Venti. La mostra personale del pittore siciliano illustra i suoi vent'anni di ricerca attraverso sedici opere, contraddistinte dalla violenza e dalla velocita' frenetica del segno istintivo come gesto liberatorio. A cura di Calusca, Marilisa Spironello.
A cura di Calusca, Marilisa Spironello
Stralcio dal testo in catalogo di Marilisa Spironello:
Gli e-venti mute-voli di Enzo Tomasello
“Non ha senso voler cogliere
l'universo dell'essere vero
come qualcosa che stia al di fuori
dell'universo della cosa possibile “
E. Husserl
“Quello che amo è quello che accade sulla tela”
H. Hartung
Una dimensione autonoma, caratterizzata da una poetica del segno nonché da una gestualità a tratti psichica, atta a trascendere la mera dimensione pittorica. Così, si può identificare la produzione assolutamente eterogenea - ma intrisa di realtà esperenziali uniche e biunivoche - di Enzo Tomasello (Acireale, 1953).
Egli usa fissare certe vibrazioni, certe sensazioni subitanee dello spirito (non più raggiungibili attraverso la lingua), tramite il mezzo pittorico su un supporto apparentemente statico. La sua produzione artistica, è contraddistinta dalla violenza, dalla velocità frenetica del segno libero, da rimandi e intenzioni di significati de-liberati, ma intesi esclusivamente come gesto liberatorio, nell’ambito di una autonomia di espressione che egli trova anche nel ricorso al calligrafismo e agli insegnamenti dello Zen.
A predominare è l’a-dimensionalità; il non–luogo pittorico denuncia l’incapacità per l’uomo contemporaneo di trovare spazi e/o luoghi conosciuti e sicuri, che possano definire un limite al di qua e al di là delle cose. Decaduto il senso, non rimane che la realtà fenomenica nei suoi molteplici aspetti e la materia come unica e sola protagonista della rappresentazione o meglio della presentazione. Giacché … decaduto l’oggetto rimane il soggetto.
La materia è per il pittore la sostanza vitale con cui egli esprime le proprie sensazioni, i propri vissuti, le proprie esperienze spirituali. E’ la materia il mezzo di espressione che si traduce nell’ incontro tra fisicità (il suo essere) e mondo (l’altro da sé). Una materia corposa, viva, in perenne, eraclitea, trasformazione; essa invade lo spazio e lo compenetra, sino a fagocitarlo divenendo protagonista assoluta dello stesso itinerario creativo. La realtà e le sue concentrazioni diventano, pertanto, dramma e gesto a metà tra il volontario e l’istintivo. […]
Inaugurazione: sabato 1 novembre, ore 19
Galleria Art’è
Piazza Porta Gusmana n. 10/11, Acireale (CT)
Ingresso libero