Arte e Finanza all'alba dell'economia moderna. Attraverso le tavolette, dipinte per gli uffici dell'erario dell'antica repubblica senese dai maggiori artisti dell'epoca, si possono riscoprire le origini dell'economia moderna.
Arte e Finanza all'alba dell'economia moderna
Attraverso le tavolette, dipinte per gli uffici dellerario dellantica repubblica senese dai maggiori artisti dellepoca, si possono riscoprire le origini delleconomia moderna
La prima moneta doro tedesca, il fiorino di Lubecca, fu coniato da un senese della famiglia Salimbeni, la stessa che ancora oggi dà il nome al palazzo in cui si
trova la sede della Banca Monte dei Paschi di Siena. E proprio dalla città che divenne famosa per i suoi artisti ed i suoi banchieri che, nellanno dellEuro, viene
liniziativa di promuovere un vero e proprio viaggio alla ricerca delle radici comuni delleconomia moderna attraverso la testimonianza iconografica di alcuni dei
maggiori pittori dellepoca. Le Biccherne di Siena: Arte e Finanza allalba delleconomia moderna è il titolo della mostra organizzata dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con la Banca Monte dei Paschi di Siena come sponsor principale che verrà inaugurata a Roma il 1
marzo alla presenza del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Nelle sale del Quirinale saranno esposte, fino al 13 aprile 2002, alcune particolarissime opere darte: le Biccherne, le tavolette dipinte, provenienti dallArchivio di
Stato di Siena, da Musei europei e da una collezione privata.
Con il termine Biccherna si indicava, nel periodo dal XIII al XVIII secolo, l'Erario comunale di Siena ed i registri delle finanze (Libri della Biccherna) le cui
copertine venivano realizzate dagli artisti più noti del momento.
La curiosità del fiorino di Lubecca sottolineata da Mario Ascheri nel catalogo che accompagna la mostra (edito da Retablo) serve per capire quale fosse nel
medioevo la credibilità internazionale dei senesi, se alcuni di loro venivano addirittura chiamati a dirigere (come nel caso della consorteria dei Salimbeni) una
importantissima zecca estera.
Nel momento dellintroduzione della moneta unica e di un ulteriore passo verso lEuropa unita, è quindi giusto analizzare, iniziando da Siena, il contributo che i
comuni italiani seppero dare alla nascita delleconomia moderna, per far conoscere in Italia e nel mondo il grande ruolo, spesso ignorato o minimizzato, svolto dal
nostro Paese anche sotto questo profilo. Ed infatti la mostra, dopo Roma, si sposterà negli Stati Uniti, poi nella stessa Siena, per concludere il suo percorso in
Germania, a Francoforte, sede della Banca Centrale Europea.
Le Biccherne che si potranno ammirare al Quirinale sono circa 60, la maggior parte delle quali restaurate per loccasione, databili in un arco temporale che va dalla
prima metà del Trecento al Cinquecento ed attribuite ad artisti del livello di Guido da Siena, Giovanni di Paolo o Sano di Pietro e la sua scuola, Ambrogio Lorenzetti,
Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e Francesco Vanni.
Sono piccoli capolavori (il formato è per tutte di circa 40x25 centimetri) che illustrano temi e figure religiose tradizionali ma anche operazioni finanziarie, lire, soldi,
pagamenti, transazioni, camarlinghi e banchieri nella loro attività quotidiana.
Testimonianza unica nel panorama della storia dellarte italiana, le Biccherne senesi sono anche un documento prezioso per capire un momento storico fondamentale:
la nascita del mercato e dellimpresa nel cuore della civiltà medievale e lintreccio politico, culturale e religioso che possiamo definire con sicurezza alba
delleconomia moderna.
Dieci tra le Biccherne restaurate, sono state presentate il 20 febbraio a Siena in una conferenza stampa nella sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena
(Palazzo Sansedoni), alla quale sono intervenuti il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, il Presidente della Banca Monte dei
Paschi di Siena, Pier Luigi Fabrizi ed il Direttore Generale per gli Archivi - Ministero per i Beni e le Attività Culturali Salvatore Italia.
Orario: Dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Domenica dalle 8,30 alle 12,30.
Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni
e visite guidate: Retablo Cultura Arte Immagine S.r.l.
Tel. 063226159 Fax 063226364
Enti promotori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per gli Archivi
Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Curatore: Alessandro Tomei
Ufficio stampa Fondazione Monte dei Paschi di Siena
David Rossi (Agenzia Freelance - Siena)
0577 246020
Roma, Palazzo del Quirinale