Apre il museo pensato per un pubblico giovane e giovanissimo. Alle ore 17.30 Elena Bertocchi presenta il museo dei Bambini Mini-Mu, segue l'inaugurazione della mostra "Fare dal nulla" con la collezione di Adalberto Mestre e interventi di artisti con "Esplorazioni di colore". Domenica 16 alle ore 10 presentazione del libro di Riccardo Dalisi: "lo schizzismo" (Editore Corraini, 2008) e del catalogo della mostra "Tra i Vetri" (omaggio a Bruno Munari)", a seguire laboratori sullo schizzismo con prosecuzione nel pomeriggio. L'iniziativa e ' a cura della Provincia di Trieste Azienda per i Servizi Sanitari Triestina N.1 Gruppo Immagine di Trieste.
Presentazione di mini mu e della mostra fare dal nulla di Bruno Munari.
Ben arrivato a un museo che si rivolge prevalentemente a un pubblico di bambini e
che porta nel nome di Mini-mu un omaggio all'insegnamento di Bruno Munari, che si
occupò di laboratori didattici e di musei dei bambini, sviluppando sul tema del
gioco, dell'infanzia e della creatività una ricerca poliedrica che non ha uguali e
che a tutt'oggi continua a ricevere un ampio consenso.
Ma che museo è il Mini-mu? E' sicuramente un museo atipico, dove non si collezionano
opere da guardare e da ammirare ma è un luogo dove si può toccare e si può fare.
Quindi non un museo semplicemente rivolto dagli adulti ai bambini, ma un museo fatto
dai bambini, in cui essi hanno un ruolo attivo e sono i protagonisti principali.
In occasione dell'inaugurazione del Mini-mu è stata allestita anche una mostra
intitolata "Fare dal nulla" che propone alcune opere realizzate da Bruno Munari e
che fanno parte della collezione di Adalberto Mestre, imprenditore e collezionista
che ha creato a San Donà di Piave un Parco della scultura in architettura, aperto al
pubblico, e che dell'artista milanese è stato amico personale (fu anche il primo
artista che egli chiamò a eseguire un'opera per questo parco). In tal modo Bruno
Munari è idealmente presente all'inaugurazione di questo museo.
Ricordiamo che egli, nato nel 1907 e morto nel 1998, è stato un uno dei massimi
protagonisti nel XX secolo nei campi dell'arte, del design e della grafica, un
solleticatore del cervello, una figura leonardesca, tra le più importanti del
novecento italiano, che ha.dedicato molta parte della sua ricerca al tema del gioco,
dell'infanzia e della creatività. Egli amava infatti ripetere che "un bambino che
crea è un bambino felice".
Uno dei principi di base del suo pensiero creativo è quello che afferma che esiste
una connessione tra Arte e Scienza che richiede una conoscenza della struttura della
materia e delle regole che la governano, che vanno assimilate per essere messe poi
in discussione, per essere superate e infrante, creando collegamenti nuovi e
imprevedibili, all'insegna del rigore e dell'ironia. E rigore progettuale e ironia
caratterizzano molte delle opere di Munari che, dopo aver partecipato al movimento
futurista, fu tra i maggiori protagonisti dell'ambiente milanese degli anni '50-'60
e tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta).
Tra le opere presenti in mostra vi sono alcuni Modellini di sculture in metallo
ricavate dalle Sculture da viaggio, realizzate negli anni '60 e '70 in cartoncino
tagliato e sapientemente piegato (come in un origami giapponese), nate dall'idea di
trasformare un oggetto tridimensionale e normalmente concepito come statico e
collocato in un luogo fisso in un oggetto che, quando è "a riposo", perde una
dimensione, e può essere portato con sé, per trasformare anche uno spazio anonimo
quale una camera d'albergo in un ambiente estetico piacevole. La scultura da viaggio
nasce con tutte le caratteristiche tipiche dell'era moderna: è low-cost, è pratica,
volendo è anche mono-uso, è al servizio del moderno nomade che abita più case o che
talvolta abita solo delle stanze ma a diverse latitudini, è democratica, di design,
è leggera, quando viene esposta non ha bisogno di grandi spazi e può esprimere anche
una dimensione culturale privata. Munari, sulla base delle forme delle sculture da
viaggio in cartoncino ripiegato, negli anni '90 realizzò, oltre ai modellini qui
esposti, anche molte sculture in acciaio corten (che si modifica con il tempo e le
intemperie) di notevoli dimensioni che sono esposte in diversi luoghi d'Italia.
Queste creazioni propongono anche il principio del rapporto tra due opposti quali il
dentro e il fuori, il vuoto e il pieno, il positivo e il negativo presenti pure
negli studi Negativo/Positivo, ideati alla fine degli anni '40 e ottenuti con forme
dapprima curve e poi rettilinee, realizzati su carta, su legno, su tela con tinte
piatte, ma concepiti anche come elementi per strutturare e organizzare un ambiente.
Con i negativi-positivi ogni parte della composizione sta in primo piano o sullo
sfondo a seconda della lettura di chi guarda. Munari diceva di queste creazioni
che"ognuna delle parti che le compongono è autonoma, come i pezzi che compongono un
motore; non esiste una parte che fa da fondo alle altre, ma tutte assieme fanno
l'oggetto ... ed ecco la necessità di tenere conto, quando si disegna, di quello che
si viene disegnando, non solo da una parte ma da tutte e due le parti della linea".
Il modello per fontana girevole combina arte/scienza con studio del rapporto tra
equilibrio e mutazione/movimento e quello per scultura girevole introduce la
dinamica del colore. Le Murrine realizzate per la ditta "Dimensione Fuoco" di
Adalberto Mestre ornano piatti e formano il decoro di porte. Caratterizzati da
grande ironia sono il Collage "Pensare confonde le idee", la Bandiera "Usa ejet",
del 1995, di gusto pop (ricorda le bandiere di Jasper Johns) e l'Olio su Tela,
sempre del 1995, probabilmente la realizzazione più concettuale di Munari, in cui
macchie oleose appaiono distribuite su un tessuto, secondo il principio del
"superamento del limite", in questo caso costituito dal limite delle convenzione
linguistica, che può essere trasgredita e vista da una diversa prospettiva, così da
"esplorare le variazioni".
Le Scritture illeggibili sono segni inventati a costruire alfabeti il cui
significato è sconosciuto e impossibile, ma ci aiutano a "ricercare le analogie" e a
"moltiplicare i punti di vista". Con i Prelibri (una sorpresa adatta a bambini che
non sanno ancora leggere) Munari ha stabilito una via alternativa alla formazione
dei bambini facendo della semplicità che desta stupore il suo cavallo di battaglia.
La sua produzione di libri-gioco rappresenta uno strumento insostituibile per
l'apprendimento dei più piccoli, che possono familiarizzarsi con il libro come
oggetto, cominciando a conoscerlo come strumento di cultura e di gioco.
Mini Mu parco dei bambini s. Giovanni
via Weiss, 15 - Trieste