La mostra rende omaggio all'artista con una selezione di 20 opere realizzate tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. L'arte di Scanavino e' stata segnata da un perenne conflitto interiore, dal carattere riflessivo della pratica segnica che afferma prepotentemente l'idea di un segno profondo. A cura di Alberto Zanchetta.
a cura di Alberto Zanchetta
La nona mostra della galleria Dep Art rende omaggio a Emilio Scanavino con una selezione di 20 opere realizzate tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. L’arte di Emilio Scanavino è stata segnata da un perenne conflitto interiore, dal carattere riflessivo della pratica segnica che afferma prepotentemente l’idea di un segno profondo (un segno gravido di quel desiderio di testimoniare l’inevitabile fragilità umana e l’esasperazione degli individui), da una spiritualità escatologica che lo spinge a concentrarsi sul valore simbolico del grande vuoto e dal perdurare delle tracce relittuali di corpi e di figure larvali, oltre che dall’angosciosa dialettica tra presenza-assenza/vita-morte che si configura in modo ossessivo nel motivo del groviglio e del legamento che l’artista inquadra in strutture geometriche di tipo architettonico e simbolico.
Emilio Scanavino (nato a Genova il 28 febbraio 1922 e morto a Milano il 28 novembre 1986) si è imposto sin dagli anni Cinquanta come uno dei maggiori protagonisti dell’Arte Italiana.Le caratteristiche della sua pittura e in modo particolare il suo personalissimo segno si legano ed al tempo stesso si distinguono dall’informale di cui è stato un esponente di rilievo internazionale. Più volte presente alla Biennale di Venezia (1950-1954-1958) è invitato con una sala personale nel 1960 e nel 1966 vince il premio Pinin Farina.
Ha esposto nelle principali gallerie italiane e tenuto personali all’estero: a Londra, Parigi, Bruxelles, Copenhagen, Amburgo, Malmo, Filadelfia ecc. Tra il 1973 e il 1974 gli vengono allestite tre importanti mostre antologiche: alla Kunsthalle di Darmstadt, a Palazzo Grassi a Venezia ,e a Palazzo Reale a Milano.Della sua opera hanno scritto i maggiori critici, tra i quali Jaguer, Ballo, Jouffroy, Crispolti, Sanesi, Russoli, G.M. Accame con volumi monografici. Dopo la sua scomparsa la città di Genova gli ha dedicato una importante antologica nel 1987, al Museo d’arte contemporanea di Villa Croce.
All’inizio del 1999 alla Galleria Civica di Modena è stata presentata una rassegna sul periodo 1954-1962.
Nel 2002 la mostra “Omaggio a Emilio Scanavino” viene allestita nei Chiostri di Santa Caterina, Oratorio dei Disciplinati a Finale Ligure. Nel 2003 la Galleria S.Fedele di Milano gli dedica la personale “Scanavino e il sacro”.
Nell’estate del 2008 viene esposto “Il muro ritrovato” al Priamar di Savona nella sala della sibilla.
inaugurazione venerdi 14 novembre ore 18/21
Dep Art Arte Moderna & Contemporanea
via Mario Giuriati, 9 (zona 22 marzo) Milano
Orario di apertura
Martedì – sabato 15-19.
Mattina e Festivi su appuntamento