Galleria Tiziana Di Caro
Salerno
via delle Botteghelle, 55
089 9953141 FAX 089 9953142
WEB
Meris Angioletti
dal 28/11/2008 al 13/2/2009
mart-sab 15.30-20.30

Segnalato da

Galleria Tiziana Di Caro



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Meris Angioletti



 
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28/11/2008

Meris Angioletti

Galleria Tiziana Di Caro, Salerno

Haunted. Nell'analisi del Principio di Sincronicita', Gustav Jung e Wolfgang Pauli associano la mancanza di causalita' di particolari fenomeni psicologici con alcuni aspetti della fisica quantistica. Sulla base di questa relazione, l'artista utilizza il video, la fotografia, la scrittura, per creare una mostra-dispositivo dove i vari elementi sono connessi in maniera non lineare.


comunicato stampa

La Galleria Tiziana Di Caro ha il piacere di inaugurare Haunted, mostra personale di Meris Angioletti, sabato 29 novembre 2008 alle ore 19.00. “C’è un verbo inglese to haunt, c’è un verbo francese, hanter, molto imparentati e piuttosto intraducibili, che denotano ciò che i fantasmi fanno con i luoghi e con le persone che frequentano o spiano o rivisitano; inoltre, secondo il contesto, il primo può significare incantare, nel senso féerico della parola, nel senso di incantamento, l’etimologia è incerta, ma a quel che sembra entrambi provengono da altri verbi dell’anglosassone e del francese antico che significano dimorare, abitare, sistemarsi permanentemente”.

(Javier Marías, Domani nella battaglia pensa a me). Nell’analisi del “Principio di Sincronicità” (1955), Gustav Jung e il fisico Wolfgang Pauli associano la mancanza di causalità di particolari fenomeni psicologici con alcuni aspetti della fisica quantistica. Sulla base di questa relazione Meris Angioletti utilizza vari segmenti comunicativi, come il video, la fotografia, la scrittura, per creare una mostra-dispositivo dove i vari elementi sono connessi in maniera non lineare.

Haunted - installazione video, costituita da una doppia proiezione di immagini fisse – segue il percorso di due personaggi attraverso gli stessi luoghi di Kyoto. Ognuno dei due racconti è accompagnato da un monologo che alterna descrizioni di immagini mentali a spiegazioni di carattere scientifico, trasformando l’esperienza dello spazio in esperienza del pensiero. La suggestione è quella di un possibile viaggio nel tempo, connotato da una dimensione circolare e da un immaginario fantascientifico.

Nelle due fotografie 133Cs il tempo è trattato come unità di misura determinata in riferimento all’atomo di cesio, utilizzato per definire la durata di un secondo. Le immagini sono scattate in una miniera dell’isola d’Elba dove per la prima volta è stato scoperto il pollucite, da cui si estrae il cesio. Divisione regolare di un volume è un’installazione costruita attraverso lo stesso principio di circolarità e ripetizione di Haunted: attraverso una serie di maquettes della galleria in scala 1:15, 1:150, 1:1500 poste una dentro l’altra crea una progressione potenzialmente senza fine. La mostra si completa con tre stampe di note a piè di pagina, che funzionano da appendice al progetto espositivo.

Meris Angioletti è nata a Bergamo nel 1977. Vive tra Parigi e Milano. Tra le mostre personali ricordiamo nel 2007 L’uomo che cadde sulla terra, Careof, Milano a cura di C. Agnello; nel 2006 TravelTales, alla Hogeschool Zuyd - Conservatorium, Maastricht; nel 2005 Once, FuoriZona Arte Contemporanea, Macerata (con Annalisa Sonzogni).

È tutt'ora presente alla mostra collettiva T-2 50 Moons of Saturn, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto, Palazzo della Promotrice, Torino, a cura di D. Birnbaum. Tra le altre mostre collettive recenti: VideoReport Italia, 2006_07, GC.AC, Monfalcone; Echo, Transpalette, Bourges a cura di F. Fulcheri (upcoming); Heavier then air, ITCA, Galleria Nazionale, Praga, a cura di D. Balit; Pavillon#7, Palais de Tokyo, Parigi a cura di J. Lavrador; Video.It, Accademia Albertina, Torino a cura di F. Bernardelli, M. Gorni, S. Lacagnina, F. Poli. Meris Angioletti è tra i finalisti del Premio Furla 2009.

inaugurazione: sabato 29 novembre 2008, ore 19

Galleria Tiziana Di Caro
via delle Botteghelle, 55 - Salerno
orari: dal martedì al sabato, dalle 15.30 – 20.30 o su appuntamento
Ingresso libero

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