Studio d'Arte Raffaelli
Trento
via Livio Marchetti, 17 (Palazzo Wolkenstein)
0461 982595 FAX 0461 237790
WEB
James Rielly
dal 18/12/2008 al 27/2/2009
martedi' - sabato 10-12,30 e 17-19,30, chiuso domenica e lunedi'

Segnalato da

Studio d'arte Raffaelli



approfondimenti

James Rielly
Luca Beatrice



 
calendario eventi  :: 




18/12/2008

James Rielly

Studio d'Arte Raffaelli, Trento

Things that go bump in the day. L'artista inglese propone una ventina di lavori tra dipinti a olio e acquerelli. In questi lavori il tema dell'infanzia e' solo sfiorato, ma rimane la preferenza dell'artista a voler celare ogni espressione di sentimento delle persone ritratte, utilizzando adesso la maschera, vale a dire il negarsi al fine di inquietare. Reilly gioca a scandalizzare e lo fa usando l'arma della normalita'.


comunicato stampa

Giovedì 18 dicembre alle 18.30 lo Studio d’arte Raffaelli di Trento ha inaugurato la mostra personale del britannico James Rielly, dal titolo “Things that go bump in the day”.
Una ventina di lavori tra dipinti a olio e ad acquerello che saranno visibili al pubblico fino al 28 febbraio 2009.

James Rielly fa parte degli Young British Artists, gruppo generazionale di artisti cresciuti stilisticamente negli anni Ottanta e consacrati al mondo grazie alla mostra “Sensation” presso la Royal Academy di Londra nel 1997 voluta dal collezionista Charles Saatchi. Se al tempo Rielly presentava i suoi dipinti di bambini e adolescenti come quadri a prima vista rivestiti di innocenza che solo successivamente dimostravano di emanare l’ambiguo, il conturbante, mostrandoci come fratture di disagio esistenziale possano fuoriuscire dalla nostra patinata realtà, i lavori in mostra palesano un ulteriore sviluppo stilistico.
Anche se il tema dell’infanzia è solo sfiorato, rimane la preferenza dell’artista a voler celare ogni espressione di sentimento delle persone ritratte, utilizzando adesso il tema della maschera, vale a dire del negarsi al fine di inquietare. I volti dei bambini sono ora nascosti da sacchetti di carta e assieme a carrellate di scheletri, figure in blue-jeans coperte da un lenzuolo, mascherate di gruppo, ci si trova davanti a un’umanità comune e banale che però non riusciamo ad afferrare nella sua totalità.
Cosa ci sfugge? È il nostro non riuscire ad andare oltre la maschera ad inquietarci, il trovarci di fronte alla diversità, come quel bambino, o meglio, piccolo uomo, vestito di tutto punto che senza maschera ci mostra i suoi tre volti e le sue tre gambe. Tutto naturale per questo piccolo essere, ma per noi no.
James Reilly gioca a scandalizzare con malizia e lo fa sottilmente usando, più che mai con queste opere, l’arma dell’assoluta normalità. In un continuo contrasto celebrale, traggono in inganno i dolci e innocenti colori a pastello che stesi con avarizia di sfumature, anziché diluire la portata psicologica del tema-soggetto, l’acuiscono.
Come nei migliori vecchi film dell’orrore senza effetti speciali, retti sulla carica psicologica dei protagonisti e sulla trama, elementi che ci tengono in sospeso in una realtà parallela e possibile, nei quadri di Rielly le stesure cromatiche e i soggetti hanno il compito di allontanarci da quella realtà che a un veloce sguardo riconosciamo come simile alla nostra, ma che invece è costituita da un perfetto bilanciamento che pone fianco a fianco l’esistente con il fantastico, il prevedibile con l’incredibile, il conturbante con l’insignificante.

Per la mostra verrà redatto un catalogo con testo critico di Luca Beatrice.

James Rielly è nato nel 1956 a Wrexham, Galles. Vive e lavora a Parigi.

Studio d’arte Raffaelli
via Livio Marchetti 17 Trento
0rario di apertura:
dal martedí al sabato dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 19:30, chiuso domenica e lunedí

IN ARCHIVIO [25]
Andy Ness
dal 9/12/2015 al 27/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede