Installazione ambientale di Emilio Corti e Luisa Mizzoni, dove alcuni video proiettano immagini fluttuanti. Corpi inerti galleggiano in un'atmosfera celeste in un tempo rallentato, dove la morte assurge a momento di riflessione sull'esistenza.
Emilio Corti e Luisa Mizzoni a.k.a. luxi.lu collaborano per la prima volta alla realizzazione di un'installazione ambientale, Mohenjo-Daro. Il titolo dell'opera proviene da una delle principali città della civiltà della Valle dell'Indo, risalente al 3300–1300 a.C. e caratterizzata da costruzioni concepite secondo rigorosi canoni architettonici. Mohenjo-Daro è stata più volte distrutta a causa dello straripamento dell'Indo e caparbiamente ricostruita sulle proprie macerie, con incessante volontà geometrizzante, quasi nell'aspettativa di imporre delle regole alla forza cieca della natura.
Nell'intero spazio espositivo l'ambiente è evocato attraverso video che proiettano immagini fluttuanti. Corpi inerti galleggiano in un'atmosfera celeste in un tempo ed uno spazio rallentati, dove la morte, intesa come abbandono del corpo fisico, assurge a momento di riflessione intuitiva ed archetipica sull'esistenza. Le figure si riflettono sull'acqua che ha invaso il suolo, collocando lo spettatore al centro di un abisso, sintesi di cielo e acqua, che si stende sopra e sotto di lui.
L'ambiente sonoro, ricostruito da Marco Molteni con la collaborazione di Jason Stringer e Infrason, amplifica l'eco e l'oscillazione delle figure all'interno del proprio limbo acquatico, suggerendo la presenza di un legame tra il nostro presente in relazione alle suggestioni dell'antichissima civiltà indiana.
Opening Sabato 25 ottobre alle 18
Mon Ego contemporary
via Brambilla 36 Como