Personale dell'artista con opere scultoree "tra acciaio e legno, superfici morbide e superfici dure, forza e dolcezza, pietra e ferro, calor bianco e superfici levigate, dentro e fuori."
Basler è arrivato in Sicilia, sul vulcano spento che continua a muoversi con i terremoti, Filicudi e Stromboli, una grande immensa massa di energia che contamina ogni cosa, ha lavorato sodo per oltre 20 anni, in un posto magico, in una terra di conservatori che continuano ad essere soggiogati dal trascendentale e dal mito, sono mediterranei e si affidano al fato, non sono materialisti e nemmeno illuministi, sono alessandrini e tirano a campare, con grandi migrazioni sulla terra. L’isola selvaggia lo ha accolto con sonnolenza e disinvoltura, svuotata dagli uomini e soverchiata. Oggi, Mediterranea, espone il prodotto di questa frattura che è Jacques Basler, materia e razionalità. Una bella sfida in terra di Sicilia; intellettuale critico e anticonformista. Creazionismo o evoluzionismo? Jacques affronta i problemi fondamentali dell’esistenza dell’uomo in maniera forte e decisa, lo dice chiaramente, senza alcun dubbio: “Il giorno in cui scoppia la terra, nessuno se ne accorge”. Ama la materia.
L’uomo è materia, la sua appartenenza al mondo della natura è evidentissima nelle sue opere, splendide, le sue metamorfosi con la trasformazione della natura in fattore umano. L’umanità tenta disperatamente di imprigionare la natura entro schemi precisi ma non vi riesce. L’arroganza umana è messa in ogni momento sotto scacco; il sistema rischia di andare in malora a causa di un distorto modello di sviluppo. Siamo un unico elemento vivente. Questa centralità della materia è assolutamente preminente nell’opera di Jacques Basler. L’uomo è materia che si trasforma, la sua implicazione naturale è vincente rispetto al trascendentale sia quando affronta temi cari alla cultura contemporanea sia quando tenta di coercire gli elementi naturali. Bellissimi i contrasti all’interno dell’opera di Jacques Basler, acciaio e legno, superfici morbide e superfici dure, forza e dolcezza, pietra e ferro, calor bianco e superfici levigate, dentro e fuori. Centralità dell’uomo, immanenza, forza della natura, grande creatività. Viviamo positivamente la nostra condizione umana, il nostro è un attimo di esistenza nel tempo-spazio dell’universo.
Le opere faranno parte dei giacimenti culturali che avremo il piacere di tenere in portafoglio per i nostri amici e clienti.
Inaugurazione: sabato 22 novembre alle 18
Mediterranea
via D’Amelio n. 12,28,30 - Palermo