Galleria Napoli Nobilissima
Napoli
piazza Vittoria, 6
081 7643550
WEB
Andrea De Lione
dal 5/11/2008 al 19/12/2008

Segnalato da

MFL comunicazione



approfondimenti

Andrea De Lione



 
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5/11/2008

Andrea De Lione

Galleria Napoli Nobilissima , Napoli

La pittura come racconto. La galleria dedica una mostra ad uno dei protagonisti del Seicento napoletano, allievo di Aniello Falcone. Tra i dipinti esposti - 12 opere autografe - ci sono soprattutto scene di guerra, ma anche paesaggi e nature morte.


comunicato stampa

Al centro della nuova mostra della galleria partenopea un protagonista del Seicento napoletano: Andrea de Lione, un allievo di Aniello Falcone

Giovedì 6 novembre 2008 (ore 19.00) si inaugura una nuova mostra proposta dalla GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA di Napoli: la pittura come racconto, mostra dedicata al pittore seicentesco ANDREA DE LIONE.

Allievo di Aniello Falcone e noto agli studiosi come 'battaglista' del Seicento napoletano, De Lione sarà protagonista di una mostra che proporrà alcune opere da scoprire e riscoprire: scene di guerra, ma anche paesaggi e nature morte, saranno esposte fino a sabato 20 dicembre 2008 negli spazi della galleria di Piazza Vittoria.

La Pittura come Racconto è la prima mostra dedicata all'artista nato nel 1610 e scomparso nel 1685. Dodici opere autografe, che ne illustrano le tematiche preferite e l'evoluzione stilistica, sono poste a confronto con quelle di alcuni dei colleghi che furono a lui più vicini: Aniello Falcone, Salvator Rosa, Domenico Gargiulo, Carlo Coppola, Viviano Codazzi, Schönfeld e Niccolò De Simone. Attraverso tele che illustrano scene religiose e favole del mito, battaglie storiche e fatti quotidiani sarà possibile addentrarsi nella cultura partenopea del XVII secolo.

L'arte del paesaggio a Napoli affonda le sue radici in una tradizione colta ed antica, e a questo deve la sua straordinaria e costante fortuna. È qui al principio del Seicento, al di là dei rari esempi dei secoli precedenti, che nasce questo nuovo genere pittorico, grazie anche al contributo di artisti stranieri. Dal loro stile analitico, di chiara connotazione fiamminga, parte Filippo D'Angeli, primo autentico specialista napoletano.

Ma perché la rappresentazione del paesaggio partenopeo e del suo popolo trovi una sua formula autoctona bisognerà aspettare il terzo decennio del secolo, quando Aniello Falcone inizia a ritrarre modelli presi dalla strada e le rovine di Pozzuoli. Divenuto famoso per le sue battaglie senza eroi, Falcone ha anche il merito di aggregare intorno a sé un gruppo di giovani pittori di notevole ed originale talento, come Domenico Gargiulo, Salvator Rosa e Andrea de Lione.

I primi due sono già stati celebrati dalla città con grandi mostre monografiche tenutesi rispettivamente nel 2002 a San Martino e quest'anno a Capodimonte: mancava una mostra interamente dedicata ad Andrea de Lione, nonostante l'interesse della critica ed il successo presso gli amateurs.

Questa mostra, organizzata dalla GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA, e resa possibile grazie al prestito di alcuni significativi dipinti da parte di privati collezionisti, è la prima dedicata interamente al pittore.

Cosi la storica dell'arte Ivana Porcini spiega la figura di Andrea de Lione: "Pittore colto e aggiornato, manifesta da subito sguardo vigile e acuta sensibilità verso linguaggi nuovi, rivelandosi capace di leggere, reinterpretandoli, stili e modelli diversi con una ricchezza di interessi e una incessante relativa metamorfosi che, oltre ad arricchire il suo stile di riflessi e citazioni, consentirà di seguire un percorso cronologico all'interno della sua produzione, grazie agli evidenti punti di contatto con identificabili artisti.

Cortese e versatile raccontatore di favole, garbato scrittore di storie più profane che sacre, Andrea è un artista amato dai collezionisti privati, da quella cerchia di facoltosi e di amatori che trovava il soddisfacimento del proprio gusto nelle più disparate specializzazioni della pittura: la battaglia, il paesaggio, la cronaca, la favola e poi l'amatissima natura morta, che proprio in quel secolo nella città partenopea 'assurge ai più alti fasti di un caravaggismo ammodernato' (Causa 1984).

Ben ancorato alla tradizione napoletana, intesa in termini di corposità di materia e naturalismo di forme, dopo un apprendistato presso il pittore tardo manierista Belisario Corenzio, entra insieme a Micco Spadaro e Salvator Rosa tra i 'virtuosi' della bottega di Aniello Falcone, frequentata poi da Carlo Coppola, Paolo Porpora e il meno noto Giuseppe Trombatore (De Dominici 1742-1745). Un'officina in quei primi anni interamente rivolta al dato reale, scrupolosamente ripreso dal vero, dove la conoscenza di Velazquez appena giunto a Napoli si traduce in uno stile asciutto ed essenziale, sottolineato dall'alternarsi della luce e dell'ombra.

Un ultimo appunto sul multiforme lavoro del de Lione va riservato alla natura morta, o meglio ai diversi brani di natura morta lasciati distrattamente all'interno dei suoi dipinti. Allora sarà emozionante coglierli, con occhi pieni di meraviglia, diventati elmi e scudi rilucenti dentro le sue numerose battaglie, o foglie croccanti increspate di grinze e piccole ceste traboccanti di uve e di prugne, ai margini dei suoi non rari racconti di miti, o ancora bauli e stoffe e terraglie nelle cronache di eventi sacri. Pezzetti di vita rubati alla natura e alla storia e consegnati alla vista con lucidità e rigore descrittivo, attraverso la delicata leggerezza della sua corposa pittura'.

Appuntamento da non perdere, dunque, con un protagonista del Seicento partenopeo: da giovedì 6 novembre 2008 a sabato 20 dicembre 2008 le opere di Andrea De Lione saranno protagoniste della mostra firmata dalla GALLERIA Napolinobilissima.

La galleria partenopea, fondata da Vincenzo Porcini, è ormai da tempo punto di riferimento a Napoli per il collezionismo dei dipinti antichi: con Andrea de Lione - la pittura come racconto gli spazi di Piazza Vittoria presentano la sua terza esposizione del 2008. Ha aperto l'anno la mostra dedicata a Massimo Stanzione, Antonio De Bellis, Mattia Preti e Luca Giordano, quattro dei maggiori interpreti napoletani tra naturalismo e barocco; in primavera ha inaugurato, a cura di Ian Rosenfeld, l'impegno nel contemporaneo con la prima personale in Italia di Aída Rubio González, giovane artista spagnola, intitolata la forza del gesto.
Nel 2009 la GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA tornerà all'arte contemporanea, con una significativa personale di Nicola Samorì.

Immagine: La Battaglia contro i Turchi, olio su tela 1641

Ufficio stampa: MFL comunicazione
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Galleria Napoli Nobilissima
Piazza Vittoria, 6 - Napoli
Ingresso libero

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