Un'esposizione promossa da 2 orafi friulani, Giovanni Sicuro e Stefano Zanini. L'iniziativa intende confrontare il mondo magico dell'oreficeria di un tempo, dallo stile codificato e riconoscibile, al nuovo concetto di gioiello che si svincola da ogni regola e classicita', superando qualsiasi confine stilistico.
Il giorno venerdì 7 novembre alle 17.30, verrà aperta una nuova iniziativa correlata alla mostra Ori e rituali presso il Museo Etnografico del Friuli a Palazzo Giacomelli: si tratta di un’esposizione dal ricco valore artistico promossa da due giovani orafi friulani, Giovanni Sicuro e Stefano Zanini.
Il titolo scelto per la mostra, “Senza Confini”, vuole porre l’attenzione sulla peculiarità di questo evento: confrontare il mondo magico dell’oreficeria di un tempo, dallo stile codificato e riconoscibile, al nuovo concetto di gioiello che si svincola da ogni regola e classicità, superando qualsiasi confine stilistico. Gioiello come simbolo di libertà.
Anche il catalogo delle creazioni presentate in questa mostra e l’invito alla stessa, hanno un significato importante, riproponendo la struttura di un passaporto: è infatti con questo documento che si attraversano i confini ed è con questa esposizione che gli artisti ospiti vogliono superare le frontiere tra l’oreficeria antica e quella contemporanea, non solo per quanto concerne l’utilizzo di nuovi materiali, ma anche per il significato che il gioiello in sé incarna.
Gli artisti selezionati per la mostra sono sette e il loro riconoscimento a livello internazionale, attribuisce a “Senza Confini” un valore ancor più elevato; due sono gli artisti stranieri: Adrean Bloomard, con la sua reinterpretazione in chiave moderna degli elementi essenziali delle antiche società mediterranee e Benjamin Lignel, con un curriculum vastissimo che si sviluppa fra Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Spagna.Gli artisti italiani che proporranno le loro opere sono Maria Rosa Franzin artista padovana, la quale proporrà monili che utilizzano come veri e propri mezzi pittorici nell’espressione del gioiello, la plastica, le resine, gli ossidi, che perdono la loro più conosciuta e scontata identità grazie alla forza rigeneratrice del fuoco. Alessia Semeraro, dalla visione estetica minimalista e rigorosamente libera da decorazioni, proporrà gioielli che mirano a superare l’egemonia dell’oro, dando lustro a materiali poveri, quali lastre di ferro riciclato e legno di cedro combusto. Le creazioni di Fabrizio Tridenti, artista che utilizza la tecnica dell’improvvisazione, vogliono essere gioielli unici, rappresentanti l’espressione di un percorso nuovo e sperimentale.
Diversa ancora è l’idea di monile presentata da Stefano Zanini che si pone il difficile obiettivo professionale di creare gioielli “socialmente impegnati”, capaci di confrontarsi con le tematiche che coinvolgono la società moderna. Ed infine, Giovanni Sicuro che nei suoi gioielli pone il proprio stato d’animo, il proprio vissuto interiore, come un’istantanea che ritrae un momento della vita: è in questo modo che il gioiello diviene racconto del mondo circostante e ne diventa tramite. La mostra “Senza Confini” si completa anche attraverso due eventi collaterali: la presentazione - sabato 8 novembre ore 18.00 - a cura di Rita Marcangelo, presidente dell’Associazione Gioiello Contemporaneo, prima ed unica nel suo genere in Italia e la conferenza “L’oreficeria contemporanea” – mercoledì 12 novembre ore 10.30 - che avrà come relatore Giampaolo Babetto, nome di prim’ordine nell’oreficeria italiana, molto conosciuto e stimato anche a livello europeo per la delicatezza e l’essenzialità uniche che caratterizzano le sue creazioni.
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Museo Etnografico del Friuli
Palazzo Giacomelli, via Grazzano 1 - Udine
Orari: da lunedì a venerdì: mattina su prenotazione, pomeriggio: 15.00 – 18.30 sabato e domenica: 9.30 – 12.30 / 15.00 – 18.30