L'artista ha realizzato per la galleria due bronzi dal nome Silontes, uno color oro e uno nero: si tratta di animali d'invenzione scaturiti dalle gouaches del suo Bestiario del Sole. Completano l'esposizione la grande terracotta policroma Pacifico Tabacco, la Piccola terra del sole sempre in terracotta, un ciclo di piastrine in bronzo e una serie di terracotte policrome.
Silontes è il titolo della mostra che la Galleria Paola Verrengia dedica a Luigi Mainolfi, tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea internazionale. L’artista ritorna a Salerno dopo la grande mostra del 2005 nello spazio espositivo della Chiesa dell’Addolorata (Complesso di Santa Sofia).
Mainolfi ha realizzato per la Galleria due bronzi dal nome Silontes, uno oro e uno nero, animali d’invenzione scaturiti dalle gouaches del suo Bestiario del Sole, esseri viventi senza genere, monstra visionari dalle duplici nature che fondono mitologia classica e contemporaneità, passato e presente. “Le forme per Mainolfi sono ricorrenze, scomposizioni e ricomposizioni. Le orecchie di Silonte nero sono le Nacchere o i Sonagli o i piedi del Fuscello (Millepiedi) dell’89-90... La figura viene ricomposta attraverso la fusione di tante parti, come il nastro che si riavvolge e l’immagine torna indietro”. (Stella Cervasio).
Completano l’esposizione la grande terracotta policroma Pacifico Tabacco (160 x 160 cm), la Piccola terra del sole (75 x 75 cm) sempre in terracotta, un ciclo di piastrine in bronzo e la serie di terracotte policrome, Verde Femina, Mare Femina e Rosso Femina “ dalla cui immagine finale scaturisce qualcosa di imprevisto: l’ampiezza del cosmo, che diventa un mare colorato, costellato di stelle/capezzoli/isole: maschile e femminile si fondono… “L’ amore per la terracotta rimane inalterato, come il suo uso sempre ‘tendenzioso’, quale veicolo principe per rendere perenne il calore della carne e la cedevolezza luminosa di un paesaggio urbano o naturale”(Angela Tecce).
Luigi Mainolfi, nato a Rotondi, Valle Caudina, Avellino nel 1948, vive e lavora a Torino.
Numerose le mostre personali e le rassegne internazionali a cui ha partecipato: la Biennale di San Paolo del Brasile (1981), la Biennale di Venezia (1982, 1986, 1990), la Biennale di Parigi e Documenta 7 Kassel (1982), la Biennale Internazionale di Scultura di Carrara (2002 e 2008). Nel 1987 vince in Giappone il Superior Prix al 5th Henry Moore G.P. Nel 2001 è stato scelto come rappresentante dell'arte italiana in Giappone, approdando così al Museo d'Arte Contemporanea di Sapporo. Recentemente ha esposto presso: (2007) Institut Italien de la Culture, Colonia; Stadtische Galerie, Ravensburg; (2008) Galleria Di Meo , Parigi.
Inaugurazione ore 19
Galleria Paola Verrengia
via Fieravecchia, 34 - Salerno
Orario galleria: lunedì/venerdì: 16.30 – 20.30; sabato: 10.30 – 13.00; 17.00 – 21.00
Ingresso libero