Tufo. In mostra una serie di fotografie della Napoli di oggi che celebrano in realta' tutto il suo passato e permettono all'artista di proiettare nel futuro il racconto della sua ricerca e della sua identita' creativa.
a cura di Nori Zandomenego
"Il tufo è il catarro del vulcano, lo spurgo della sua canna fumaria.
Ricopre tutta la buccia del golfo, il fondale marino. Napoli è costruita sul raschio di eruzioni e scosse.
Ho lavorato il tufo nei cantieri. E' una pietra assetata, bagnata pesa il doppio, si squadra con un ferro, perfino con i denti della sega. Perciò se n' è servita la città cavandolo da sotto per fabbricare sopra.
Le civiltà hanno usato le pietre per muraglie e case, il tufo non è pietra. E' la stesura di materia in fiamme, sputata fuori e raffreddata al sole. E' sughero di terra che tiene bene la chiusura e fa respirare, va bene per sepolcro e per cantina. E' la materia di cui è fatto il carattere del nostro luogo e dei suoi abitanti.
Cristina Cusani fa affiorare la trama piroclastica che sta a sostegno delle nostra ossa e degli incubi."
Erri De Luca
"Le opere che Cristina Cusani presenta in questa sua personale romana alla EB Gallery sono fotografie in bianco e nero. Fotografie della Napoli di oggi che celebrano in realtà tutto il suo passato e le permettono, ancorando queste immagini alla propria storia, di proiettare nel futuro il racconto della ricerca delle sue origini e di conseguenza della sua identità d'artista. Difficile dunque applicare parametri temporali alle fotografie di questa esposizione, perché senza un reale connotato di cronaca.
(...) La città che Cristina consegna ai nostri sguardi è la risultante di un viaggio compiuto alla ricerca della sua storia e del legame con questo luogo, ma anche e soprattutto il racconto di una collettività umana nella quale ricercare la propria identità e appartenenza."
Nori Zandomenego
EB Gallery
via della Palombella, 42 Roma