69 cHrOmEs. Le opere in mostra sono luci al neon e tessuti su telaio a mano, pitture ad olio su tela con cornici scultoree in bronzo, argenti manufatti, disegni su carta. La parola scritta, spesso utilizzata dall'artista, e' formalizzata attraverso oggetti improbabili che pero' ne caratterizzano lo stato, proponendo allo spettatore una riflessione sul ruolo dell'artista e sul linguaggio dell'arte senza privilegi.
Si inaugura sabato 22 novembre 2008 alle ore 18 la mostra ''69 cHrOmEs''... bronzo, olio, pane, companatico e argenteria per un concertino chimico della luce. Mario Dellavedova, qui alla sua terza personale nella galleria, è nato a Legnano (MI) nel 1958, laureatosi in architettura a Milano, vive soprattutto a Taxco (Messico) e Villastanza (MI). La sua prima mostra personale risale al 1984, seguita da molte altre in Italia e nel resto del mondo, oltre che da importanti mostre collettive in gallerie e musei di livello internazionale.
Lo stile dell'artista non è facilmente identificabile, dal momento che questo è intenzionalmente ''decostruito'' a favore di plurime e costruttive chiavi di lettura. Le sue opere, che spaziano in diversi campi, giungono alla pittura, alla scultura, alle installazioni, ma anche ad altri mezzi, rifacendosi ad oggetti, materiali e linguaggi provenienti dalle culture passate e contemporanee. Questi elementi vengono scomposti e ricomposti azzerati e rielaborati in modo che acquistino un senso logico o una semplice e palese giustificazione a prima vista non così evidente, soprattutto se accomunati tra loro e non accumulati.
La parola scritta, spesso utilizzata dall’artista, è tolta dal suo ambito culturale per essere formalizzata attraverso oggetti improbabili ma che allo stesso tempo ne caratterizzano lo stato; proponendo allo spettatore una riflessione sul ruolo dell’artista e sul linguaggio dell’arte eludendone i privilegi. Il gioco di parole, la metafora, l’ironia sottile riportano ad un ambito concettuale che di proposito contrasta con l’aspetto a volte artigianale dei manufatti prodotti o utilizzati e con la semplicità del metterli assieme.
Le opere in mostra sono: luci al neon e tessuti su telaio a mano, pitture ad olio su tela con cornici di sculture in bronzo, argenti manufatti, disegni su carta.
Inaugurazione ore 18
Galleria Mazzoli
via Nazario Sauro n.58/a - Modena
Orario: 10.00-13.00 / 16.00-19.30 chiuso i festivi
Ingresso libero