Museo Carlo Zauli
Faenza (RA)
via della Croce, 6
0546 22123
WEB
Un probabile umore dell'idea
dal 28/11/2008 al 28/12/2008
mart-dom 10.30-13/14-19

Segnalato da

Museo Carlo Zauli




 
calendario eventi  :: 




28/11/2008

Un probabile umore dell'idea

Museo Carlo Zauli, Faenza (RA)

Quattro scultori del dopoguerra: Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli. Si tratta di un progetto itinerante che nasce dalla collaborazione tra il Museo Zauli e la Galleria Bianconi, che ha ospitato l'evento dal 7 al 25 novembre nella propria sede milanese. La mostra, che cerca di individuare il filo che lega i quattro artisti, e' a cura di Flaminio Gualdoni.


comunicato stampa

A cura di Flaminio Gualdoni

Il Museo Carlo Zauli è lieto di presentare il 29 novembre alle ore 18.30 la mostra “un probabile umore dell’idea” quattro scultori del dopoguerra: Fontana, Leoncillo, Valentini, Zauli”, curata da Flaminio Gualdoni e corredata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Museo Carlo Zauli di Faenza e la Galleria Bianconi, che ha ospitato l’evento dal 7 al 25 novembre nella propria sede espositiva a Milano. Portare a Faenza “Un probabile umore dell’idea” ha un duplice significato: il Museo è infatti dedicato ad uno dei protagonisti della mostra, ma soprattutto, la città di Faenza si distingue per essere stata epicentro professionale comune a tutti e quattro gli artisti.

La mostra ruota intorno a quattro grandi scultori nel periodo del dopoguerra, Fontana, Leoncillo, Valentini , Zauli e mostra il filo doppio che li lega, partendo proprio dal suo titolo “Un probabile umore dell’idea”. La particolare definizione di Emilio Villa sulla vicenda dell’arte italiana nel secondo dopoguerra esprime quell’idea di scultura che unisce i quattro grandi maestri: la ricerca di una scultura non più prigioniera dei propri protocolli formali, scaturita da un diverso rapporto con la materia, che si trasforma in vitale alito poetico, per offrire uno spaccato, sia eterogeneo che armonioso, della scultura del secondo ‘900.

Nel passaggio tra gli anni ’50 e ’60 vengono a confronto due generazioni risolutive le quali si pongono la questione della ricerca di “una scultura necessaria e capace di farsi corpo plastico dotato di senso” e che superi la definizione martiniana di “Scultura Lingua Morta”.
Da qui nasce l’idea del confronto proposto dalla mostra fra Fontana, Leoncillo, Valentini e Zauli. La mostra esplora il percorso che muove dalla lezione dei due grandi maestri, Fontana con il suo rapporto di profonda intimità con la materia, d’una complicità quasi erotica, e Leoncillo che sa vedere un nuovo oggetto nella materia trasformata con stratificazioni, solchi e strappi, che in realtà sono quelli del nostro essere più intimo. Attraverso le loro opere, il percorso espositivo porta in evidenza il substrato necessario e fondante che negli anni ’60 porta all’opera di Nanni Valentini e Carlo Zauli, che pur fedeli al linguaggio della terra, determinano schiusure decisive nel dibattito scultoreo, alla ricerca di quelle “forme, colori e materiali che possano suscitare direttamente un’emozione”.

In mostra, tra gli altri, pezzi molto significativi come Concetto Spaziale (1962) di Fontana, un inedito, mai pubblicato e presentato per la prima volta in una mostra, l’evocativo San Sebastiano (1963) di Leoncillo, il concettuale Cubo (1976) di Valentini e il fluente e oscuro Arata (1976) di Zauli.

Catalogo Silvana Editoriale

Immagine: Lucio Fontana

Inaugurazione 29 novembre 2008

Museo Zauli
via della Croce, 6 - Faenza (RA)
Orari: dal martedì al venerdì 15-18. Sabato e domenica 10.00-13/15-18
Ingresso: intero euro 6, ridotto euro 3

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