La mostra propone la produzione video dell'autrice, con opere realizzate nel 2006 in occasione della mostra Un, des corps (Le Parvis, Tarbes, France). L'artista ha chiesto a due ginnasti di effettuare una serie di azioni utilizzando un accessorio (una gonna nera, tipico indumento indossato dalle donne boliviane) all'interno dell'architettura del centro d'arte.
La galleria Cesare Manzo è lieta di presentare nello spazio di Pescara la seconda mostra personale dell’artista francese Christelle Familiari, che segue quella ospitata a Roma nel marzo 2007.
La mostra si propone di presentare la produzione video dell’autrice, con opere realizzate nell'aprile 2006 in occasione della mostra Un, des corps (Le Parvis, Tarbes, France). L'artista ha chiesto a due ginnasti di effettuare una serie di azioni utilizzando un accessorio (una gonna nera, tipico indumento indossato dalle donne boliviane) all’interno dell'architettura del centro d'arte. La scelta di quest’abito tradizionale si è imposta dopo un soggiorno a La Paz, dove esso viene utilizzato dai diversi ceti sociali: da abbigliamento di uso quotidiano infatti diventa progressivamente, dopo essersi usurato, copertura che finisce per segnare un territorio (ad esempio uno spazio al mercato) oppure proteggere gli alimenti dal freddo. Questo oggetto segna la vicinanza di una presenza umana, uno spazio di negoziazione con un ambiente che ha attirato l'attenzione dell'artista, così come le qualità scultoree di questo vestito, morbido e pesante, di una massa nera grafica e uniforme.
Christelle Familiari ha successivamente aumentato il contrasto di ciascun video, annullando l'architettura dello spazio circostante. Questo trattamento rivela le ambiguità tra il corpo e la stoffa, mette l'accento sull'ibridazione tra l'uno e l'altro in una presenza fantasmatica: quella di un corpo che s'afferma tentando di estrarsi, di muoversi, che striscia, che cade o meglio che cerca di sparire nella matrice rassicurante che la gonna incarna. Ogni video è così un apprendistato particolare che un corpo fa del suo ambiente, interroga l'esistenza, la traccia umana, la sua resistenza all'architettura, all’affanno, alla ripetizione, al tempo.
Seguendo le tematiche che dirigono il suo lavoro da più di dieci anni, Christelle Familiari continua a far dialogare i contrari che affermano tanto la fragilità dei corpi, quanto la loro forza.
Christelle Familiari è nata a Niort nel 1972. Vive e lavora a Parigi. Mostre personali principali: Trou noir, Fondation d’entreprise Ricard, Paris (2008); Flasque(2), centre d’art le L.A.I.T, Castres (2008); Flasque(s), centre d’art contemporain La Criée, Rennes (2008); Christelle Familiari, galleria Cesare Manzo, Roma (2007); Un, des corps, le Parvis, centre d’art contemporain, Tarbes (2006); Vidéos, vidéoK 01, Pau (2006); Attraction, Frac des Pays de la Loire, Carquefou (2003). Mostre collettive principali: Fuoriuso '06 Altered states - Are you experienced?, Ex Mercato ortofrutticolo, Pescara; WAX, Budapest; MNAC, Galeria Noua, Bucarest (2006-2007); Du bist hier (pour l’instant), Kunstraum Kreuzberg/Bethanien, Berlin (2005); L’autre métissage, Museo Etnografico, La Paz, Bolivia (2004); Rada/entre, musée 4L, Istanbul (2003); Scène de la vie conjugale, Villa Arson, centre d’art contemporain, Nice (2000).
Inaugurazione sabato 13 dicembre 2008 h 17,30.
Galleria Cesare Manzo
Via Umbria 44 – 65122 Pescara
Orari di apertura: dal lunedì al sabato 10 – 13; 16 – 20
Ingresso libero