Alberto Frullini Arte Contemporanea
Poesia visiva (e non solo visiva). In mostra una quarantina di opere realizzate dal 1963 ad oggi, che tracciano il percorso artistico di uno dei fondatori, insieme a Eugenio Miccini, della Poesia Visiva: dai collages, ai souvenir, ai francobolli, alle decomposizioni fino alle opere protagoniste delle performances degli anni '70.
Sabato 29 novembre alle ore 18.00 presso la Galleria Alberto Frullini a Pistoia si
inaugura una mostra personale di Lamberto Pignotti. Una quarantina di opere
realizzate dal 1963 ad oggi che tracciano il percorso artistico di uno dei
fondatori, insieme a Eugenio Miccini della Poesia Visiva, dai collages, ai souvenir,
ai francobolli, alle decomposizioni fino alle opere protagoniste delle performances
degli anni '70. Autentiche rarità, introvabili oggi nel mercato dell'arte, sono le
ostie-poem e i chewing-poem, fino ai recenti drink poem del 2000. Una sezione
della mostra è dedicata alla produzione saggistica, narrativa e poetica dell'artista
e prevede l'esposizione di numerosi libri pubblicati nel corso degli anni, in mostra
anche esemplari unici di libri d'artista, anche questi vere rarità.
Un catalogo accompagna la personale, all'interno un saggio di Lamberto Pignotti in
cui si precisano date e luogni ufficiali di questa esperienza estetica ormai
storicizzata che passa attraverso il saggio "Poesia tecnologica" pubblicato da
Pignotti nel 1962 sulla rivista "Questo e altro", il convegno interdisciplinare a
Forte Belvedere del Gruppo '70 nel 1963 e sempre in quell'anno la mostra alla
galleria "Quadrante" di Firenze che per prima esporrà opere di Pignotti e Miccini.
"Nel saggio sulla poesia tecnologica - precisa Pignotti- avevo sostenuto che il
linguaggio poetico poteva rigenerarsi solo attingendo al mondo circostante e ai
moduli e termini dei linguaggi che lo esprimevano con maggiore aderenza e
funzionalità. Tali linguaggi erano in definitiva quelli che globalmente potevano
essere definiti "tecnologici" , come quello giornalistico, quello pubblicitario,
quello della moda, quello burocratico-commerciale ed altri prodotti dai media delle
comunicazioni di massa.Con la mostra "tecnologica" si ha per la prima volta la
consapevolezza che la poesia può cambiare il suo veicolo di comunicazione: dalla
pagina scritta alla parete della galleria d'arte, e oltre. Insomma anche la poesia
visiva può diventare un oggetto visivo, un qualcosa da appendere al muro e al limite
da esibire su un cartellone."
.
Biografia dell'artista
Pignotti nasce a Firenze nel 1926. Vive a Roma. Le sue esperienze artistiche che
impiegano simultaneamente i codici verbale e visivo risalgono al 1945. Il suo primo
libro, Odissea, ciclostilato, è del 1954. Ha pubblicato vari libri di poesia,
saggistica, narrazione, antologie d'arte sperimentale, poesia visiva, con gli
editori Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Carucci, Elle Ci, L'
espresso ecc.
Ha partecipato alla fondazione del Gruppo 63 e del Gruppo 70.
Ha insegnato alla Facoltà di Architettura dell' Università di Firenze e al Dams di
Bologna. Collaboratore assiduo di quotidiani come Paese Sera, La Nazione L'Unità. di
diverse riviste d'arte e di cultura italiane e straniere, di programmi culturali
della Rai.
Dall'inizio degli anni '60 ha partecipato a mostre collettive d'avanguardia
nazionale e internazionali, fra cui : Tecnologica, Firenze 1963; Poesia Visiva del
Gruppo 63, Reggio Emilia 1964; Esposizione internazionale di poesia sperimentale,
Mantova 1966; XXXIV Biennale Venezia, 1968; XXXVI Biennale Venezia, 1972; Italian
Visual Poetry 1912-1972, New York, 1973; Arte in Italia 1960-1977, Torino, 1977;
XXXIX Biennale Venezia, 1978; La poesia Visiva, Firenze 1979;Xi Quadriennale di Roma
1986; La poesia visiva internazionale, S. Leucio Caserta, 1987; Poesia Visiva
1963-1988; Mart Rovereto, 2007.
Ha fatto varie personali in spazi pubblici e privati, fra cui la Galleria d'Arte
Moderna di Mantova, il Museo della Letteratura di Varsavia, la Galleria Civica di
Modena, ecc.
Sempre dai primi anni '60 ha operato nel settore dell'arte-spettacolo, sia come
attore e lettore che con audiovisivi (dischi, nastri, videocassette ecc.) Col gruppo
70 di Firenze ha ideato e realizzato lo spettacolo Poesie e no, rappresentato in
varie versioni dal 1964 al 1967 a Palermo, a Spoleto (Festival dei Due Mondi),
Livorno, Firenze, Roma e trasmesso dalla Rai Tv.
Fra le sue pubblicazioni di poesia si possono ricordare: Odissea (1954), Significare
(1957), Nozione di uomo (1964) Una forma di lotta (1967) Gran Varietà (1982).
Fra i suoi libri di narrazione: Le nudità provocanti (1965), Via via (1979) Giro del
mondo (1987).
Fra i suoi libri di saggistica: Antologia di poesia visive (1965), Istruzioni per l'
uso degli ultimi modelli di poesia (1968) Fra parola e immagine (1972).
Ha pubblicato anche volumi, libri-oggetto e cartelle di poesia visiva, fra cui : I
post-diluviani, Il mondo, L'Indiano, Visibile-Invisibile.
Inaugurazione 29 novembre 2008
Alberto Frullini Arte Contemporanea
Via dell' Ospizio, 6 51100 Pistoia
Orario di Apertura da Lunedì a Sabato ore 16:00 - 20:00
Ingresso libero