Museo d'arte contemporanea di Lissone
Il ghetto. In mostra 28 dipinti dell'artista, che con estrema sensibilita' indaga la storia degli ebrei arrivati in Italia, ed in particolar modo di quelli giunti a Venezia. Un percorso espositivo che partendo dalla sfera della vita quotidiana e dall'esercizio delle attivita', arriva poi a toccare le premonizioni delle persecuzioni, l'esodo, la deportazione e la soluzione finale.
Dal prossimo 12 dicembre, presso la sede del Museo d'arte contemporanea di Lissone si potrà ammirare la mostra "Il ghetto", esposta la scorsa estate nella prestigiosa sede della Scuola Grande di San Teodoro a Rialto, Venezia.
In mostra ventotto opere dell'artista contemporaneo Max Marra ,che con estrema sensibilità indaga la storia degli ebrei arrivati in Italia ed in particolar modo di quelli giunti a Venezia. Un percorso espositivo che partendo dalla sfera della vita quotidiana e dall'esercizio delle attività arriva poi a toccare le premonizioni delle persecuzioni, l'esodo, la deportazione e la soluzione finale.
Il ghetto dipinto da Marra non è una riproduzione dal vero di quello veneziano, pur avendone alcune attinenze, ma una soluzione immaginifica. Questa capacità dell'artista rende universale non solo l'aspetto geografico, ma soprattutto la valenza del significato.
L'utilizzo del colore ha una grande valenza psicologica. Il colore è il tramite che consente, dietro l'aspetto figurativo, la lettura del messaggio contenuto. L'attualità, purtroppo, della "ghettizzazione" di alcuni popoli e la tragedia del genocidio nonchè la ricorrenza dei 70 anni della promulgazione delle Leggi razziali, hanno fatto scaturire l'idea che le ventotto opere (tutte di collezione privata) che Max Marra ha realizzato sulla tematica del ghetto (vita nel ghetto, esodo, deportazione, soluzione finale) potessero costituire una mostra che diventasse "messaggio universale". La pittura infatti travalica le differenze linguistiche e "parla" a tutti indistintamente.
Come sottolinea l'Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, "la mostra, che ha avuto come luogo di partenza Venezia e che viene ora esposta presso la sede museale della Città di Lissone, ha un duplice obiettivo: da una parte rendere omaggio ad una delle personalità artistiche contemporanee più importanti e attive del territorio, dall'altra divenire veicolo di comunicazione di un messaggio universale di fratellanza e di rispetto per le differenti culture e tradizioni, ponendo l'attenzione su una delle più tristi pagine della storia umana. Una mostra messaggio di elevata qualità artistica, ma soprattutto di grande valore storico, educativo e sociale, che anticipa il programma di iniziative previste nell'anno 2009, in occasione della Giornata della Memoria."
inaugurazione venerdì 12 dicembre 2008, alle ore 18
Museo d'arte contemporanea di Lissone
V.le Padania 6 (fronte stazione FS) - Lissone MB
Orario: martedì - venerdì 15.00-19.00
giovedì 15.00-23.00
sabato e domenica 10.00-12.00/15.00-19.00
(chiuso lunedì)
ingresso libero