Tristano di Robilant
Maurizio Donzelli
Marco Gastini
Mieke Groot
Richard Marquis
Richard Meitner
Luigi Ontani
Maria Grazia Rosin
Roberta Silva
Kiki Smith
Giorgio Vigna
Toots Zynsky
Il progetto, gia' avviato da Claudia Gian Ferrari e Caterina Tognon, ha inteso ricercare opere che aggiungessero forti significati all'uso di un materiale fino a oggi poco praticato nelle arti visive. Alcuni artisti hanno raggiunto l'obiettivo cimentandosi con il vetro in maniera del tutto casuale, altri hanno invece sviluppato verso di esso una forma di fedelta' quasi assoluta. Opere di Maurizio Donzelli, Marco Gastini, Luigi Ontani, Kiki Smith e molti altri.
In collaborazione con Claudia Gian Ferrari e Caterina Tognon
Perché sempre più frequentemente molti artisti decidono, almeno una volta nella loro percorso, di avvicinarsi alla materia vetro e di sperimentarla come personale medium espressivo?
Cosa li attrae?
Invenzione antichissima, si dice sia stato il primo materiale chimico creato dall’uomo, il vetro è stato tradizionalmente usato solo in un ambito funzionale e/o decorativo.
Dalla seconda metà del ‘900, mentre la produzione industriale e di massa sostituisce il vetro con materiali plastici, artisti e architetti hanno preso a riscoprire questo materiale trovando in esso la strada per nuove forme espressive.
Fragile e insieme resistente, fuso come bronzo o soffiato come bolla di sapone, leggero o pesante, trasparente o colorato, seducente ma tagliente, affilato, eventualmente pericoloso, duttile nella creazione e poi improvvisamente rigido, liscio e ruvido, massiccio come pietra o sottile e trasparente da risultare evanescente…..
Solo per il fatto di usarlo l’artista subito sorprende, emoziona e suscita reazioni istintive, addirittura ancestrali.
Il rischio è che gli autori, travolti essi stessi dalla seduzione della materia, ne rimangano vittime in un gioco di sterile bellezza.
Il progetto, già avviato da Claudia Gian Ferrari e Caterina Tognon, ha inteso ricercare opere che aggiungessero forti significati all’uso di un materiale fino a oggi poco praticato nelle arti visive. Alcuni artisti hanno raggiunto l’obiettivo cimentandosi con il vetro in maniera del tutto casuale. Altri, per converso, hanno sviluppato verso di esso una forma di “fedeltà” quasi assoluta.
Ma gli artisti selezionati sono certamente riusciti a piegare questa “aristocratica” materia ai loro specifici desideri di comunicazione, e ci narrano del nuovo.
Sono: Tristano di Robilant, Maurizio Donzelli, Marco Gastini, Mieke Groot, Richard Marquis, Richard Meitner, Luigi Ontani, Maria Grazia Rosin, Roberta Silva, Kiki Smith, Giorgio Vigna e Toots Zynsky.
Immagine: Kiki Smith, Red stars, 2000, pate de verre (foto di Kerry Ryann McFate)
Inaugurazione mercoledì 3 dicembre ore 19.00
La Nuova Pesa
Centro per l’Arte Contemporanea
via del Corso, 530 - 00186 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 10.30-13 15.30-19