Luciana Anelli
Ugo Attardi
Matteo Barretta
Alighiero Boetti
Remo Brindisi
Sebastiano Carta
Bruno Caruso
Giorgio Chiesi
Antonio Corpora
Orazio D'Emanuele
Ibrahim Kodra
Elena La Verde
Mino Maccari
Paolo Malfanti
Franco Mulas
Salvatore Provino
Paolo Schiavocampo
Enzo Sciavolino
Mario Sironi
Turi Sottile
Giuseppe Spagnulo
Ernesto Tavernari
Aldo Turchiaro
Sergio Vacchi
Francesco Scorsone
"Un modo per dire che l'arte quando ti prende non ti pone in uno stato di grazia, ma di tormento continuo, non passa un momento in cui non pensi a lei: e' come se fosse una ferita aperta, una sorta di piaga non cicatrizzabile." Opere di Luciana Anelli, Ugo Attardi, Matteo Barretta, Alighiero Boetti, Remo Brindisi, Sebastiano Carta, Bruno Caruso, Giorgio Chiesi, ecc.
a cura di Francesco Scorsone
In mostra saranno presenti opere di: Luciana Anelli, Ugo Attardi, Matteo Barretta,
Alighiero Boetti, Remo Brindisi, Sebastiano Carta, Bruno Caruso, Giorgio Chiesi,
Antonio Corpora, Orazio D'Emanuele, Ibrahim Kodra, Elena La Verde, Mino Maccari,
Paolo Malfanti, Franco Mulas, Salvatore Provino, Paolo Schiavocampo, Enzo
Sciavolino, Mario Sironi, Turi Sottile, Giuseppe Spagnulo, Ernesto Tavernari, Aldo
Turchiaro e Sergio Vacchi.
Scrive Francesco Scorsone, curatore della mostra:
"Qualcuno si chiederà il motivo della scelta di questo titolo, considerato che si
tratta dell'apertura o meglio dell'inaugurazione di un nuovo spazio espositivo.
Una ferita mai sanata è come dire: una piaga mai cicatrizzata. E' un modo per dire
che l'arte quando ti prende non ti pone in uno stato di grazia, ma di tormento
continuo, non passa un momento del giorno a cui non pensi a lei: è come se fosse una
ferita aperta, una sorta di piaga non cicatrizzabile.
È un conto aperto che la
società tutta ha con l'arte, con tutti coloro che in un senso o nell'altro hanno
contribuito e contribuiscono giorno dopo giorno a tenere aperta questa ferita con il
loro atteggiamento, la loro indifferenza, il loro modo di essere altrove, di non
avere tempo, di considerare questo impegno che l'artista ha con qualcosa di creativo
una inutile perdita di tempo, non rendendosi conto che la loro crescita culturale,
politica, sociale e soprattutto economica è dovuta proprio alla "disperazione"
dell'artista, alla sua capacità di rinnovarsi, di rigenerarsi. Il motto: L'arte
rinnova i popoli e ne rivela la vita, di autore ignoto, magistralmente impressa nel
frontone del Teatro Massimo di Palermo è per certi versi riassuntiva di una
situazione certa ma mai riconosciuta all'arte e agli artisti."
Inaugurazione Sabato 25 ottobre 2008 alle ore 18.30
Galleria Amara Crista
via Pietro Nicolosi n. 29 San Giovanni La Punta
aperta da lunedì a sabato dalle ore 17.30 alle 19.30 escluso festivi
ingresso libero