Studio di Arti Visive Comerio
Milano
Via Padova, 26
02 2361543

Solstizio d'inverno
dal 2/12/2008 al 17/4/2009
lun-ven 15-18

Segnalato da

Giuseppe Comerio




 
calendario eventi  :: 




2/12/2008

Solstizio d'inverno

Studio di Arti Visive Comerio , Milano

Fiorella Iori, Marisa Settembrini e Chiara Silva. Tracce di luci e colori, fiori, segnali di nuvole informali, volti e sguardi incorniciati da metafore visive per le tre grandi installazioni delle artiste.


comunicato stampa

a cura di Carlo Franza

La mostra-evento delle artiste Fiorella Iori, Marisa Settembrini e Chiara Silva dal titolo “Solstizio d’inverno ” è promossa dallo Studio di Arti Visive Comerio, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre stage e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani e stranieri. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea , che firma anche il testo, dal titolo “ Solstizio d’inverno”, riunisce tre grandi installazioni delle artiste italiane, che nella prima decade del terzo millennio hanno fatto il punto sulle sperimentazioni più ardue, sulle declinazioni emozionali più avvincenti e sulle culture più ermetiche del nostro tempo.

Scrive Carlo Franza: “Solstizio d’inverno” è il giorno più lungo dell’anno. Qui a Milano poi il solstizio 2008 rimane il punto di partenza e di stazionamento di una città che inizia a rivivere una crescita senza precedenti. L’obiettivo è l’Expo 2015. Milano nord, Milano sud, Milano est, Milano ovest, tutto attraverso questi quattro punti cardinali si raccorda a quanto elaborato e inscenato dalle artiste milanesi che hanno voluto festeggiare l’arrivo dell’autunno e dell’inverno.

Tracce di luci e colori, fiori , segnali di nuvole informali, volti e sguardi incorniciati da metafore visive, tutto ci informa di queste esperienze in movimento. Fiorella Iori presenta un’installazione di elementi floreali in formato settanta x cento con il titolo di “cuori pulsanti”, fiori spettacolari, fiori carnosi, fiori appetibili, fiori divini, fiori dionisiaci, fiori metafisici, fiori polverosi, fiori puristi, fiori e ancora fiori. Con essi vibra la natura e si racconta nella cornice dell’universo, ma ancora con essi l’uomo relaziona nel quotidiano, fino a segnare la vita tra nascita e morte.

Marisa Settembrini presenta una serie di ritratti così pensati, come fossero “le frontiere dei sentimenti”. Sono un gran viaggio sull’uomo, tanto che la curiosità è ormai diventata fantasia, palco/scenico di striature emotive, armonia e contrasto d’epoca, senso e ritmo dei personaggi rappresentati e del loro stile di vita e di pensiero. Fuori ormai da ogni logora abitudine pop/artistica, Marisa Settembrini riscopre la fiamma e la cifra del volto, il disincanto e la disorientata irrealtà, le sconnessioni biografiche impenetrabili, la leggerezza del corpo, il mistero che ha doti di assoluto segreto; addirittura oltre Thomas Ruff, e circumnavigando quell’esplorazione di confine tra autenticità e simulazione.Vorrei aggiungere che a quel capitolo che per qualche tempo ha catturato l’attenzione e il lavoro della Settembrini, ovvero alla contaminazione e al racconto, specie dall’antico, altre volte dal moderno, con quell’icone-collage lussureggianti, belle, e talvolta neoclassiche, nell’accezione linguistica più opportuna, perchè estrapolate dal contesto e gettate in un mare o in una nuvola di segni e colore, ecco ora l’artista portare lo sguardo verso il contemporaneo. Infine uno “stellario” di carte di Chiara Silva, un magico reticolo di macchie e colori che aprono a una miriade di finestre sull’infinito, grazie all’utilizzo di materie diverse, di stratificate alchimie, dandoci uno scenario di sorprendenti valenze esoteriche, di rimandi alchemici, di inebrianti emozioni e stupori come a far risvegliare il “fanciullino” che è in ognuno di noi. Le valenze più interessanti di questo nugolo di carte che compongono un intrigante universo paiono essere proprio quelle forme in libertà, una sorta di nuvole, nembi, cirri, e costellazioni, capaci di giocare su accensioni, filamenti, sfaldamenti e nebbie ”.

Cenni biografici delle artiste in mostra
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Boccioni. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni. Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Standheliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed.

In quest’ultimo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le
pieghe nascoste dell’animo.Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007, tutte presentate dal critico Carlo Franza. Sono del 2008 “Di scena in scena” con il Comune di Melzo, “Intime tracce” alla Brambati Arte di Vaprio D’Adda, “Disputa sulla bellezza” al Plus Florence, “Solstizio d’estate” e “Un dialogo col cielo” dello Studio di Arti Visive Comerio.

Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana.
Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984,il Premio Cortina nel 1994 per la pittura, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio e il Premio Milano nel 1996. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano. Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Università Bocconi. E’invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto. Nel dicembre 1997 è invitata alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa, su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica” a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina” presso la Fondazione Mons. Bello. Sempre nel 1998 è invitata alla mostra “La soglia del silenzio” e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce” nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza. Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998,e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano(Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”. Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso. Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Nello stesso anno espone a Sondrio in Palazzo Martinengo, poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York, ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano, chiamata da Giovanni Paolo II per eseguire un grande ritratto che è andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della città natale del Pontefice in Polonia. Gli ultimi anni la vedono impegnata nuovamente nel tema del racconto con installazioni all’Otel Ristotheatre nel 2005 e 2006, al Palazzo Borghese (FI) nel 2007 e 2008. Recentemente al Creative Council di Milano espone l’installazione “Sussurrando la libertà”, nell’estate 2008 è invitata dall’Amministrazione di Loreto con la mostra “Alla corte del tempo”nel Bastione Sangallo; mentre a Milano allo Studio Comerio è presente con “Canto per Eva” e un esempio di Pont Art. Ha elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Guzzi e a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi, e ancora Fulvio Papi.

Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali; la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio Comerio nel 2008 imposta dall’illustre Storico e Critico Prof. Carlo Franza che ne cura il catalogo e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. E’ presente con una mostra personale al progetto Artistico Internazionale “Frontiera” ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza presso Plus Florence a Firenze, una installazione alla mostra “Solstizio d’estate” e “Un dialogo col cielo” dello Studio di Arti Visive Comerio di Milano. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tra 2008 e 2009 a Firenze ( Otel Ristotheatre ) e Roma (Centrale Ristotheatre). Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.

Biografia del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia).Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente . Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea,Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista,critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli ,oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995 ,il Premio Bormio nel 1996,il Premio Milano nel 1998 e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è oggi presidente di giuria.

Inaugurazione: ore 18.30

Studio di Arti Visive Comerio
Via Padova, 26 - Milano
Orario : da lunedì a venerdì ore 15.00/18.00
Ingresso libero

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