La pittura come racconto. La galleria dedica una mostra ad uno dei protagonisti del Seicento napoletano, allievo di Aniello Falcone. Tra i dipinti esposti - 12 opere autografe - ci sono soprattutto scene di guerra, ma anche paesaggi e nature morte.
Al centro della nuova mostra della galleria partenopea un protagonista
del Seicento napoletano: Andrea de Lione, un allievo di Aniello Falcone
Giovedì 6 novembre 2008 (ore 19.00) si inaugura una nuova mostra
proposta dalla GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA di Napoli: la pittura come
racconto, mostra dedicata al pittore seicentesco ANDREA DE LIONE.
Allievo di Aniello Falcone e noto agli studiosi come 'battaglista' del
Seicento napoletano, De Lione sarà protagonista di una mostra che
proporrà alcune opere da scoprire e riscoprire: scene di guerra, ma
anche paesaggi e nature morte, saranno esposte fino a sabato 20 dicembre
2008 negli spazi della galleria di Piazza Vittoria.
La Pittura come Racconto è la prima mostra dedicata all'artista nato nel
1610 e scomparso nel 1685. Dodici opere autografe, che ne illustrano le
tematiche preferite e l'evoluzione stilistica, sono poste a confronto
con quelle di alcuni dei colleghi che furono a lui più vicini: Aniello
Falcone, Salvator Rosa, Domenico Gargiulo, Carlo Coppola, Viviano
Codazzi, Schönfeld e Niccolò De Simone. Attraverso tele che illustrano
scene religiose e favole del mito, battaglie storiche e fatti quotidiani
sarà possibile addentrarsi nella cultura partenopea del XVII secolo.
L'arte del paesaggio a Napoli affonda le sue radici in una tradizione
colta ed antica, e a questo deve la sua straordinaria e costante
fortuna. È qui al principio del Seicento, al di là dei rari esempi dei
secoli precedenti, che nasce questo nuovo genere pittorico, grazie anche
al contributo di artisti stranieri. Dal loro stile analitico, di chiara
connotazione fiamminga, parte Filippo D'Angeli, primo autentico
specialista napoletano.
Ma perché la rappresentazione del paesaggio partenopeo e del suo popolo
trovi una sua formula autoctona bisognerà aspettare il terzo decennio
del secolo, quando Aniello Falcone inizia a ritrarre modelli presi dalla
strada e le rovine di Pozzuoli. Divenuto famoso per le sue battaglie
senza eroi, Falcone ha anche il merito di aggregare intorno a sé un
gruppo di giovani pittori di notevole ed originale talento, come
Domenico Gargiulo, Salvator Rosa e Andrea de Lione.
I primi due sono già stati celebrati dalla città con grandi mostre
monografiche tenutesi rispettivamente nel 2002 a San Martino e
quest'anno a Capodimonte: mancava una mostra interamente dedicata ad
Andrea de Lione, nonostante l'interesse della critica ed il successo
presso gli amateurs.
Questa mostra, organizzata dalla GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA, e resa
possibile grazie al prestito di alcuni significativi dipinti da parte di
privati collezionisti, è la prima dedicata interamente al pittore.
Cosi la storica dell'arte Ivana Porcini spiega la figura di Andrea de
Lione: "Pittore colto e aggiornato, manifesta da subito sguardo vigile e
acuta sensibilità verso linguaggi nuovi, rivelandosi capace di leggere,
reinterpretandoli, stili e modelli diversi con una ricchezza di
interessi e una incessante relativa metamorfosi che, oltre ad arricchire
il suo stile di riflessi e citazioni, consentirà di seguire un percorso
cronologico all'interno della sua produzione, grazie agli evidenti punti
di contatto con identificabili artisti.
Cortese e versatile raccontatore di favole, garbato scrittore di storie
più profane che sacre, Andrea è un artista amato dai collezionisti
privati, da quella cerchia di facoltosi e di amatori che trovava il
soddisfacimento del proprio gusto nelle più disparate specializzazioni
della pittura: la battaglia, il paesaggio, la cronaca, la favola e poi
l'amatissima natura morta, che proprio in quel secolo nella città
partenopea 'assurge ai più alti fasti di un caravaggismo ammodernato'
(Causa 1984).
Ben ancorato alla tradizione napoletana, intesa in termini di corposità
di materia e naturalismo di forme, dopo un apprendistato presso il
pittore tardo manierista Belisario Corenzio, entra insieme a Micco
Spadaro e Salvator Rosa tra i 'virtuosi' della bottega di Aniello
Falcone, frequentata poi da Carlo Coppola, Paolo Porpora e il meno noto
Giuseppe Trombatore (De Dominici 1742-1745). Un'officina in quei primi
anni interamente rivolta al dato reale, scrupolosamente ripreso dal
vero, dove la conoscenza di Velazquez appena giunto a Napoli si traduce
in uno stile asciutto ed essenziale, sottolineato dall'alternarsi della
luce e dell'ombra.
Un ultimo appunto sul multiforme lavoro del de Lione va riservato alla
natura morta, o meglio ai diversi brani di natura morta lasciati
distrattamente all'interno dei suoi dipinti. Allora sarà emozionante
coglierli, con occhi pieni di meraviglia, diventati elmi e scudi
rilucenti dentro le sue numerose battaglie, o foglie croccanti
increspate di grinze e piccole ceste traboccanti di uve e di prugne, ai
margini dei suoi non rari racconti di miti, o ancora bauli e stoffe e
terraglie nelle cronache di eventi sacri. Pezzetti di vita rubati alla
natura e alla storia e consegnati alla vista con lucidità e rigore
descrittivo, attraverso la delicata leggerezza della sua corposa
pittura'.
Appuntamento da non perdere, dunque, con un protagonista del Seicento
partenopeo: da giovedì 6 novembre 2008 a sabato 20 dicembre 2008 le
opere di Andrea De Lione saranno protagoniste della mostra firmata dalla
GALLERIA Napolinobilissima.
La galleria partenopea, fondata da Vincenzo Porcini, è ormai da tempo
punto di riferimento a Napoli per il collezionismo dei dipinti antichi:
con Andrea de Lione - la pittura come racconto gli spazi di Piazza
Vittoria presentano la sua terza esposizione del 2008. Ha aperto l'anno
la mostra dedicata a Massimo Stanzione, Antonio De Bellis, Mattia Preti
e Luca Giordano, quattro dei maggiori interpreti napoletani tra
naturalismo e barocco; in primavera ha inaugurato, a cura di Ian
Rosenfeld, l'impegno nel contemporaneo con la prima personale in Italia
di Aída Rubio González, giovane artista spagnola, intitolata la forza
del gesto.
Nel 2009 la GALLERIA NAPOLINOBILISSIMA tornerà all'arte contemporanea,
con una significativa personale di Nicola Samorì.
Immagine: La Battaglia contro i Turchi, olio su tela 1641
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Galleria Napoli Nobilissima
Piazza Vittoria, 6 - Napoli
Ingresso libero