Fortezza da Basso
Firenze
viale Filippo Strozzi, 1
055 49721 FAX 055 4973237
WEB
Festival della creativita'
dal 22/10/2008 al 25/10/2008
055 2657496
WEB
Segnalato da

Mariangela Della Monica




 
calendario eventi  :: 




22/10/2008

Festival della creativita'

Fortezza da Basso, Firenze

L'evento vede protagonisti artisti, scienziati, intellettuali, ma anche giovanissimi e ancora sconosciuti inventori. Un festival unico, un viaggio in uno spazio suggestivo e stimolante: dalla cultura al design, dalla comunicazione ai new media, dalla robotica alle arti performative. Dall'area dedicata al paese ospite, il Brasile, al padiglione di deGustiBooks, dalla sezione Innova a quella dedicata ai bambini. E ancora, dai palchi dove andranno in scena spettacoli teatrali e concerti di artisti di fama internazionale, alle sale dove si terranno convegni e proiezioni cinematografiche.


comunicato stampa

Firenze, 20 Ottobre 2008 – Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano poche ore all’inaugurazione ufficiale della terza edizione del Festival della Creatività. L’evento, entrato ormai di diritto nel club dei grandi festival internazionali, avrà per protagonisti artisti, scienziati, intellettuali, ma anche giovanissimi e ancora sconosciuti inventori. E i numeri confermano di anno in anno la costante tendenza alla crescita dei visitatori; segno che il format trasversale e multidimensionale è capace di dialogare con una grande varietà di pubblici.

Dal 23 al 26 ottobre la Fortezza da Basso apre le sue porte dalla mattina a notte fonda. I suoi padiglioni verranno visitati da migliaia di curiosi che potranno costruirsi ognuno il proprio percorso creativo.
Un evento unico, un viaggio in uno spazio suggestivo e stimolante: dalla cultura al design, dalla comunicazione ai new media, dalla robotica alle arti performative. Dall’area dedicata al paese ospite, il Brasile, al padiglione di deGustiBooks, dalla sezione Innova a quella dedicata ai bambini. E ancora, dai palchi dove andranno in scena spettacoli teatrali e concerti di artisti di fama internazionale, alle sale dove si terranno convegni e proiezioni cinematografiche.

Un programma così vasto e ricco impegna Fondazione Sistema Toscana e il suo Portale http://www.intoscana.it, a raddoppiare l’impegno nella produzione di dirette dalla Fortezza. Il portale offrirà al popolo dei navigatori della rete oltre 90 ore di diretta sui due canali azzurro e rosso; un susseguirsi di dirette streaming dei grandi eventi, i due appuntamenti quotidiani con intoscana Tg Festival e l’immancabile intoscana live.

Già in questi giorni assistiamo ad una impennata del numero dei contatti sul portale e sul sito ufficiale del festival http://www.festivaldellacreativita.it, segno dell’attenzione crescente intorno all’evento. Ricordiamo che lo scorso anno, nei soli giorni del Festival, furono 3 milioni gli utenti che si collegarono ai due portali, con migliaia di visitatori che seguirono online le dirette di intoscana.it.

“Dietro il Festival c’è un lavoro che dura tutto l’anno - sottolinea Mauro Tanzi, presidente di Fondazione Sistema Toscana - con un network internazionale che conta oltre 500 tra enti, associazioni ed istituti culturali di tutto il mondo e un crescente numero di sponsor privati. Molte produzioni non si fermeranno ai 4 giorni della Fortezza, ma toccheranno molte altre città, non solo toscane. E’ la dimostrazione che la creatività può generare nuove occasioni di lavoro e investimenti produttivi a vantaggio di tutta la regione.”

Ufficio stampa Fondazione Sistema Toscana
Mariangela Della Monica
Cell +39 334 6606721
tel +39 055 271991 fax +39 055 2657496
m.dellamonica@fondazionesistematoscana.it

MOSTRE

Presenze

Otto progetti fotografici personali a tema di altrettanti fotografi in mostra da Giovedì 23 a Domenica 26 Ottobre presso la Palazzina Lorenese della Fortezza da Basso di Firenze, in occasione del Festival della Creatività. I fotografi sono Sandro Bini, Giovanni De Leo, Simone Cecchi, Paolo Contaldo, Michelangelo Chiaramida, Lorenzo Rugiati, Silvia Berretta, Francesca Ronconi. La Mostra, che si inaugura Giovedì 23 Ottobre alle ore 19 è un Progetto “site specific” concepito e realizzato da Deaphoto per il Festival della Creatività e presenta le riflessioni visive dei Fotografi Deaphoto sul tema della fotografia come “vera presenza”, medium capace generare quell’effetto realtà, al di la di ogni interpretazione estetica e ideologica dell’immagine fotografica.

Ognuno dei fotografi in mostra è stato chiamato ad esporre una serie di immagini inedite che interpretino liberamente il tema secondo approcci e procedure personalizzate, dal reperimento dei soggetti alla presentazione espositiva delle opere. Sandro Bini (Secret Places) lo fa attraverso il recupero dal proprio archivio di una serie di immagini bianconero in grado di far riemergere dalla memoria il segreto visivo di luoghi misteriosi ed enigmatiche presenze. Giovanni De Leo (The Dreamer) focalizza la sua attenzione su una unica presenza centrale attorno alla quale si sviluppa il suo “sogno di mezza estate”. Simone Cecchi (Presences) svolge il concetto ricostruendo il proprio paesaggio abitato da oniriche figure, mentre Paolo Contaldo (Live Bits) sospende per strada presenze incerte e piene di stupore, che tessono nello scenario urbano “piccole trame di complesse emozioni”.

Michelangelo Chiaramida (Monuments) propone, invece, allo sguardo degli spettatori la presenza solida e certa dei monumenti, sottolineando implicitamente, in maniera concettuale, la nostra incertezza e fragilità, mentre Lorenzo Rugiati (Riflessi in specchi di sogni) rintraccia effimere figure nei riflessi di superfici traslucide e specchianti. Silvia Berretta (Tra le cose da buttare) ritrova e conserva le “sue presenze” in una casa ormai vuota e abbandonata, mentre Francesca Ronconi (Make me white) sviluppa ironicamente (ma non troppo) il tema della mostra, esponendo invece le immagini ambientate di coloro che si sono presentati ad aiutarla ad imbiancare la sua nuova casa: presenza come forma di aiuto e solidarietà.
 
Inaugurazione Mostra Giovedì 23 Ottobre ore 19-20

Festival della Creativita'
Fortezza da Basso - Palazzina Lorenese, Firenze
ore 10-20

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Piccoli giochi lungo la via della seta
(un viaggio nell'arte da Istanbul alla Cina)

La mostra è a cura di Valeria Ibraeva (critico d'arte e direttore del Soros Centre for Contemporary Art di Almaty-Kazakhstan) ed Enrico Mascelloni (critico d'arte e curatore di varie mostre e pubblicazioni sull'Asia centrale, l'Afghanistan e il Pakistan).

Parafrasando i due termini di maggior successo divulgativo ogni qual volta si parli di Asia Centrale, "grande gioco" e "via della seta", la mostra intende presentare alcune opere di artisti che vivono e lavorano nei luoghi canonici della cosiddetta via della seta, cioè tra Istanbul (Turchia) e Xian (Cina). Naturalmente, com'è ben noto a chi si è occupato delle questioni storiche dell'Asia Continentale, esistevano molteplici "vie della seta", intendendo con quel termine, sostanzialmente, ogni rotta carovaniera tra l'Europa e la Cina o tra due frazioni di tale polarità geografica. Il nostro itinerario è quindi uno tra i tanti che hanno connesso oriente e occidente, ma tra tutti è certamente il più classico e il più evocativo, riguardando il mondo persiano, l'Afghanistan, l'Asia Centrale e infine il Pakistan e la Cina. Iniziare da Istanbul diventa tuttavia quasi un dovere.

Trattandosi di un itinerario estetico e riguardando aree attualmente ricchissime di talenti artistici, si sono selezionate o commissionate opere che avessero come tema l'idea del viaggio, e insieme, per non scadere nell'inutilmente turistico, anche il tema della conflittualità, che fu riassunto da Rudyard Kipling nel termine "great game ("grande gioco"), cioè la lotta di spie e di destabilizzazioni reciproche che ebbe come attori l'Impero britannico e l'Impero zarista dell' ottocento e come teatro i paesi dell'asia centrale, quindi non soltanto le repubbliche già sovietiche come Uzbekistan, Kirgizistan, Tadjikistan, Kazakhstan e Turkmenistan, ma una sorta di "grande Asia Centrale", che va dalla Persia storica alle aree tribali del Pakistan attuale, al Xing-Xiang, attualmente area autonoma della Cina Popolare e già Turkestan Orientale.

L'Asia Centrale vera e propria costituirà lo zoccolo duro della mostra con artisti kazakhi come Said Atabekov (il suo video più famoso "The Nohe's Ark", racconta di un derviscio ubriaco e stanco che si trascina la propria famiglia come fosse la prua di una nave, in tal modo solcando un'Asia Centrale inquinata e piena dei relitti industriali dell'epoca sovietica). Di Said sarà inoltre esposto "Way to Rome", un lavoro recentissimo e complesso che consta di 41 foto, realizzato per questa mostra). Di Erbosyn Meldibekov, kazakho, una tra le sue installazioni più note: "Oriental Hospitality", dove l'ospitalità è davvero particolare, giacchè si dipana su piatti di ceramica in cui i cammelli sono muniti di rampa lancia razzi. Di Moldakul Narimbetov, kazakho, sono presenti due quadri che rappresentano i viaggiatori nella steppa in mezzo alle rovine in ferro dell'industrializzazione sovietica. Di Almagul Menlibaeva, kazakha, il suo ciclo di video e foto "Steppa barocca", che l'ha già imposta in Europa come uno degli artisti più sorprendenti dell'ultima generazione. L'uzbeko Vaslav Akhunov è presente con "Wandering Dunes": un'installazione sul viaggio e sulla memoria con vecchie valigie e foto di famiglia. Il tadjiko Gennady Ratushenko con un reportage sulla drammaturgia del viaggio in un Tadjikistan segmentato dalla guerra civile.

L'Afghanistan sarà presente con un video del suo artista più celebre, Rahurow Omarzad (in cui i personaggi entrano e escono dalle finestre di una Kabul paradossale in cui i gesti, non meno delle vite, sembrano rovesciati dalla storia in atto). Omarzad è anche il fondatore de CCAA (centro per l'arte contemporanea di Kabul). Sempre di provenienza afghana sono un gruppo di tappeti di guerra e tappeti con il mondo: sorprendenti manufatti che rappresentano palinsesti di armi o la planimetria del mondo circondata dalle bandiere dei vari Paesi. Per l'Iran si è selezionato un ciclo di sette lavori fotografici di Farzan Ferdosi (il tema è la quotidianità post-guerra Iran-Iraq tra i profughi dell'interno del Paese, un viaggio drammatico che li ha condotti dal fronte sullo Shatt-al-Arab ai luoghi più impervi e remoti del Paese).

Il Pakistan è rappresentato al meglio da uno tra i lavori maggiori di una sua artista di punta, Adeela Suleyman, la cui installazione "Falnama", che assembla vestiti orientali e apparati per l'estrazione di premi, propone un paradossale viaggio nella fortuna, ironizzando sul Pakistan contemporaneo, giacchè il premio per il vincitore è una moglie. Fariba Ferdosi, artista iraniana residente a Firenze, propone sei lavori fotografici, anch'essi, naturalmente, sul tema del viaggio. Zhao Bandi e Hai Bo sono tra i più noti artisti della Cina contemporanea. Zhao si è imposto con gli autoritratti fotografici che lo ritraggono insieme a un panda di peluche che, ausiliato da diciture fumettistiche, parla e straparla della Cina contemporanea, spesso nel caos urbanistico delle metropoli e in un perenne cambiamento di luoghi. Quello di Hai Bo è un vero e proprio viaggio nella memoria: sono ormai celebri i ritratti di gruppo dell'epoca della rivoluzione culturale, giustapposti a foto scattate oggi recuperando le medesime persone ormai invecchiate, sullo sfondo di una Cina radicalmente modernizzata.

L'incipit della mostra è appunto a Istanbul e in una installazione di Husseyin Alptekin, da poco scomparso, dal titolo "Ostility-Ospitality" e che rappresenta la quintessenza del viaggio (le insegne luminose di 36 alberghi di vari luoghi dell'Asia). Ad Alpetkin è dedicata la mostra.
La maggior parte di questi artisti ha esposto numerose volte in biennali (Venezia, Istanbul, Singapore.), musei (Haggerty Musum di Milwakee in USA, Centre d'art contemporaine di Ginevra e in Italia a Palazzo dei Sette di Orvieto) e gallerie private occidentali e orientali.

L'organizzazione è a cura di Angela Dorazio per il Festival della Creatività, in collaborazione con Acas Eventi (Orvieto).

Inaugurazione giovedi 23 alle 15

Padiglione Asia Centrale - palazzina lorenese
Fortezza da Basso, Firenze

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DE RERUM DIGITALIS
un progetto tra arte, tecnologia e natura

Il progetto De Rerum Digitalis è un network di creativi che attraverso la tecnologia, il talento artistico e la creatività veicola “semi e spore” digitali, input informativi e pratici sul rispetto dell’ambiente e su come rendere la vita di ognuno di noi un po’ più verde.

Al Festival della Creatività 08 De Rerum Digitalis (presso il padiglione Spadolini) vuole essere un “acquario/serra digitale” che sia ponte tra passato e futuro, tra innovazione e sensibilità ambientale, per cercare un innovativo modo di coniugare arte, tecnologia, comunicazione e sostenibilità responsabile.

Partecipano Whaleless, Karin Andersen, Arianna Carossa, Luca Privitera, Lorenzo Oggiano, Alessandra Montanari(Comunicattive), Katia Giuliani & Andreas Schwarzkopf, Leonardo Betti, Leone Contini, AnAtomic Factory e i partner Pig Magazine, Bonsai Tv, Toscana energia rinnovabili, Happy Mais, Raggio Verde.

Vernissage 23 ottobre ore 18.30

Fortezza da Basso, Firenze

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