In mostra 7 tele di medio e grande formato associate ad una selezione recente, e in parte inedita, di opere in bianco e nero. Una pittura basata sull'essenzialita' formale, di matrice prevalente pop.
a cura di Roberta Vanali
Gente comune di passaggio, bloccata in atteggiamenti apparentemente casuali tra il caos della metropoli e l'intimità dei propri pensieri. Sono individui talvolta assorti, altre immersi nella pressante vita quotidiana che hanno catturato l'interesse dell'artista - impegnato a trasporne l'essenza sulla tela -, e che intendono catturare anche l'attenzione dell'osservatore. Sono le opere che fanno parte della produzione ultima di Gavino Ganau che si misura con le potenzialità del colore. In mostra al Laboratorio 168 dal 12 dicembre con la curatela di Roberta Vanali, 7 tele di medio e grande formato, sono associate ad una selezione recente, e in parte inedita, di opere in bianco e nero. Pittura raffinata basata sulla essenzialità formale, di matrice prevalente pop con innesti di gusto europeo che ricalca le atmosfere della Scuola di Lipsia.
La mostra si connota come pretesto per mettere insieme alcune tele che fanno capo ad una momento di transizione dove l'elemento fondante risiede proprio nel passaggio - non solo cromatico - tra due differenti metodologie pittoriche e concettuali. Non più celebrazione dell'icona legata allo star system o ai media, nè convulsa azione da thrilling cinematografico o aggressività e sfida da parte dei protagonisti, bensì persone comuni immerse tra le atmosfere delle strade di grandi agglomerati metropolitani. Ma non per questo pittura dai toni più pacati.
Dal connubio tra l'intensità della pittura e l'immediatezza della fotografia, l'artista affronta inquadrature a mezzo busto, talvolta riprese dal basso, che permettono sempre uno sguardo alla metropoli per raccontare storie di quotidiana follia. Il volto di città congelate in atteggiamenti di comune normalità. Abitate da individui in balìa del disagio urbano, alla frenetica ricerca di un ruolo all'interno della società. Chiusi nella loro condizione di incomunicabilità e dove il paesaggio metropolitano ha la stessa importanza della figura umana e senza di essa non può esistere.
Opening venerdì 12 dicembre alle ore 18
Laboratorio 168
Via Mameli 168, 09123 Cagliari
Dal lunedì al sabato dalle ore 18 alle ore 20
Dal 23 al 30 dicembre solo per appuntamento
ingresso libero