Associazione Culturale ART 1307
L'artista usa l'elemento geometrico quale forma espressiva non solo della sua arte, ma anche della propria personalita' e del proprio vissuto. La geometria costituisce l'ordine delle cose anche in natura, dove tutto deve quadrare e nulla viene trascurato o dato per scontato. A cura di Cynthia Penna.
a cura di Cynthia Penna
Di origine israeliana, ma residente in America da più di vent’anni, Rhea Carmi usa l’elemento geometrico quale forma espressiva non solo della sua arte, ma anche della propria personalità e del proprio vissuto. La geometria costituisce l’ordine delle cose anche in Natura, dove tutto deve quadrare e nulla viene trascurato o dato per scontato. Nell’opera della Carmi nulla viene trascurato perché tutto é fondamentale, nell’arte come nella vita: nulla si ottiene per approssimazione, ma solo attraverso lotta, fatica, rigore.
E’ la lezione appresa da suo marito, un sopravvissuto della triste stagione dell’Olocausto e anche tramandata dal suo popolo d’Israele: quella di non arrendersi mai alle impervietà e alle difficoltá dell’esistenza, ma lottare con rigore e fatica per ottenere ciò in cui si crede.
L’aspetto scientifico della sua personalità la porta a suddividere il campo pittorico in maniera regolare e regolata dall’alternarsi di linee verticali e orizzontali; ma l’artista non vuole neanche indulgere ad un geometrismo puro e fine a se stesso perché la sua energia vitale e la forza della passione la conducono a virare verso un universo più ricco e più esteso fatto di emozioni e sentimenti.
Le sue “architetture” sono predisposte per cedere il posto al colore e soprattutto alla luce introdotta attraverso l’uso del giallo violentissimo e dei bianchi abbacinanti. La luce nel suo più alto accento simbolico di catarsi non quale purificazione del sé, ma
quale spiraglio ed emersione dal buio, dal male, dalle avversità; é la continua lotta per la vita , l’alternanza di avversità e trionfi, espressa attraverso la scansione di linee geometriche e di colori in gran parte primari che si alternano e si susseguono con ritmo incessante come incessante é il ritmo della vita e la personalità dell’artista.
Inaugurazione : Venerdì 24 Ottobre 2008 dalle ore 18.30 alle ore 22,30
Durante la serata saranno eseguite dal vivo musiche del Maestro Andrea Pandolfo composte per l’occasione e dedicate alle opere.
Centro culturale Villa di Donato
Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
La mostra sarà aperta fino al 23 Novembre 2008
e sara' visitabile su appuntamento telefonando ai numeri: 081 660216 - 081 665456 - 335 6924214
ingresso libero