Dana Popa
Tobias Kruse
Ziyah Gafic
Elin Berge
Agnes Dherbeys
Alexa Brunet
Yann Gross
Burcu Goknar
Eivind H. Natvig
Stefania Mattu
Serena Reverberi
Luca Spano
Fabrizio Nacciareti
Emanuele Cremaschi
Francesco Millefiori
Salvatore Ligios
Il delirio giovanile. Su Palatu, lo spazio culturale per la fotografia, rinnova l'appuntamento internazionale invitando in Sardegna 15 giovani fotografi provenienti da diverse nazioni dell'Europa. La rassegna Menotrentuno, riprende cosi' il cammino cominciato due anni fa.
Su Palatu, lo spazio culturale per la fotografia, rinnova l’appuntamento internazionale invitando in Sardegna quindici giovani fotografi provenienti da diverse nazioni dell’Europa. La rassegna Menotrentuno, riprende così il cammino cominciato due anni fa.L’incontro fotografico esordì all’inizio dell’autunno del 2006 proponendo al pubblico italiano i lavori di giovani autori (menotrentuno, com’è facile intuire, dichiara il limite dell’età di partecipazione) che si misurarono sul tema “la rivoluzione del turismo”. E l’isola, protagonista dentro questa rivoluzione epocale che ha coinvolto negli ultimi decenni il mondo occidentale, ha accolto con grande entusiasmo e partecipazione i vari appuntamenti espositivi. Collaborava e accompagnava nell’esordio la manifestazione lo staff di FotoGrafia, il Festival internazionale di fotografia che si tiene tutti gli anni a Roma.
Quest’anno Su Palatu cammina da solo e punta l’attenzione su un nuovo argomento.
Il tema scelto affronta l’universo giovanile nella sua globalità e località: “Il delirio giovanile”, uno slogan che sembra la frase di una sentenza inappellabile diventa la traccia di uno sguardo contemporaneo declinato da diverse latitudini e da differenti culture.
Che lo slogan si presti all’equivoco un po’ è vero. Ma solo per accontentare quella scuola di pensiero che sostiene che per farsi notare bisogna mandare messaggi forti e d’impatto. A ben vedere sui temi che guidano gli eventi culturali, come quelli della musica e quelli dello spettacolo, gli esercizi di stile fioriscono in modo esponenziale e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oggi sempre più velocemente il centro si confonde con la periferia, il locale sconfina nel globale, i giovani chi da precario nel lavoro chi da protagonista nella società si contendono il futuro del pianeta. Sarà interessante vedere cosa di tutte queste realtà ci restituiscono le fotografie.
L’auspicio è che la rassegna possa diventare l’occasione per far circolare immagini e idee nonché dare l’opportunità a quanti amano la fotografia di incontrarsi, di scambiare opinioni, progetti e lavori.
I fotografi scelti per questo appuntamento sono: Dana Popa (Romania), Tobias Kruse (Germania), Ziyah Gafic (Bosnia), Elin Berge (Svezia), Agnes Dherbeys e Alexa Brunet (Francia), Yann Gross (Svizzera), Burcu Göknar (Turchia), Eivind H. Natvig (Norvegia), gli italiani Stefania Mattu (Sardegna), Serena Reverberi (Lombardia), Luca Spano (Sardegna), Fabrizio Nacciareti (Lazio), Emanuele Cremaschi (Lombardia), Francesco Millefiori (Sicilia) che hanno lavorato sul territorio della Sardegna.
Tra le persone che hanno segnalato e o scritto sui giovani fotografi è doveroso ringraziare: Tiziana Faraoni (photoeditor dell’Espresso), Gino Puddu (fotografo), Felix Hoffman (responsabile Galleria C/O di Berlino), Viviana Gravano (critico d’arte), Dario Coletti (fotografo); Sonia Borsato (critico d’arte), Mariolina Cosseddu (critico d’arte), Giovanni Chiaramonte (fotografo), Sandro Iovine (giornalista, critico fotografico), Massimo Mastrorillo (fotografo), Bachisio Bandinu (antropologo), Diego Mormorio (storico della fotografia).
Si ringraziano le amministrazioni comunali e i loro sindaci che hanno ospitato le mostre dei singoli autori: Tonino Orani di Ittiri, Angelo Sanna di Mara, Antonello Masala di Monteleone Rocca Doria, Pietro Cuccu di Palau, Tonino Pischedda di Pozzomaggiore, Giannetto Serafino Piga di Romana, Giovanni Biddau di Uri, Sebastiano Monti di Villanova Monteleone e Walter Marongiu di Villasor.
Un grazie di cuore a Ignazio Demuro, presidende della Fondazione G. Demuro, alle persone, alle istituzioni pubbliche e alle associazioni private che hanno reso possibile l’organizzazione della rassegna.
Salvatore Ligios
Curatore di MENOTRENTUNO
Direttore di SU PALATU
Accademia delle Belle Arti
Via Duca degli Abruzzi 4 - Sassari