L'artista americana presenta una serie di dipinti di paesaggi. Le rappresentazioni traggono ispirazione da vecchie fotografie di famiglia o da fotografie prelevate da riviste e quotidiani. L'installazione site-specific della Pallio, allestita nel grande box trasparente nel cortile della galleria, prevede invece un intervento sulle vetrate e sul pavimento.
Al contrario di quanto naturalmente si sarebbe portati a pensare, l’immagine
della candela riportata nell’invito della mostra non è un’opera dell’artista. La
fotografia (ottenuta digitando “candela” su google-ricerca immagini) rimanda
ad alcuni riferimenti visivi e contenutistici della mostra ed è allo stesso tempo
sia un omaggio al periodo natalizio che un’innocente provocazione per
ottenere un effetto sorpresa sullo spettatore.
NotFair Gallery prosegue con la sua programmazione di mostre personali site-specific. L’artista americana
Jenna Pallio presenta nella sala principale della galleria una serie di dipinti di paesaggi. Le rappresentazioni
traggono ispirazione da vecchie fotografie di famiglia o da fotografie prelevate da riviste e quotidiani. Si
tratta di immagini che originariamente, per il pullolare di figure umane, erano vive e movimentate, ma che,
dopo l’intervento dell’artista, appaiono spettrali, vuote, ripulite da qualsiasi accenno alla presenza umana.
Tutte le cose, auto, mobili, case, alberi, arredi etc. che costituiscono un qualsiasi paesaggio interno o
esterno, risultano nella loro fatidica solitudine e staticità. Il messagio e il significato sono resi ancor più
evidenti grazie alla speciale tecnica addottata dalla Pallio: il materiale caratteristico di questa particolare
serie di dipinti è la cera. La cera, lavorata e scavata, crea, a livello di tecnica, un effetto di confluenza tra il
disegno sullo sfondo e la “scultura” della superficie, ma, a livello di contenuto, instaura simbolicamente una
separazione tra due dimensioni. Il materiale si presta così all’idea dell’artista, la cui volontà è dividere la
sfera del “puramente umano” da quella delle “sole cose”.
L’installazione site-specific della Pallio, allestita nel grande box trasparente nel cortile della galleria, prevede
un intervento sulle vetrate e sul pavimento lasciando i muri inutilizzati. I grandi vetri si trasformano da
superfici trasparenti attraverso cui vedere opere d’arte in superfici delle opere d’arte stesse; Jenna li ricopre
interamente di cera bianca dall’interno e quindi vi intaglia una serie di ritratti. Attraverso i tratti fisici di tali
personaggi è possibile sbirciare oltre e ciò crea di fatto un cortocircuito semantico in cui l’opera non viene
vista attraverso qualcosa ma è attraverso quest’ultima che è possibile vedere altro.
Che cosa?
Un pavimento interamente ricoperto di candele accese, destinate ad esaurirsi e a fondersi col resto.
I personaggi ritratti sulle grandi vetrate non sono altri che gli stessi che l’artista aveva precedentemente
cancellato dai dipinti che sono esposti nella sala della galleria e che sono migrati da un paesaggio in balia
delle cose e del tempo ad un paesaggio puramente artistico, a-temporale.
Solo apparenetemente, però. La candela è lì a ricordarcelo.
Jenna Pallio è nata a New York nel 1976.
Mostre (selezione):
2008 Works, Fond. Bevilaqua La Masa, Palazzo Tito, Venezia - 2007 Works In Progress, IUAV University of
Architecture, Venezia - Summer Exhibit, Noel Fine Art Gallery, Bronxville, NY - 2006 New York Art
Generation, Paula Cooper Gallery, New York - 2005 Holiday Show, Noel Fine Art Gallery, Bronxville, NY -
Welcome to the Future, Silver Whale Gallery, New York - 2004 International Artists, Gallerie Brooklyn, New
York - 2002 Jenna Pallio: New Paintings, BarBelow Brooklyn, New York - See Saw: Jenna Pallio & Amy
Bernhardt, Climate 8, New York - 2001 Artlink International Young Art exhibit and auction, Sotheby’s.com -
2000 Westchester Biennial 2000, Castle Gallery, New Rochelle, New York.
Inaugurazione giovedì 4 dicembre 2008 ore 18-21
Notfair
via Broletto, 26 - Milano
su appuntamento (anche sabato e domenica)
Ingresso libero