L'artista crea scene silenziose nelle quali sottolinea l'esperienza tra le diverse relazioni di oggetti con persone ed oggetti con oggetti. La sua opera sembra a volte una resistenza e altre una felice accettazione di un'affermazione d'inutilita' rappresentata dagli oggetti comuni, che egli dipinge nelle sue tele facendoli fluttuare su sfondi neutri e monocromatici.
Primo Marella Gallery ha il piacere di presentare la mostra dedicata all’importante artista cinese Zheng Hao esponendo una selezione dei suoi ultimi dipinti che ben rappresentano la sua poetica artistica.
Zheng Hao crea scene silenziose nelle quali sottolinea l’esperienza tra le diverse relazioni di oggetti con persone ed oggetti con oggetti. La sua opera sembra a volte una resistenza e altre una felice accettazione di un’affermazione d’inutilità rappresentata dagli oggetti comuni che egli dipinge nelle sue tele facendoli fluttuare su sfondi neutri e monocromatici. Così facendo l’artista sembra voler sottolineare, che l’uomo rimpicciolito fino a renderlo della stessa dimensione degli oggetti che lo circondano nella tela, abbia lo stesso potere di questi.
Dipingendo il quotidiano, Zheng Hao lo svuota del senso comune conferendogli un potere particolare. Nonostante oggetti e persone vaghino nel vuoto, mantengono un carattere reale e concreto, mentre l’astrazione rimane solo una distanza psicologica che l’artista cerca di rappresentare servendosi di sfondi anonimi. È così che Zheng Hao cerca di dare una rappresentazione figurativa del senso d’ isolamento tipico dell’uomo moderno e caratteristico di tanta arte del nostro secolo.
Il critico d’arte Lu Hong colloca Zheng Hao tra gli artisti della corrente “New Image Painting” assieme ad altri artisti che considerano la pittura realistica tradizionale come un bersaglio da sovvertire. Zheng Hao e altri mettono al centro delle loro ricerche la tematica dello spazio pubblico e privato, che è oggetto di grande attenzione nella Cina di questi anni in cui la relazione tra i due spazi è in fase di cambiamento. Infatti l’interesse va sempre più spostandosi verso lo spazio privato a scapito di quello pubblico, privilegiando una visione interiore, più soggettiva come ben dimostrano le tele dell’artista cinese che riesce a porre l’uomo da solo di fronte al mondo che lo circonda.
Inaugurazione giovedi 13 novembre alle 19
Primo Marella Gallery
Viale Stelvio 66 (cross Via Valtellina) – Milano
ingresso libero