Next Stop. Lo stile dall'artista e' riconducibile ad un incontro tra graffitismo e futurismo dove azione caos e dinamicita' divengono il punto di riferimento delle sue opere.
Daniele Pace nasce a Roma nel 1986. Si diploma al Terzo
istituto d ‘Arte come Grafico Pubblicitario nel 2005,
attualmente è laureando al terzo anno all’Accademia di
belle arti di Roma nel corso di decorazione .
Ha partecipato a varie mostre collettive nell ‘anno
corrente tra cui: l’esposizione in onore del trentunesimo
anno di attività presso la galleria Il Canovaccio a cura
di Mara Albonetti, e Il mondo che non c’è presso
Caffè Ripetta .
Oltre a dedicarsi allo studio lavora in un
colorificio addetto alla vendita di bombolette spray ,questa
esperienza lo porta a stretto contatto con il mondo del
writing che influenzerà inevitabilmente la sua formazione
ancora in atto. Lo stile è riconducibile ad un incontro
tra graffitismo e futurismo dove azione caos e dinamicità
divengono il punto di riferimento delle sue opere.
L’uso dei colori primari è decisamente favorito
dall’artista in quanto crea un forte effetto di contrasto
e vivacità che donano alle sue opere un continuo movimento
tipico delle avanguardie storiche novecentesche ciò fa si
che attragga in maniera immediata , lo sguardo
dell’osservatore. Il colore di base è prettamente in
acrilico.
Un ‘attenzione particolare va ai segni grafici
ottenuti dall’uni posca e realizzati con rigorosa
precisione che arriva a creare un mondo parallelo costruito
su delle basi fantastiche dallo stesso artista, un continuo
racconto di immagini animate che cercano la loro dimensione
per poi distruggerla e ricrearla .Come diceva Picasso
L’artista crea un mondo che non c’è.
Tra le prime
opere si può notare l’influenza dello stile di Giacomo
Balla con le sue bandiere italiane che l ‘artista in
occasione di un omaggio rielabora rendendole uniche e
personali .Le bandiere attraverso una lunga evoluzione
divengono lunette rievocando l’idea di patria alla base
del pensiero futurista ,le quali lunette difatti non
stentano a comparire ancora oggi tra i suoi ultimi lavori.
La sua giovane età lo porta ad essere in fase di
sperimentazione con un occhio attento verso la
contemporaneità .
Inaugurazione venerdì 23 febbraio dalle ore 19
rb46
P.zza Santa Maria Liberatrice, 46 - Roma
Orario d'apertura: Lunedì 16-01
Dal martedì al sabato 10-13 / 16-01
Domenica chiuso
ingresso libero