L'opera di Sgherri si avvale di una narrativa minimale che indaga lucidamente quelli che potremmo definire paesaggi interiori. Poche sapienti campiture definiscono linee di orizzonte e spazi assoluti; una profonda e delicatissima coloristica astrae il fruitore dal caos e lo proietta all'interno di un nuovo ordine. Quest'ordine tuttavia non e' mai disumano, al contrario appare come un possibile ambiente, al limite del sogno e della visione.
L'opera di Gianluca Sgherri si avvale di una narrativa minimale che indaga lucidamente quelli che potremmo definire paesaggi interiori. Poche sapienti campiture definiscono linee di orizzonte e spazi assoluti; una profonda e delicatissima coloristica astrae il fruitore dal caos e lo proietta all'interno di un nuovo ordine. Quest'ordine tuttavia non e' mai disumano, al contrario appare come un possibile ambiente, al limite del sogno e della visione.
Veri e propri oggetti domestici fioriscono misteriosi assumendo nuove cariche simboliche: suppellettili, numeri, piccoli personaggi si muovono in questi paesaggi come trapiantati senza preavviso, costretti alla meditazione. L'artista opera una trasposizione della natura usando frammenti che vengono fatti propri secondo i codici del disegno dal vero; permettendo a foglie, sassi, piccole piante di popolare questi ipotetici mondi. Un giardino spazioso, astrale, restituisce all'uomo la possibilità di pensare come solo in certi deserti è possibile fare.
Il lavoro di Sgherri è una ricerca atta a ricreare nuovi possibili ambienti, luoghi dove uomini ed oggetti sono apparsi improvvisamente come le prime forme di vita agli albori del tempo. Le opere di quest'artista non vivono di immediatezza, necessitano invece di uno sguardo attento capace di osservare in profondità i piccoli segreti che costellano il dipinto, un micro universo che vive di nuove leggi alchemiche.
Gianluca Sgherri, nato a Fucecchio (FI) nel 1962, vive e lavora a Milano.
Mostre personali: 1991 Galleria Marsilio Margiacchi (Arezzo); 1992 Galleria IN ARCO (Torino); 1994 Studio d'Arte Cannaviello (Milano); 1998 L'Attico (Roma); 2000 Galleria NO CODE (Bologna); 2001 Nuova Artesegno (Udine). Mostre collettive: 1991 Imprevisto, Castello di Volpaia (Siena); 1992 Ottovolante, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Bergamo); 1994 Prima linea, Trevi Flash Art Museo, Trevi; 1995 12 pittori italiani, Spazio Herno (Torino); Il fantastico nell'Arte, Accademia delle arti visive (Siracusa); 1996 Immagini italiane Medienmeile am Hafen, Düsseldorf; Ultime generazioni XII Quadriennale Nazionale d'Arte, Palazzo delle Esposizioni (Roma); Realismo italiano, Nordstern Allgemeine Versicherung (Colonia); 1997 Arte Italiana. Ultimi quarant'anni. Pittura iconica, Galleria d'Arte Moderna (Bologna); 1999 Nuove contaminazioni, Galleria d'arte moderna di Udine;2000 Talking Haeds, Comune di Padova.
Studio d'Arte Cannaviello Via A. Stoppani 15, 20129 Milano
Orario: da martedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30