Guido Bartorelli presenta Max Boldrin e Pat O'Connor. Max Boldrin (1973) descrive attraverso le sue immagini fotografiche situazioni paradossali. Pat O'Connor (1971) traduce con il debole segno dell'acquarello le forti immagini delle riviste patinate.
Guido Bartorelli presenta Max Boldrin e Pat O'Connor.
Max Boldrin (1973) descrive attraverso le sue immagini fotografiche situazioni paradossali, collegate da un'unica suggestione narrativa dalla forte impronta ironica. Pat O'Connor (1971) traduce con il debole segno dell'acquarello le forti immagini delle riviste patinate. Ne deriva un interessante spiazzamento tra la natura mass-mediale e fotografica delle immagini e una manualità molto intima e fragile.
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