"Dal pennello al collage, al colore colato, agli oggetti sulla tela, alla tastiera di un PC, Massimo Festi e Nicola Micatrotta determinano, nel tempo, l'opposizione ad una tradizione che fa della semplicita' il simbolo dello scarso valore o della bruttezza." A cura di Fabio Migliorati.
a cura di Fabio Migliorati
Pensare il rapporto arte/tempo è possibile assistendo alla mostra dell'opera di due
artisti disuguali; diversi per la sostanza, ma simili per la
forma: Massimo Festi e Nicola Micatrotta...
Dal pennello al collage, al colore colato, agli oggetti sulla tela, alla tastiera di
un PC, Massimo Festi e Nicola Micatrotta determinano, nel
tempo, come Nuovi Eroi, l'opposizione ad una tradizione che fa della semplicità il
simbolo dello scarso valore o della bruttezza. Ciò significa che
la qualità di un'opera è ancora necessariamente legata all'idea, al contenuto,
seppure la realizzazione diventi schiava del progresso tecnologico.
L'importante è che il risultato espressivo si compia nella mente umana, benché per
mezzo dell'Intelligenza Artificiale, la quale, esclusivo
strumento, viene usata solo per "narrare sulla freddezza del plexiglas o della tela"
con il medesimo antico calore del carboncino sulla carta.
Con la mostra Nuovi Eroi, s'intende – secondo il pensiero del curatore, il critico
d'arte Fabio Migliorati – "Lo sviluppo del ruolo di un'arte
nuova, ma fatta ancora di umanità; resa attraverso la tecnologia ma comunque valida
per la funzione che svolge all'interno della società...".
Attualità artistica tecnologica significa, infatti, espressione informatica resa
manifesta in vari modi, ma, soprattutto, con differenti mezzi; uno
di questi è la pittura mediale. Attraverso il supporto di una rigidità strutturale
(quella delle fibre naturali, come la tela; oppure sintetiche,
come il plexiglas o il perspex o il PVC), tale pittura risulta testimonianza di una
logica temporale, regia del rinnovamento tecnico, in
epoca contemporanea.
La nostra arte, in effetti, quella occidentalizzata, si manifesta da oltre cent'anni
come scintilla creativa che induce alla riflessione su di sé e
sulla socialità, nel senso che si attribuisce ad un'attività di carattere tecnico
specificamente moderna, ossia sempre d'avanguardia. Il traguardo,
quindi, è quello della coscienza sociale trainata da iniziative personali capaci di
rinnovare il sistema, senza dimenticare lo scopo della
comunicazione.
Artisticamente, l'argomentazione si traduce in arte tecnica: un'arte tecnicamente
connotata, che si amalgama con l'esistenza più o meno quotidiana
dell'umanità moderna, fino a influenzarne la politica con un tipo di arte "facile a
farsi", che si fonde materialmente nell'altro che trova
intorno.
Il nuovo Millennio ha imposto, da questo punto di vista, uno sguardo artistico
veramente complice delle cose, degli eventi; basti pensare ai materiali
dell'arte contemporanea, quasi esclusivamente fatti di "esempio di diversità, di
natura, di simbolo". E questa sostanza è di carattere prezioso e
povero, cioè costoso o no, cosicché possa sorgere, da una qualsiasi condizione
miserevole, qualcosa di particolare pregevolezza. Quell'ignoto,
dunque, valido fino ad una ventina d'anni fa, diviene, adesso, autentica luce, la
quale, bella di informazione tecnologica, esalta la creatività
dell'individuo liberata dal video per la via digitale dell'immagine, fino all'esterno.
La realtà virtuale concede alla macchina una sorta di vita o di nuova vita, una
specie di onore della presenza accanto all'uomo, ad un uomo troppo
solo. E si celebra, così, l'espressione della civiltà moderna, nella forma di una
vera e propria impresa; quella di una nuova era degna di
"eroi", eroi moderni, appunto: Nuovi Eroi.
Inaugurazione 6 dicembre 2008
Next Art Gallery
via della Bicchieraia 20 - Arezzo
Ingresso libero