Daria Musso e Roberto Leorato
dal 10/12/2008 al 30/12/2008
Segnalato da
10/12/2008
Daria Musso e Roberto Leorato
Istituto Italiano di Cultura, Valletta
Echi mediterranei. Omaggio a Malta. In mostra i dipinti di due artisti che rimandano alla memoria significative relazioni storiche e mercantili del nostro Paese con l'isola. Nell'ambito del festival "Cosi' vicini, cosi' lontani".
a cura di Grazia Bruno
Allestita a La Valletta, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA, nell’ambito del festival “Così vicini, così lontani: la Sicilia del sud est e Malta”, la mostra OMAGGIO A MALTA presenta due artisti italiani DARIA MUSSO e ROBERTO LEORATO che operano in regioni poste agli antipodi geografici nel nostro paese e che tuttavia, rimandano alla memoria significative relazioni storiche e mercantili con l’isola maltese da cui si attivano, accomunandosi,esperienze culturali e motivazioni condivise e complementari.
La Musso vive a Ragusa, Leorato a Verona: il fascino di Malta tocca i loro percorsi espressivi e li esalta, evidenziando una sorta di suggestivo rovesciamento tematico e di genere, una scelta stilistica quasi spiazzante e apparentemente concordata,in realtà connaturata nel repertorio di entrambi .
Daria sembra voler contenere il calore del suo temperamento mediterraneo con una astrazione simbolica, rappresentata da una squillante essenzialità araldica,vista come il segno di una civiltà valorosa, omaggio mirabile all’icona della razionalità maschile che si è fatta animus nel Cavaliere di Malta: figura emblematica di una cultura che si serve del patrimonio naturale per produrre suggestioni morali, che descrive consuetudini terrene per celebrare regole secolari, cosi che anche la luna è una spirale bianca su un profilo notturno,immagine ideale di una società.
Roberto per contrappunto (ma seguendo coerentemente il suo lavoro di sempre), nel rappresentare ciò che l’isola gli comunica, fa esplodere l’anima,la creazione primordiale, la fonte vitale fantasiosa che ancora deve “con-formarsi”, che è prima e oltre l’umano organizzarsi: insomma il Femminile che è principio germinativo, quell’originarsi e plasmarsi della natura che precede la “civiltà” maschile e i suoi simboli, ed è costituita dalle donne Madri e Dee generatrici e dall’elementarietà naturale delle dune sabbiose e alberi colorati sotto cieli azzurri. E significativamente queste visioni ancestrali sono trattate dall’artista veronese con la primaria tecnica ad olio, recuperata per l’occasione, anche con voluta, manuale approssimazione.
La mostra, vero sincero dono all’isola come “centro “ di mediterraneità, patrocinata dalla Regione Sicilia sarà aperta dall’11 al 31 dicembre.
Testo di STEFANO SCALA
Istituto Italiano di Cultura
Vecchia Cancelleria
piazza S. Giorgio Valletta VLT 1190
Orario di apertura per il pubblico: Lunedi, Martedi e Mercoledì: 10.30 - 13.00 e 15.00 - 16.30
Giovedi: 10.30 - 13.00 e 15.30 - 18.30
Venerdi: 10.30 - 13.30