Anatomie plausibili. La Sala Pier Paolo Pasolini ospita la prima personale dell'artista: il percorso espositivo si snoda attraverso una sequenza di 9 dipinti a tecnica mista e 6 fotografie.
Anatomie dell’anima sospese nel ciclo della materia
Le opere di Stefano Franchi in mostra dal 6 al 14 dicembre presso la Sala Pasolini
Bologna, 17 novembre 2008 – “Anatomie plausibili” è il titolo della mostra che viene inaugurata sabato 6 dicembre 2008 alle ore 18 presso la Sala Pier Paolo Pasolini del Comune di Castel Maggiore (Piazza Amendola, 1). Autore delle opere in esposizione è Stefano Franchi, artista bolognese che presenta in questa occasione la sua prima monografica.
Il percorso espositivo si snoda attraverso una sequenza di nove dipinti a tecnica mista e sei fotografie. Soggetto dei quadri sono due diversi generi di anatomie, umane e immaginarie: grovigli di corpi tormentati o disperate figure solitarie, schiacciate e avviluppate a creature deformi e feroci, materializzazione degli incubi e delle più profonde angosce umane. Le “Architetture plausibili” degli scatti fotografici costituiscono invece l’ideale scenario per le figure rappresentate nei dipinti, un’ambientazione che ricorda i cantieri per la lavorazione delle materie prime.
Sono i luoghi da cui provengono i materiali utilizzati dall’artista, che dipinge su superfici metalliche, gomma, legno e utilizza sostanze chimico-industriali come la colla da rivestimenti e la gommalacca. Sostanze che vengono manipolate, bruciate, alterate con agenti chimici per sprigionarne tutte le potenzialità espressive e per creare una materia spessa in cui restano intrappolati i corpi, deformati dallo sforzo per non soccombere ai propri mostri interiori.
Alla perizia artigianale e al gusto per la sperimentazione di un moderno artista-alchimista, Franchi unisce il segno deciso, l’eleganza del tocco e la capacità di bilanciare gli spazi creando armonie strutturali che richiamano alcune tra le principali correnti pittoriche. L’espressionismo delle figure si sposa al plasticismo manierista dei loro corpi, la ricerca sui materiali di matrice informale si combina con forme astratte, quasi degli schermi su cui vengono proiettate le anatomie, alterate con propensione fumettistica.
Senza fare sconti sugli aspetti più cupi dell’esistenza, le opere dell’artista bolognese rappresentano una strada inedita e visionaria per liberare l’anima dagli opprimenti confini del tempo, ripercorrendo attraverso le continue trasformazioni della materia il ciclo biologico di morte e vita.
La mostra di Stefano Franchi, presentata dal pittore Claudio Pesci, è aperta da sabato 6 a domenica 14 dicembre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 16-19.30; sabato, domenica e festivi ore 10-12 e 16-19.30. L’ingresso è libero.
Stefano Franchi, nato a Bologna il 13 aprile 1977, si è laureato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti con un fumetto tratta dal racconto di Carlo Lucarelli “Il giorno di San Valentino”. Ha partecipato a varie collettive, tra cui la mostra di pittura e ceramica promossa nel gennaio 2000 dal Centro Musicale Fiorentino e “Iconica”, organizzata nel 2003 dall’Accademia di Belle Arti presso la Rocca di Cento (FE). Lo stesso anno il suo fumetto “Pozzo dei desideri” è stato premiato al concorso “BilBolBul” ed esposto alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Recentemente ha realizzato un racconto grafico su soggetto e testi di Matteo Zanna e disegnato lo storyboard per il lungometraggio “Tarantino è mio zio”, prodotto dalla Avocado Pictures. Ha curato inoltre la veste grafica degli album di alcuni gruppi musicali della scena underground bolognese. Insieme alla grafica, la sua produzione esplora varie tecniche espressive, spaziando tra pittura, fotografia e scultura.
Per informazioni e contatti:
Sara Biagi, tel. 339.5460799, sara.biagi@libero.it
Servizi Culturali, tel. 051.6386812, cultura@comune.castel-maggiore.bo.it
Palazzo del Comune (Sala Pasolini)
Piazza Amendola, 1 - Castel Maggiore (BO)
Orari: dal lunedì al venerdì ore 16-19.30; sabato, domenica e festivi ore 10-12 e 16-19.30
L’ingresso è libero.