Ufficio stampa Fondazioen De Nittis
Marginalia. L'artista presenta un ragguardevole numero di lavori, che disegnano una mappa complessa e completa della sua ricerca. Dai light box realizzati con vernici e oli su forex e pvc alle opere polimateriche.
Sembrerebbe l’inizio di un romanzo o più semplicemente una fotografia verbale di un momento di vita siile a tanti altri nei centri pugliesi e non solo. Invece no. E’ un paesaggio talentino, anzi è il ‘paesaggio salentino’ di Lorenzo Polimeno. […] Sfruttando echi sironiani, spogliati di qualunque retorica e atmosfere crepuscolari a metà tra metafisica e realismo magico Polimeno ha tolto il velo al sogno rendendolo tangibile, palpabile, quasi corporeo.[…] Un mondo nuovo, pronto a manifestarsi, ma di cui vediamo solo una parte. (Carmelo Cipriani)
Lorenzo Polimero è artista e letterato, nato a Sogliano Cavour (LE) il 22.03.1952. Ha studiato all’Istituto Magistrale e frequentato gli ambienti artistico-letterari di Urbino, dove negli anni ’70 ha conseguito la laurea in lingue e letterature straniere. Dal 1976 tiene mostre personali e collettive e si dedica alla pittura e alla letteratura (poesia). Nel 1993 ha pubblicato presso l’Editrice Salentina una pandetta di poesie con disegni a carboncino e acquerelli, in originale, dal titolo poesie da parete (wall poetry) con la prefazione di Carlo Bo. Con l’editore Manni ha pubblicato ‘La finestra rotta’ un testo di liriche con disegni con la prefazione di Claudio Gorlier.
L’artista presenta un ragguardevole numero di lavori, che disegnano una mappa complessa e completa della sua ricerca. Dai light box realizzati con vernici e oli su forex e pvc alle opere polimateriche, costituite dall’assemblaggio di cartoni, fogli di compensato,viti e materiali di risulta, armonizzate da un uso romantico del segno pittorico. ‘Polimeno non chiude il processo creativo al prodotto finito, ma dilata il tempo dell’esposizione verso nuovi risultati e obiettivi’,scrive Antonella Gaita su Abruzzo Cultura.
Polimeno si esprime teoricamente a favore di un descrittivismo lirico che ha un valore allegorico, etico e didascalico. Dalla tecnica mista con oli e smalti, a quella con il neon, all’assemblaggio su cartone e su polionda. Interessanti le ultime applicazioni tecniche delle immagini delle opere pittoriche, digitalizzate e successivamente stampate su pvc.
Fondazione G. De Nittis
via Indipendenza, 27 - Barletta (BA)
Ingresso libero