L'artista, nato nel 1949 in Ascoli Piceno, dove vive e lavora, adopera tutte le tecniche pittoriche (olio, acrilico, tempera, acquerello) su supporti tradizionali come tela e carta e inusuali come alluminio, Mdf e Pvc.
Si inaugura sabato 9 marzo alle ore 18 la personale di Augusto Piccioni
al Ciac M21 di Caserta, il Centro Iniziative Artistiche e Culturali
dedicato a Raffaele Soletti e diretto da Gabriele Marino.
L'artista, nato nel 1949 in Ascoli Piceno, dove vive e lavora, adopera
tutte le tecniche pittoriche (olio, acrilico, tempera, acquerello) su
supporti tradizionali come tela e carta e inusuali come alluminio, Mdf e
Pvc.
In genere ogni lavoro è formato da due o più supporti dipinti e
sagomati che messi a giusta distanza danno luogo, sulla parete,
all'immagine vuota di uno o più alberi. L'immagine dell'albero così
concepita fa entrare la parete nell'opera pittorica e nello stesso tempo
fa partecipe dell'atto creativo chi guarda il lavoro perché egli
vedrà la propria immagine di albero; inoltre, per il fatto che dipingo
intorno a questa immagine "vuota" sagome di persone e animali (lupi,
volpi, cinghiali, scoiattoli: animali delle nostre zone), quasi a
nascondersi, rifugiarsi, appoggiarsi, proteggersi, l'albero diventa il
simbolo di ciò che è indispensabile nella vita, cioè il punto di
riferimento.
Ultimamente, però, Piccioni ha iniziato parallelamente un'altra
ricerca: ha riportato a mo' di fumetto o pellicola cinematografica più
immagini sullo stesso supporto (tela, carta o Pvc), proprio perché le
sagome colorate di animali e uomini in ambienti campestri o boschivi
evocano racconti, favole e fiabe.
Ciac M21
Via Mazzocchi 21
81100 Caserta