Baby birds and things that are left behind. Sono in mostra tre nuovi grandi dipinti realizzati con la sua caratteristica pittura lucida su pannelli di alluminio e colori piatti ma vivaci. Questi lavori rappresentano uccellini che l'artista ha visto nei loro nidi vicino casa o su fotografie e, attraverso i quali Hume ci porta a riflettere sul tema della vulnerabilita' e dell'innocenza, sull'essere fragili e forti allo stesso tempo.
Galleria Lorcan O’Neill Roma è felice di presentare la sua prima mostra con l’artista inglese Gary Hume. La mostra sarà aperta fino a febbraio 2009. Gary Hume presenterà a Roma una speciale selezione dei suoi lavori più recenti.
Infatti sono in mostra tre nuovi grandi dipinti realizzati con la “sua” caratteristica pittura lucida su pannelli di alluminio e colori piatti ma vivaci. Questi lavori rappresentano, tra il figurativo e l’astratto, uccellini che l’artista ha visto nei loro nidi vicino casa o su fotografie e, attraverso queste piccole e affascinanti creature, l’artista ci porta a riflettere sul tema della vulnerabilità e dell’innocenza, sull’essere fragili e forti allo stesso tempo.
I tre dipinti di “baby birds” sono in mostra in compagnia dei loro nidi, rappresentati da quattro nuovi lavori dall’aspetto quasi scultoreo e che hanno intenzionalmente uno stretto legame con la tradizione dell’arte italiana. Questi sono pannelli di alluminio che si presentano nudi tranne che per una parte in cui una pellicola nera di plastica crea al di sopra di essi una forma scultorea: “è lo strato protettivo che copre i pannelli di alluminio. Questi arrivano in studio normalmente con una pellicola nera sopra che poi si toglie per prepararli alla pittura. In questo caso l’ho arrotolata e ritorta sul pannello stesso. In un certo senso tutti i miei dipinti sono composti da strati di pelle, e in questo caso sto usando il primo strato”.
Nella mostra, tutte le nuove opere mettono in evidenza l’interesse di Gary Hume per le superfici piuttosto che per i volumi o per “ciò che è dietro”, come lui dice. È forte però in esse il legame con la percezione della vita: scoprire sotto i diversi strati della pittura, dietro le superfici, l’essenza delle cose.
Gary Hume era ancora all’Accademia d’arte quando, dopo aver visto su una pubblicità una porta d’ospedale, ha cominciato la serie di “door paintings” con cui ha ottenuto grande riconoscenza sin dall’inizio. Erano dipinti realizzati con pittura lucida, il suo leitmotiv. Dopo l’artista ha continuato a lavorare utilizzando diversi mezzi e materiali, e lavorando su immagini attuali provenienti dalla realtà di tutti i giorni, dal mondo della pubblicità e della natura. In Italia l’abbiamo visto alla Biennale di Venezia nel 1999 con una serie di lavori chiamati “Water series”.
Nato nel 1962 a Tenterden (Kent, England). Gary Hume è tra i maggiori esponenti del cosiddetto gruppo degli YBA e ha esposto in tutto il mondo. E’ stato nominato per il Turner Prize nel 1996 e ha partecipato lo stesso anno alla Biennale di San Paolo. Ha rappresentato l’Inghilterra nel 1999 alla Biennale di Venezia. Tra le mostre più recenti,Gary Hume ha esposto la scorsa estate al Modern Art, Oxford in Inghilterra .
Galleria Lorcan O'Neill
via Orti D'Alibert, 1e - Roma
orario: lun-ven ore 12:00-20:00; Sab ore 14:00-20:00
ingresso libero