06 67 61 243 e-mail: stampa@villamedici.it
Immagine: Marco Delogu
Inaugurazione Martedì 14 ottobre 2008 ore 18.30
Accademia di Francia a Roma
viale Trinità dei Monti, 1 00187 Roma
Orario: 11.00 – 19.00 (orario continuato) Riposo: lunedì'
Ingresso: 8 euro (intero) – 5 euro (ridotto) (biglietto valido anche per la mostra Marco Delogu, Noir et Blanc)
Metro: Spagna Bus: 117-119 Parcheggio Ludovisi