Museo Marino Marini Ufficio Stampa
Il progetto Val di Luce consiste in una scatola tirata in 25 copie, numerate e firmate che contiene una serie fotografica di 12 fotografie, dal titolo 'Riproduzioni'. "Tutta la ricerca fotografica di Fei potrebbe riassumersi nella problematica e paradossale ricerca di quell'istante fotografico teso fra il gia' stato della referenza e il non ancora della rappresentazione".
Giovedì 8 gennaio 2009, alle ore 18, al Museo Marino Marini, Alberto Salvadori, Alessandro Sarri e Andrea Pelù presenteranno il nuovo progetto fotografico di Carlo Fei. Il progetto Val di Luce consiste in una scatola, 55x43 cm, tirata in 25 copie, numerate e firmate. Ogni scatola di legno pregiato di frassino contiene una serie fotografica di 12 fotografie, dal titolo Riproduzioni (stampate a plotter su carta cotone hahnemuhle 310 grammi fine art). La serie, come la scatola, è tirata in 25 esemplari, più 3 copie come prove d’autore. Il progetto rimarrà esposto al Museo Marino Marini fino al 12 gennaio.
“Tutta la ricerca fotografica messa in atto da Carlo Fei - come sottolinea Alessandro Sarri nel testo che accompagna la mostra - potrebbe riassumersi nella problematica e paradossale ricerca di quell’istante esemplarmente fotografico teso fra il già stato della referenza e il non ancora della rappresentazione. Figure che aggettano dalla referenza da cui sono già da sempre espulse ma fermate un attimo prima del loro rimarginarsi in una pris de vue.
Fotografie senza punto di vista, compresse fra il nero dell’inizio e il nero dell’esito, minacciosamente in bilico nella risacca subliminale che le consegna senza fine alla zona morta, insviluppabile, che le protegge dalla loro stessa comparizione. questo grado zero di dissimulazione fotografica all’interno di se stessa è resa magistralmente da quest’ultimo ciclo dedicato idealmente a William Henry Fox-Talbot e chiamato non a caso Riproduzioni, in cui scatti tautologicamente ‘naturalistici’ vengono, per così dire, fatti retrocedere all’attimo convulso che scorre sotto il tempo, all’istante critico che scava, in ogni presenza, la ripetizione interminabile che escogiterà, sempre di nuovo, la sua prima venuta.”
Carlo Fei, nato a Firenze nel 1955, lavora nel mondo dell’arte da più di vent’anni, collaborando con musei, istituzioni, gallerie private e riviste. Sue fotografie sono in importanti collezioni private e pubbliche. Tra le ultime mostre ricordiamo: nel 2008 BLACK LIGHT alla galleria Maria Grazia Del Prete, Roma, a cura di Mauro Panzera, DOUBLE EXPOSURE, ZELLE Arte Contemporanea, Palermo, personale a cura di Francesco Galluzzi; nel 2007 ACQUA IN CANNA, Forte Belvedere, Firenze (cat. Ed. Gli Ori Prato), NUMERICA, Palazzo delle Papesse, Centro Arte Contemporanea, Siena, collettiva a cura di Marco Pierini (Cat. Ed. Silvana, Milano); nel 2006 THE AGE OF METAMORPHOSIS: European Art Highlights from the Centro Pecci Collection, Museum of Contemporary Art Shanghai (MOCA Shanghai), Cina (Catalogo, ed. MOCA Shanghai).
Visitabile fino ai primi di febbraio BLACK LIGHT alla galleria Maria Grazia Del Prete, Roma, a cura di Mauro Panzera.
In corso di preparazione per il 29 gennaio al MACRO, Roma, ITALIAN GENIUS NOW, a cura di Marco Bazzini.
Presentazione Giovedì 8 gennaio 2009, dalle ore 18 alle 20
Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio