Louise Bourgeois
Rossana Buremi
Letizia Cariello
Berlinde De Bruyckere
Carol Rama
Maddalena Sisto
Veronica Smirnoff
Caroline Corbetta
(auto)ritratto di signora cita il titolo del celebre romanzo di Henry James, Ritratto di Signora (1881) in cui l'eroina Isabel Archer incarna una femminilita' inquieta e anticonvenzionale. Una mostra collettiva che propone opere di 7 artiste molto diverse tra loro per provenienza, eta' e percorsi, che esplorano la propria identita': Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde De Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto e Veronica Smirnoff.
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La Galleria Riccardo Crespi presenta (Self)Portrait of a Lady - (auto)ritratto di signora- mostra collettiva che coinvolge opere di sette artiste molto diverse tra loro per provenienza, età e percorsi artistici: Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde De Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto e Veronica Smirnoff.
(Self)Portrait of a Lady cita il titolo del celebre romanzo di Henry James, Ritratto di Signora (1881) in cui l’eroina Isabel Archer incarna una femminilità inquieta e anticonvenzionale. Fil rouge che unisce idealmente le opere delle sette artiste presenti in (Self)Portrait of a Lady è la volontà di esplorare la propria identità e trovare, attraverso la ricerca artistica, uno spazio sia fisico che simbolico, inviolabile, in cui non si debba più assecondare un’idea stereotipata del femminile.
Le opere in mostra sono tutte in qualche modo (auto)ritratti; corpi talvolta fortemente eroticizzati, a volte totalmente asessuati, dai toni quasi fiabeschi. Queste (auto)rappresentazioni sono realizzate attraverso tecniche e media artigianali, come il ricamo e la ceramica che evocano una femminilità “domestica” che però viene radicalmente messa in discussione dal contenuto delle opere stesse.
‘Anche quando paiono a prima vista un poco leziose – perché così paradossalmente leggiamo ogni ricorso ad elementi dell’universo femminile - queste artiste sgonfiano ogni pregiudizio raccontando con primigenia intensità la bellezza crudele dell’esistenza che si dà oltre ogni costrutto socio-culturale. Persino l’impiego di materiali e tecniche artigianali, per non dire domestici (dalla ceramica alla plastilina, dal cucito al collage), diventa una modalità di messa in discussione delle distinzioni fra “alto” e “basso” , tra colto e popolare, tra maschile e femminile’, come scrive Caroline Corbetta nel testo che accompagna la mostra.
In mostra opere di: Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde De Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto, Veronica Smirnoff.
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The Galleria Riccardo Crespi presents (Self)Portrait of a Lady, a joint exhibition that comprises works by seven female artists with very different backgrounds, ages and careers: Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto and Veronica Smirnoff.
(Self)Portrait of a Lady cites the title of Henry James’s celebrated novel, Portrait of a Lady (1881), in which the heroine Isabel Archer embodies an uneasy and unconventional femininity.
The common thread linking the works of the seven artists present in (Self)Portrait of a Lady is their desire to explore their own identity and to find, through their artistic research, an inviolable physical as well as symbolic space in which it is no longer necessary to fall in with a stereotyped idea of the feminine.
The works on show are all (self)portraits to some degree; bodies that are sometimes highly eroticized, at others wholly sexless, couched in almost fabulous tones.
These (self)representations are created using craft techniques and media, such as embroidery and ceramics, that evoke a “domestic” femininity, but one that is brought radically into question by the content of the works themselves.
‘Even when they seem at first sight a bit precious – for that is how we paradoxically interpret any recourse to elements of the female universe – these artists puncture any prejudice by recounting with primordial intensity the cruel beauty of the existence that lies beyond any sociocultural construct. Even the use of craft materials and techniques, not to say domestic ones (from pottery to plasticine, from needlework to collage), becomes a way of questioning the distinctions between “high” and “low”, between cultured and popular, between male and female’, as Caroline Corbetta writes in the text that accompanies the exhibition.
On show works by: Louise Bourgeois, Rossana Buremi, Letizia Cariello, Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Maddalena Sisto, Veronica Smirnoff.
Preview 29 Gennaio 2009 ore 18.30
Galleria Riccardo Crespi
via Mellerio, 1 - Milano
da lunedì a sabato dalle ore 11 – 13 e dalle 15 – 19.30
ingresso libero