Extra-luoghi. La personale dell'artista si compone di bronzi policromi che lo scultore ha realizzato modellando fragili architetture, esili presenze di abitazioni con cui circoscrive luoghi immaginari, bizzarre torri o caleidoscopi di lacerti urbani. Punto di partenza di questa serie di lavori e' il non-luogo.
Extra-luoghi, la personale di Paolo Delle Monache si compone di bronzi policromi che lo scultore ha realizzato modellando sfoglie di architetture, esili presenze di abitazioni con cui circoscrive luoghi immaginari, bizzarre torri o caleidoscopi di lacerti urbani.
L’artista dichiara “compongo città che vedo quando chiudo gli occhi. È solo allora che i diversi luoghi in cui ho vissuto si possono unire formando un continuo come nei sogni in cui tutto è e al contempo si contraddice”.
Punto di partenza di questa serie di lavori è il non-luogo: “quando mi sono trovato di fronte a questa parola ho pensato che lì dovevano esserci non-uomini con non-cani, non-desideri, non-senso, non-amore. Questo ha innescato in me la voglia di opporre al termine non-luogo la parola extra-luogo.”
Gli Extra-luoghi sono un gruppo di opere recenti di Paolo Delle Monache, forme nelle quali si fondono citazioni di architetture reali (da Palladio a Brunelleschi, all’Alberti) e virtuali (che rimandano a Sironi, de Chirico, Carrà per giungere a Piero della Francesca e Simone Martini). Alcune di questi bronzi hanno per base la sagoma dell'Italia, quale perimetro di un terreno in cui si è perennemente costruito, distrutto, ricostruito, tramandato, vissuto. In altre sue opere scopriamo al loro interno un volto che osserva da una finestra o da una fessura.
Da quegli sguardi parte il filo di Arianna della memoria che si srotola dal passato al presente: “Extra-luoghi sono la rumina dei miei ricordi, modellati in modo da circoscrivere uno spazio, intrecciato da una sorta di fibra-merletto di bronzo su cui il colore è una eco del tempo. Marino Marini è stato il primo extra-luogo in cui mi sono imbattuto, caleidoscopio di un passato etrusco, che condivido per motivi geografici, di un sentimento di ironia, leggerezza, precarietà: un’origine sicura a cui ne affianco altre”.
Per creare un simbolico ponte tra il Museo Marino Marini di Pistoia e quello di Firenze e ribadire il rapporto di collaborazione e simbiosi delle due sedi museali, in occasione di questa mostra verrà collocata una grande scultura di Paolo Delle Monache all’interno del cortile di San Pancrazio a Firenze, che festeggia i vent’anni dalla nascita.
La mostra è promossa dallo Studio Copernico di Milano, con il coordinamento di Nicola Loi.
Paolo Delle Monache (Roma, 1969) ha studiato scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna diplomandosi il 1992. Nel 1993 vince il Primo Premio di scultura H. C. Andersen all'Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Dal 1997 ha insegnato scultura nelle Accademie di Belle arti di Bologna, Carrara, Frosinone, Milano, Palermo e Venezia. Nel 2008 il Museo Barracco di Roma ha ospitato una sua personale dal titolo Ex-volto.
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catalogo Renografica, testi di Maria Teresa Tosi e un saggio critico di Marco Meneguzzo
inaugurazione domenica 30 novembre 2008 – ore 11,00
Fondazione Marino Marini
Corso Silvano Fedi, 30 (Palazzo del Tau) - Pistoia
Orario: aperto da lunedì a sabato dalle 10 alle 17 - chiuso domenica
Ingresso libero