Collezione Peggy Guggenheim
Venezia
Quartiere Dorsoduro, 701 (Palazzo Venier dei Leoni)
041 2405411 FAX 041 5206885
WEB
Carlo Cardazzo
dal 30/10/2008 al 28/2/2009
10-18, chiuso martedi'

Segnalato da

Alexia Boro




 
calendario eventi  :: 




30/10/2008

Carlo Cardazzo

Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Una mostra dedicata alla figura del vulcanico mecenate, editore, collezionista e gallerista che insieme a Peggy Guggenheim condivise molti percorsi. La prima sezione e' dedicata alla ricostruzione della sua collezione con alcuni capolavori di Marino Marini, Giorgio de Chirico, Scipione, Mario Sironi, Massimo Campigli. Segue uno spaccato del suo privilegiato rapporto con l'architetto Carlo Scarpa, un'intera sala e' poi dedicata alle Edizioni del Cavallino, con le quali egli inizio' la sua attivita' nel 1932. Libri, fotografia, grafica, multipli si affiancano alla produzione di ceramiche e sculture nel suo impegno per promuovere la citta' di Albisola. A cura di Luca Massimo Barbero.


comunicato stampa

-----english

a cura di Luca Massimo Barbero

In questo 2008 che vede la celebrazione dei sessant’anni dall’arrivo di Peggy Guggenheim a Venezia, il museo dedica una preziosa esposizione a un personaggio centrale nella cultura italiana e internazionale del XX secolo: il veneziano Carlo Cardazzo (1908-1963), che con la collezionista americana ebbe una intesa intellettuale e di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte, curata da Luca Massimo Barbero, dal 1 novembre 2008 al 9 febbraio 2009, è la prima mostra completamente dedicata alla figura di questo vulcanico e intraprendente mecenate, editore, collezionista e gallerista che restituisce al pubblico la molteplicità dei suoi interessi e la straordinaria attualità del suo modo di intendere e promuovere l’arte, attraverso le sue gallerie, ma soprattutto grazie alle sue innovative strategie culturali. Il suo amore per l’arte del novecento, in special modo per le avanguardie e per i nuovi percorsi dell’arte postbellica, lo fanno diventare una sorta di alter ego di Peggy Guggenheim.

Ciò che contraddistingue la nuova visione dell’arte di Cardazzo è il capire con singolare anticipo il concetto di rete e collaborazione: il 25 aprile del 1942 in Riva degli Schiavoni a Venezia, inaugura quella che sarà poi la celeberrima Galleria del Cavallino ed è sorprendente che proprio nello stesso anno Peggy Guggenheim apra a New York la sua galleria-museo Art of This Century. Dopo la guerra, nel 1946, Cardazzo apre la Galleria del Naviglio nel centro di Milano, e avvia una complessa e inusuale serie di rapporti con critici e intellettuali, viaggia continuamente tra Europa e Stati Uniti, fa collaborare artisti di diverse generazioni tra loro e con gli architetti d’avanguardia, realizza eccezionali pubblicazioni veicolo della propria immagine. È il primo gallerista ad occuparsi con un contratto del lavoro di Lucio Fontana, appena ritornato in Italia dall’Argentina, che nel 1949 per la sede milanese del Naviglio concepisce l’Ambiente Spaziale a luce nera.

Cardazzo diviene una sorta di “centrale creativa” del mondo dell’arte, riferimento di molti collezionisti, direttore di musei, mercanti. La stessa Peggy Guggenheim gli riconosce un ruolo centrale nella diffusione delle nuove avanguardie. Insieme condividono molti percorsi: la promozione dell’arte americana, l’amore per le avanguardie storiche, Kurt Schwitters, Joan Miró, Sonia Delaunay, Pablo Picasso, Jean Arp, Giacomo Balla, Vassilij Kandinskij, artisti che Cardazzo espone più volte anche con l’aiuto della mecenate, così come egli stesso suggerisce a Peggy l’acquisto di opere della sua galleria che entreranno a far parte della collezione di Palazzo Venier dei Leoni. Dal suo arrivo a Venezia, Peggy intrattiene con il collezionista veneziano un dialogo fitto e prolifico di contatti, suggerimenti, scambi di opinioni sugli artisti e i movimenti dell’epoca: è interessante scoprire che alcune opere di Victor Brauner, Matta, Emilio Vedova e Asger Jorn tuttora appartenenti alla collezione sul Canal Grande, furono acquistati da Peggy grazie a Cardazzo. Ed è sempre grazie al gallerista che Peggy scopre e collabora con Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Santomaso, Vinicio Vianello; l’arte e in particolare la pittura italiana del dopoguerra completano così il percorso di ricerca sulle avanguardie iniziato dalla collezionista fin dal 1938.

Nel luglio 1950, Peggy Guggenheim organizza a Venezia la prima mostra di Jackson Pollock in Europa: un avvenimento all’epoca scandaloso e destinato a cambiare i destini dell’arte europea, e che solo pochi mesi dopo, in ottobre, fu replicato non senza scalpore da Cardazzo nella galleria milanese del Naviglio. Alle mostre pubbliche, organizzate negli anni ’50 (come quella di Matta nel 1953 all’Ala Napoleonica del Museo Correr di Venezia), Cardazzo affianca dal 1955, a Roma, la Galleria Selecta. Nei suoi viaggi e contatti, incontra e inizia in maniera pionieristica ad esporre gli americani Franz Kline, nel 1958 è nel suo atelier di New York, Mark Rothko, Jackson Pollock, Conrad Marca-Relli, Theodoros Stamos, Sam Francis, Alexander Calder, Cy Twombly, Jasper Johns, mentre instaura un rapporto privilegiato con Ileana Sonnabend e Leo Castelli, riuscendo a portare alcuni suoi artisti negli Stati Uniti, e con grandi protagonisti europei, come Jean Dubuffet (di cui produce anche la musica informel), Hans Hartung, Jean Arp, Victor Brauner, Fernand Léger, Georges Mathieu, Giuseppe Capogrossi, Friedensreich Hundertwasser, Serge Poliakoff. Ai giovani italiani (Gianni Dova, Roberto Crippa, Emilio Scanavino), accosta i nuovi esponenti del Gruppo Cobra (come ad esempio Asger Jorn). Il numero delle mostre, molte concepite come vere e proprie performance di alcuni giorni che si ripetevano a intervalli ravvicinati, rende appieno la straordinaria inventiva e impetuosa attività di Cardazzo: dal 1942 al 1963, anno della sua scomparsa, furono ben 1049 le esposizioni presso le tre Gallerie del Cavallino, del Naviglio e Selecta.

Seguendo il filo rosso di questa straordinaria energia creativa, la prima sezione della mostra Carlo Cardazzo. Una nuova visione dell’arte è dedicata alla ricostruzione della sua collezione che negli anni ’30 e ’40 era considerata una delle più significative dell’arte italiana del novecento, con alcuni capolavori di Marino Marini, Giorgio de Chirico, Scipione, Mario Sironi, Massimo Campigli. Segue uno spaccato del suo privilegiato rapporto con l’architetto Carlo Scarpa, cui Cardazzo chiede di progettare, in pieno periodo bellico, la Galleria del Cavallino, una seconda galleria in Frezzeria e l’importante Padiglione del Libro per i giardini della Biennale. Un’intera sala della mostra è poi dedicata alle Edizioni del Cavallino, con le quali egli inizia la sua attività nel mondo dell'arte contemporanea nel 1932. James Joyce, Jean Cocteau, Alfred Jarry, Comte de Lautréamont: libri, fotografia, grafica, multipli si affiancano alla produzione di ceramiche e sculture nel suo impegno per promuovere Albisola, nuovo centro d’arte. L’esposizione veneziana non solo fornirà uno sguardo storico-artistico su uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo da riscoprire, ma permetterà ai visitatori di fruire lungo l’intero percorso di capolavori, documenti, oggetti, pubblicazioni, manoscritti, offrendo un’immagine a tutto tondo, inedita e sorprendentemente internazionale, del complesso mondo di Carlo Cardazzo: una storia che racconta una delle più affascinanti avventure dell’arte del secolo scorso e che emerge in questa occasione come un racconto inedito e svelato al grande pubblico per la prima volta.

La mostra e’ resa possibile grazie al sostegno della Regione del Veneto, di Art Forum Würth e di The Murray and Isabella Rayburn Foundation grazie alla generosità di Maurice Kanbar. Si ringrazia Electa per il catalogo, Grande Arredo per l’allestimento, Gruppo Tratto per i trasporti, Rubelli per i tessuti e Oracle per la tecnologia. L’immagine della mostra è ideata da Hangar Design Group. Radio Italia è media partner della mostra.

Il catalogo che accompagna la mostra, pubblicato da Electa, rappresenta un imprescindibile strumento di approfondimento e studio dell’opera e della ricerca di Carlo Cardazzo. I saggi di oltre 10 studiosi e critici dell’arte e il ricco apparato iconografico testimoniano del lungo percorso di analisi che il curatore della mostra, Luca Massimo Barbero, ha condotto negli ultimi due anni per ridare ai mondi di Cardazzo la giusta dimensione storica-critica.

I mercoledi’ di ottobre saranno dedicati a un ciclo di incontri, presso l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti di Venezia con inizio alle ore 18, che presenteranno al pubblico le molteplici e affascinanti componenti dell’universo di Cardazzo e degli artisti con cui egli condivise i fecondi anni della reciproca scoperta e contaminazione dei movimenti artistici di Europa e Stati Uniti. Tutti i giorni alle 15.30 i visitatori potranno inoltre, senza obbligo di prenotazione, seguire una visita guidata gratuita alla mostra.

I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim e Intrapresae

Director of External Affairs Peggy Guggenheim Collection: Alexia Boro
Tel. +39 041 2405404/415 Fax +39 041 5206885 press@guggenheim-venice.it
conferme, accrediti e informazioni entro il 30 ottobre

Conferenza stampa venerdì 31 ottobre alle 12 alla Collezione Peggy Guggenheim

Peggy Guggenheim Collection
Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro - 30123 Venezia
orario d’apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì
ingresso: euro 10; euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-10 anni

-----english

Carlo Cardazzo
A New Vision for Art

In this 60th anniversary year of Peggy Guggenheim's collection in Venice, her museum will host an exhibition dedicated to a major figure in Italian and international art of the mid 20th century: Carlo Cardazzo (1908-1963), a Venetian whose centenary is this year and who shared with Peggy Guggenheim his passion for contemporary art. Carlo Cardazzo. A New Vision for Art, curated by Luca Massimo Barbero, 1 November 2008 - 9 February 2009, is the first exhibition to be devoted exclusively to this enterprising, even volcanic figure: patron, publisher, collector, and dealer. Cardazzo, through the multiplicity of his activities, the originality of his way of navigating the art world and his methods of promoting it, reached a new public, in part through his galleries, and in part through novel cultural strategies.

The distinctive component of Cardazzo's new vision of art was his precocious realization of the importance of networking and collaboration that would mark the art world of the future. On 25 April 1942, on the Riva degli Schiavoni in Venice, he inaugurated the celebrated Galleria del Cavallino, in the same year that Peggy Guggenheim opened her New York museum-gallery Art of This Century. In 1946, he opened the Galleria del Naviglio in the center of Milan, initiating a series of relations with critics and intellectuals, travelling constantly between Europe and the USA, bringing together artists of different generations as well as avant-garde architects, and printing outstanding publications that projected the image of his persona to the wider public. He was the first dealer to contract Lucio Fontana, after Fontana's return from Argentina, and it was for the Galleria del Naviglio in Milan that Fontana conceived his Spatial Ambience with Black Light.

Cardazzo was a creative powerhouse of the art world, a beacon to collectors, museum directors and gallerists. Peggy Guggenheim herself acknowledged his central position in promoting the new avant-gardes. They shared several of their concerns for modern art: the promotion of American art, their dedication to the historic avant-gardes, to Kurt Schwitters, Joan Miró, Sonia Delaunay, Pablo Picasso, Jean Arp, Giacomo Balla, Vasily Kandinsky, artists whom Cardazzo exhibited several times, sometimes with Guggenheim's help, while he in turn brought to her attention artists whose work was to enter her collection. From the time of her arrival in Venice, Guggenheim sustained a dialogue with Cardazzo that was dense with contacts, proposals and exchanges of opinion about artists and movements: works by Victor Brauner, Matta, Emilio Vedova and Asger Jorn were purchased by Guggenheim from Cardazzo, and still belong to her Venetian museum. Again, it was due to Cardazzo that Guggenheim disco vered and patronized Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Santomaso, and Vinicio Vianello. Postwar art, especially Italian, concludes Guggenheim's journey of discovery of the artistic avant-gardes that she had begun in London in 1938.

In July 1950 Peggy Guggenheim organized in Venice the first European exhibition of paintings by Jackson Pollock, an event that caused scandal at the time but which was to become a key event in the evolution of European painting. A few months later a similar exhibition, organized by Cardazzo in his Galleria del Naviglio in Milan, was a similar sensation. Cardazzo expanded his activities with public exhibitions (such as that given to Matta in 1953 in the Ala Napoleonica, Venice), and from 1955 with shows in the Galleria Selecta, Rome. In his travels and encounters, he met and exhibited American artists such as Franz Kline (whose New York atelier he visited in 1958), Mark Rothko, Jackson Pollock, Conrad Marca-Relli, Theodoros Stamos, Sam Francis, Alexander Calder, Cy Twombly, and Jasper Johns. He established relations with Ileana Sonnabend and Leo Castelli (exporting to New York members of his own stable of artists) and with Europeans such as Jean Dubuffet (for whom he re corded informel music), Hans Hartung, Jean Arp, Victor Brauner, Fernand Léger, Georges Mathieu, Giuseppe Capogrossi, Friedensreich Hundertwasser, Serge Poliakoff. He flanked the young Italians (Gianni Dova, Roberto Crippa, Emilio Scanavino) with members of the Cobra group (Asger Jorn for example). The number of his exhibitions, many of them mounted as virtual 'performances' of a few days, is a measure of Cardazzo's inventive power and frenetic activity: from 1942 to 1963, the year of his death, 1,049 exhibitions took place in his three galleries: Cavallino, Naviglio and Selecta.

Carlo Cardazzo. A New Vision for Art recaptures the creative verve of Cardazzo's career. The first section reconstructs his personal collection in the 1930s and 40s. This was considered at the time among the major collections of 20th century art in Italy, with masterworks by Marino Marini, Giorgio de Chirico, Scipione, Mario Sironi and Massimo Campigli. Following this, documentation illustrates Cardazzo's special relationship with architect Carlo Scarpa, whom he commissioned to design, at the height of the war, his Galleria del Cavallino, as well as a second Venetian gallery in the Frezzeria, and the Pavilion of the Book for the Biennale Gardens. A room is given over to the Edizioni del Cavallino which he founded in 1932: titles such as James Joyce, Jean Cocteau, Alfred Jarry, the Comte de Lautréamont: books, photographs, graphics, multiples as well as editions of ceramic sculpture with which he set out to launch Albisola as a center of art production. Carlo Cardaz zo. A New Vision for Art brings to light a treasure trove of masterpieces, documents, objects, printed matter and manuscripts, much of it unpublished.

Support for this exhibition has been provided by the Regione del Veneto, by Art Forum Würth Capena (Rome) and by The Murray and Isabella Rayburn Foundation thanks to the generosity of Maurice Kanbar. Electa sponsored the catalogue. Grande Arredo contributed to the exhibition installation, and Gruppo Tratto to the transport of the works of art. Rubelli gave fabrics. Oracle provided technology. Hangar Design Group created the graphic design for communications. Radio Italia is media partner of the exhibition.

The catalogue, published by Electa, will assume a unique and indispensable position in the bibliography of Carlo Cardazzo and of his time. Essays by seventeen scholars and critics, lavishly illustrated, are the outcome of two years of research led by curator Luca Massimo Barbero.

Press Office:
Peggy Guggenheim Collection Tel. +39 0412405404/415; press@guggenheim-venice.it

Peggy Guggenheim Collection
701 Dorsoduro 30123 Venice
Opening hours: daily 10 am to 6 pm (closed on Tuesday and December 25)
Entrance: euro 10; euro 8 seniors over 65 years; euro 5 students; free 0-10 years

IN ARCHIVIO [66]
Jackson Pollock
dal 23/9/2015 al 23/9/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede