Luci leggere. La mostra dello scultore bolognese si sviluppa all'esterno e nel chiostro dell'edificio medievale. Leggiadre opere bianche si fanno schermo e racconto vivendo di giorno della loro assenza di colore e di sera delle luci e colori proiettate sui loro corpi.
Inaugura venerdì 23 gennaio alle ore 18.30 Luci leggere, la mostra personale di Giacomo Cavina, raffinatissimo scultore bolognese, che presenta opere che cercano di tracciare un connubio tra la leggerezza e ciò che le luci possono raccontare in modo diretto o indiretto
L'esposizione, ospitata nello Spazio Torre degli Oselletti, Str. Maggiore 36, si sviluppa in due sezioni all'esterno e nel chiostro di questo splendido edificio medievale bolognese risalente all’ XI sec - periodo di massimo splendore di Bologna - costruito dalla famiglia Oselletti sulle fondamenta delle prigioni di San Vitale e Agricola, che si trasforma in luogo d’arte tra sculture e proiezioni.
Due le sezioni dunque: all’esterno leggiadre opere bianche che occupano luoghi impensati, si fanno schermo e racconto vivendo di giorno della loro assenza di colore e di sera delle luci e colori proiettate sui loro corpi; nel chiostro, tre diverse tipologie di opere che offrono alla stesso tempo il loro ricordo proiettato e la loro effettiva presenza – le figure orientali, i vortici di figure e oggetti, e l’immagine che si presta all'intervento interattivo con altri artisti. L’ombra sovrana infine è il filo conduttore di tutto, che unisce queste presenze e queste assenze.
La mostra è realizzata in collaborazione con Bongiovanni Gallerie, che dal 2008, ha intrapreso un percorso di studio, ricerca e promozione su Arte e Luce e che appoggia da tempo con entusiasmo il lavoro e le proposte di Giacomo Cavina.
Giacono Cavina nasce a Bologna e dopo gli studi Accademici inizia la carriera artistica. Si occupa di scultura monumentale: il Monumento ai Caduti nella Caserma Viali, il Monumento agli Amanti sotto il Palazzo del Governo della Repubblica di San Marino, Il Cristo Salvatore nella Cattedrale di Campina Grande a Paraibe, Brasile, il Guerriero al Porto di Portofino. Nella sua ricerca artistica trova largo spazio lo studio del concetto di "leggero" applicato alla scultura e all'arte in generale: polveri, affreschi fotografici, sculture profumate fino al progetto Muraglia Cinese, che ha visto anche un happening direttamente a Pechino e la costruzione di una piccola Muraglia Cinese allestita in Waddison Street a Londra.
Parallelamente sbarca in Argentina dove apre uno studio nell'antica città di Salta, all'interno di una Fondazione internazionale di Scultura, legata a World Planet. Partecipa presso Fondazioni e Musei a esposizioni con altri famosi artisti e sceglie anche luoghi inconsueti per l’arte come le pareti di municipi, edifici storici, cortili di particolare bellezza, spiaggie, mezzi in movimento. Ha esposto anche in Finlandia, USA, Francia, Germania, Grecia, Emirati Arabi, Svizzera. L'ufficio Filatelico Nazionale della Repubblica di San Marino e l'Unione Filatelica Italiana hanno dedicato un francobollo alla sua opera Gli amanti.
All’attivita' artistica affianca quella poetica e didattica, organizza mostre, perizie per i tribunali, e partecipa all'attività di vari enti assistenziali, tra cui Bambini nostri, associazione di intervento sull'infanzia nazionale da lui stesso fondata.
Inaugurazione venerdì 23 gennaio alle ore 18.30
Spazio Torre degli Oselletti
Strada Maggiore, 36 Bologna
dalle ore 17.30 alle 21.00 (altri orari su appuntamento)