Simulazioni per il nuovo museo di arte moderna e contemporanea dell'Arengario. In mostra, dalle collezioni civiche milanesi, 75 opere fra dipinti e sculture di Boccioni, Carra', Russolo, Balla, Severini, Depero, Sironi e altri, piu' 70 disegni la maggior parte dei quali di Boccioni. Sara' documentato il progetto del futuro Museo del Novecento all'Arengario affidato all'architetto Italo Rota.
Simulazioni per il nuovo museo d'arte moderna e contemporanea dell'Arengario
a cura della Direzione Civiche Raccolte d'Arte
Il PAC apre la programmazione del 2002 con una mostra
intitolata "Il Futurismo a Milano. Simulazioni per il nuovo
museo d'arte moderna e contemporanea dell'Arengario", a
cura della Direzione Civiche Raccolte d'Arte.
La mostra
presenta 75 opere di diversi futuristi fra i quali spiccano
Boccioni, Carrà , Russolo, Balla, Severini, per citare solo
alcuni dei firmatari del Manifesto dei pittori futuristi dell'11
febbraio 1910, e circa 40 disegni, tutti di Boccioni tranne due
di Balla, il tutto di proprietà delle collezioni civiche milanesi.
E' dalla nascita del Movimento Futurista ad oggi che nelle
collezioni civiche milanesi sono entrate, attraverso donazioni,
lasciti e acquisti, le opere che costituiscono l'esposizione al
PAC. La donazione portante del nucleo futurista è quella di
Ausonio Canavese che nel 1934 cedette al Comune di
Milano un gruppo eccezionale di opere di Boccioni,
composto da 14 dipinti, 47 disegni e dal modello in gesso
della scultura Linea e forza di una bottiglia, oltre a opere di
Balla, Dal Monte, Depero, Dottori, Funi, Oriani e Notte.
Ultimi acquisti delle Civiche Raccolte d'Arte, in ordine di
tempo (1999), sono l'acquaforte Lago con cigni e il pastello
Ritratto di Innocenzo Massimo, entrambi di Boccioni. Con
queste opere, conservate in questi cento anni di vita delle
collezioni civiche, la Direzione Raccolte d'Arte presenta i
suoi capolavori futuristi alla città dove il movimento è nato, la
grande Milano tradizionale e futurista, per dirla con Marinetti,
che si è sentita interprete e interpretata dal movimento
rivoluzionario che alle soglie del secolo scorso ha cambiato il
pensiero artistico italiano.
Il nucleo futurista è composto da
capolavori che costituiscono l'aggancio ideale per una lettura
del novecento che parta dalle opere della sua prima
Avanguardia, lettura che si concretizzerà nel futuro Museo
dedicato alle collezioni del novecento, all'Arengario di Piazza
Duomo, nel centro di Milano.
Nel percorso della mostra,
infatti, il Comune di Milano presenterà i risultati dell'ideazione
del nuovo museo che sarà realizzato entro il 2005,
esponendo i disegni e i plastici del progetto di Italo Rota.
Il
percorso del nuovo museo accoglierà il visitatore con il
grande quadro di Pellizza da Volpedo Il Quarto Stato, dipinto
nel 1901, testimonianza indiscussa del divisionismo italiano
da cui i futuristi appresero il primo vocabolario per
l'elaborazione della loro rivoluzione.
Anche il percorso di
questa mostra inizierà dalla visita al Quarto Stato, esposto
nelle sale al 1° piano della Galleria d'Arte Moderna,
proseguendo dentro il PAC con simulazioni dell'allestimento
del futuro museo dell'Arengario, a cura dello Studio di Italo
Rota.
I dipinti e le sculture provengono dalle collezioni
Jucker, Grassi, Boschi e dal CIMAC - Civico Museo d'Arte
Contemporanea di Palazzo Reale, attualmente chiuso per
restauri, le cui raccolte vengono esposte a rotazione al
Palazzo della Permanente; i disegni di Boccioni e Balla dal
Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco.
Per citare
alcune opere in mostra: di Boccioni, il trittico Stati d'animo,
1911 (donazione Canavese, CIMAC), Elasticità , 1912
(Collezione Jucker) e Forme uniche di continuità nello
spazio, 1913 (acquistata nel 1934 presso F.T. Marinetti) , la
cui immagine è stata adottata recentemente dalla Zecca di
Stato per la moneta da 20 centesimi di EURO; di Balla
Bambina che corre sul balcone, 1912 (Collezione Grassi);
l'Autoritratto del '13 di Mario Sironi (CIMAC); Achille Funi,
Uomo che scende dal tram, 1914 (donazione Canavese).
La
rassegna, per un paio di mesi, offrirà al pubblico il piacere di
vedere oltre alle opere futuriste anche numerosi documenti,
tra cataloghi, libri, fotografie, lettere, cartoline e manifesti,
prestati da collezionisti privati milanesi.
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A una settimana di
distanza dall'apertura di questa mostra, presso la Galleria
d'Arte Moderna verrà inaugurata una rassegna dedicata a
Magnelli, intitolata Alberto Magnelli. Opere su carta, nella
quale saranno esposti 151 disegni del pittore fiorentino che
vanno dal 1914 al 1970.
Entrambe le mostre chiuderanno il
28 aprile 2002 e si potranno visitare con un unico biglietto
d'ingresso acquistabile presso la biglietteria del PAC.
Immagine: Gino Severini, La Chauteuse (Dinamismo di una danzatrice) 1912
PAC
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