Accenti. "Queste piccole figure in ceramica hanno bisogno di un corpo di legno che le accompagni. Si direbbe che non possano esistere senza un oggetto nel quale essere alloggiate, deposte, sostenute."
Le piccole figure in ceramica di Sandro Beltramo hanno bisogno di un corpo di legno che le accompagni.
Si direbbe che non possano esistere senza un oggetto nel quale essere alloggiate, su cui essere deposte, da
cui essere sostenute, dal quale essere contenute.
Non é chiaro se nascano prima le figure o i corpi di legno che le contengono, sorreggono, eccetera… ma viene
in mente un’affermazione di Ruggero Savinio: “la figura è un’immagine che ha in sé lo stigma di una mancanza
e un desiderio di pienezza”.
Anche se sono piccole figure-sculture, o forse proprio perché sono piccole, si offrono con la forza di un apostrofo,
di un accento, di un punto esclamativo, punteggiando una narrazione fatta di volumi, luci e ombre che
evocano un passato remoto, primitivo e classico, e un bacino di immagini simboliche e metaforiche che provocano
la visione (forse proprio perché sono piccole) suggerendo spesso dei deja-vu, offrendosi ad un riconoscimento.
Forse questi oggetti potrebbero essere molto più grandi, forse sono già stati grandi e si sono rimpiccioliti perché
si veda meglio quanto manca loro e quanto grande sia il Desiderio.
Libreria Antiquaria Dentis
via San Tommaso, 5 - Torino