Trasporto delle idee. In mostra 40 quadri, dalle composizioni da camera fino alle tele di ampie dimensioni, che rappresentano una visione particolare e colta nei colori e nelle forme sul mondo che circonda l'artista. A cura di Maria Horvathova.
A cura di Maria Horvathova
Gli spazi espositivi dell’Istituto e dell’Ambasciata Slovacca a Roma presentano in questi giorni, in collaborazione con l’Unione degli Artisti Slovacchi e in cura della Dr. Mária Horváthová, la rassegna delle opere del pittore slovacco Peter Pollág, uno degli artisti di maggior successo della generazione media slovacca.
Il titolo misterioso e poetico della mostra “Trasporto delle idee” afferra la sostanza della testimonianza artistica di Pollág. Gli spettatori sono catturati dall’unica ed eccezionalmente vasta gamma dei colori, delle forme e delle sfumature di manoscritto, nonché dalla ricchezza delle idee e dalla forza dei messaggi proposti dall’autore.
Quaranta quadri, dalle composizioni da camera fino alle tele di ampie dimensioni, rappresentano una visione particolare e colta nei colori e nelle forme su umano e mondo che lo circonda. Il mondo è quello contemporaneo, ma anche lontano e passato, quello reale e intimamente conosciuto, che quello ancora sconosciuto e misterioso.
Peter Pollág nelle sue opere interpreta con la convinzione i vari mementi attuali dei giorni nostri e la vita piena delle contraddizioni, conflitti e pacificazioni. Al tempo stesso vive intensamente le storie lontane e i messaggi della storia che interpreta inserendoli nelle coincidenze sorprendenti. Il risultato è piuttosto naturale, la pittura di Pollág supera il dialogo tra un artista, la sua epoca e i protagonisti di essa, ma crea uno spazio illimitato per la fantasia dello spettatore.
Peter Pollág è innanzitutto un figuralista che disegna spontaneamente le facce, le figure, le composizioni figurative monumentali, silhouette dei guerrieri e cavalieri in movimento attraverso uno spazio immaginario, ma anche le architetture imponenti ed i vascelli raggianti. Il diapason dei temi di Pollág parte dalle metafore mitologiche attraversando le nuove interpretazioni dei motivi biblici e delle storie storiche e letterarie per arrivare alle impressioni autentiche dai viaggi in Africa e in Cina ed ai frammenti dei giorni nostri. Pollág non teme nemmeno la sperimentazione tecnica. Alterna l’olio con l’acrilico, mischia il collage con la materia cartacea da modellare oppure con la struttura delle fibre metalliche. Generalmente le opere di Pollág possiamo caratterizzarle con l‘inclinazione verso l’espressività e la drammatizzazione con gli elementi di immaginazione e poesia, verso la particolare stilizzazione formale, il gesto pittorico espressivo e il disegno dinamico che sottolineano le qualità coloristiche eccezionali dell’artista.
Peter Pollág è nato il 19 febbraio 1958 a Levoča (Slovacchia). Negli anni 1977-1983 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Bratislava (Prof. F. Stoklas). Negli anni 1980-1988 soggiorna agli studi presso le accademie di Perugia, Parigi, Praga e Madrid. Dopo un breve periodo di attività pedagogica presso l’Accademia di Belle Arti di Bratislava, si dedica esclusivamente all’opera artistica. I quadri di Pollág sono stati presentati alle numerose mostre individuali e collettive e fanno parte nelle collezioni private e pubbliche di quattro continenti. Ha partecipato ai diversi simposi e borse di studio in Europa e oltreoceano.
Peter Pollág vive a Bratislava e si dedica all’arte di pittura, grafica, illustrazioni e negli ultimi anni anche alla scultura.
Opening: giovedi’ 15 Gennaio 2009 ore 20
Istituto Slovacco a Roma
Via dei Colli della Farnesina 144
Orari: dal lunedì dal venerdì 9-16
ingresso libero