L'artista, affascinato dalla non conoscenza e curioso per indole, indaga atmosfere culturali e religiose lontane nel tempo e nello spazio, sceglie con razionale inconsapevolezza socratica un nuovo rapporto con le sue opere, in un percorso di evoluzione frenetica e vivo desiderio di creazione.
Tat Tvam asi. Tu sei quello, questo sei tu.
Anche se i termini questo e quello per la loro antitesi possono sembrare erroneamente collocati vicini, contengono l’essenza della contrapposizione di forze che animano questo ultimo ciclo di lavori di Maurizio Dusio.
Da sempre affascinato dalla non conoscenza e curioso per indole, indaga atmosfere culturali e religiose lontane nel tempo e nello spazio, sceglie con razionale inconsapevolezza socratica un nuovo rapporto con le sue opere, in un percorso di evoluzione frenetica e vivo desiderio di creazione…
Tutto il fuggente, tutto ciò che è momentaneo e transitorio è un simbolo. Sono carte morbide e aggressive allo stesso tempo, si accentuano i contrasti, forse intravediamo un accenno di asprità rocciose, ormai lontane; ne siamo coinvolti ma non identifichiamo il perché, ci attirano e ci respingono. Sono squarci emblematici di un sentire agitato, in un travagliato rapporto con il tempo, con ciò che è effimero. Non si perpetuano più i ritorni, ogni respiro è una straordinaria pulsione, ogni gesto è un segno nuovo.
Maurizio Dusio, nato nel 1962, dopo gli studi di arte e filosofia, si è dedicato da sempre alla pittura ed alla scultura. La sua ascendenza culturale deriva dalla cultura romantica tedesca all’espressionismo e dalla fenomenologia husserliana. Ha esposto mostre personali in molte gallerie italiane, a New York, a Parigi , città in cui ha lavorato a tanti progetti artistico-culturali sin dal 1995. Dal 2001 ha inaugurato un ciclo settennale titolato “Ohnezeit” a Genova con la Galleria Il Vicolo, poi con Mares di Pavia, Saletta Reale di Monza, La Rotonde di Parigi, Zaion di Biella.Il leitmotiv era l’interesse estetico a tutto ciò che si ripete ciclicamente e, nella ripetitività ogni volta non smette di stupire. Con questa mostra si apre un nuovo ciclo che proseguirà in altrettante personali in Italia, Parigi e Berlino.
Inaugurazione sabato 8 novembre 2008 alle ore 18
Galleria Palmieri
via Mameli, 24 Busto Arsizio (VA)
15.30-19.30 - Chiuso lunedì