Perugi artecontemporanea
Padova
via Giordano Bruno, 24/B
049 8809507 FAX 049 8809507
WEB
Not too bad (again)
dal 12/12/2008 al 12/1/2009
lun - sab 15-20

Segnalato da

Perugi artecontemporanea




 
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12/12/2008

Not too bad (again)

Perugi artecontemporanea, Padova

"Cosi' e' la vita (buffa e incasinata). Non sempre (ma quasi). Ti affanni, corri, sudi, fai progetti, sgobbi... Talvolta c'e' proprio la necessita' di fermarsi a soppesare un poco il tutto." Opere di: Alex Bellan, Shayne Ehman-Seth Scriver, Maddalena Fragnito De Giorgio, Robert Gutierrez, Tom Molloy, Damiano Nava, Laurina Paperina.


comunicato stampa

a cura di Martina Gambillara and Andrea Peruggi

Alex Bellan, Shayne Ehman-Seth Scriver, Maddalena Fragnito De Giorgio, Robert Gutierrez, Tom Molloy, Damiano Nava, Laurina Paperina

Così è la vita (buffa e incasinata). Non sempre (ma quasi).
Ti affanni, corri,  sudi, fai progetti, sgobbi e “ mai che le cose   vadano per il loro verso giusto” (come diceva Walter Matthau nel primo film di Elaine May). Talvolta c’è proprio la necessità di fermarsi a soppesare un poco il tutto.
Beh, per una galleria è lo stesso. Anni fa con Guido Bartorelli abbiamo fatto una mostra per chiarirci il percorso da intraprendere di lì a poco. Così è nata NOT TOO BAD. Parecchio di  quello che poi è successo (nel bene e nel male) parte proprio da allora. 
Ora sembra sia tornata la necessità di sedersi per rifiatare (e dare un poco di coca cola a lingua e cervello). Insomma potremmo definirlo il momento dove, sudato e impolverato, ti siedi lungo la strada a capirci su qualcosa (devo andare di qua o di la ?). Ho voluto così chiamare questa mostra NOT TOO BAD (again).

La cartolina di allora era dedicata a Stan Laurel and Oliver Hardy. Anche per questa  post card non poteva essere diversamente. In fin dei conti credo che una galleria (una vera) dovrebbe proprio essere come loro.
Sempre fuori dalle righe del potere. Sempre uguali per essere sempre diversi. La ricerca “continua” non è forse questo ? non è forse il massimo della trasgressione ? e chi più di loro immedesima meglio tale concetto (senza per altro allontanare elitariamente la gente). Pochi ci hanno riflettuto  sopra per benino (forse solo lo splendido Osvaldo Soriano di “triste solitario y final”).  Loro dormivano insieme in pieno codice Hays (nello stesso letto come marito e moglie e talvolta in scena si scambiavano il ruolo per davvero – Stan moglie donna con Oliver marito uomo e viceversa-); mettevano sistematicamente alla berlina i poliziotti e i potenti, talvolta picchiandoli pure, (avete presente  James Finalyson ? l’omino strabico con baffi e cilindro) ; distruggevano meticolosamente la proprietà privata,  cioè  la certezza base dell’american way life. Ricordate ? un quartierino di casette bianche in legno, tutte così perfettine con giardini perfettini con padroni perfettini affacciati compiaciuti a finestre tutte infiorettate ….. e poi arrivavano loro in salopette, con scala, sega, martello e chiodi. E  poco dopo nulla era più come prima.
Se solo potessimo essere un poco come loro  ……..

I nostri compagni di viaggio: Alex Bellan, con la scala, un omaggio all’impossibilità non percepita ma reale (durante l’ultima Artissima un elettricista si è allontanato veloce con la scala verso qualche cambio di lampadina irrealizzabile). Damiano Nava è andato in Germania a trovare un altro omaggio all’impossibilità, un’artista che dipinge solo sulla pelle delle ragazze; l’opera esposta, composta da numerose polaroid, documenta tutto il viaggio. Roberto Gutierrez, ovvero l’impossibilità della pittura; quella tosta, certosina a metà tra le opere antiche e le tavole illustrative delle vecchie copertine di Urania. Laurina Paperina narra dell’impossibilità e della stranezza di un mondo dell’arte oramai variegato solo dai colpi di Vip; gli artisti come star di un sistema che oramai zoppica vistosamente. Tom Molloy ripercorre l’impossibilità di far rivivere le magie di un grasso pop art (ovvero l’ironia versus un concettuale assonnato); il mitico Brillo di Warhol reso flat e debitamente incorniciato. Maddalena Fragnito De Giorgio sfida l’impossibile …. Un pavimento che lievita …. Strano molto strano (dicevano in Helzappopin)…, eppure la forza della leggerezza ….. magari è così anche nel mondo dell’arte. Shayne Ehman e Seth Scriver presentano un lungo cartone animato stravolgendone le regole (quasi una sorta di Sergio Leone alle prese con la mitologia americana); la dove il cartone, di regola è veloce e frizzante, per i due giovani canadesi c’è la dilatazione di tutto un mondo inafferrabile ma golosamente colorato.

Inaugurazione 13 dicembre 2008 ore 18,30

Perugi artecontemporanea
via Giordano Bruno, 24/B - Padova
Orari: lun - sab 15-20
Ingresso libero

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