La pittura dell'artista tenta una sintesi tra varie influenze, evolvendosi senza seguire una precisa corrente artistica. Le sue tele rappresentano una fusione tra lo stile fumettistico, le superfici piatte e bidimensionali delle stampe giapponesi, i giochi decorativi della secessione austro-tedesca, l'estetica pop con qualche richiamo alle donne del Botticelli.
a cura di Nada Zoran
Conosciuta come illustratrice nella scena artistica slovena, negli ultimi anni Kamila Volčanšek si è affermata come pittrice, realizzando tele di notevoli dimensioni in cui la figura femminile, incarnazione della femme fatale di fine secolo, ricopre il ruolo di protagonista, abbattendo i contemporanei canoni estetici e dando nuova libertà al nudo.
Le sue donne si offrono al pubblico in tutta la loro vigorosa fisicità, tratteggiata con linee sinuose che regalano un’incredibile leggerezza ai movimenti quasi solenni. Hanno corpi che richiamano la pienezza barocca delle forme, con i seni pesanti e le cosce massicce, i cui veli che parzialmente ne coprono le forme finiscono in qualche modo per esaltarle, rendendole voluttuose e fluttuanti.
La celebrazione della visione dionisiaca del principio femminile si manifesta attraverso questa prorompente femminilità che sembra voler scacciare dai dipinti la componente maschile, confinata infatti ai margini della scena e che solo occasionalmente fa capolino, surrogata da simboli che ne richiamano la presenza. Non si tratta però di una guerra tra sessi, ma di un gioco lussurioso condotto con leggerezza.
L’arte di Kamila tenta una sintesi tra varie influenze, evolvendosi senza seguire una precisa corrente artistica. Le sue tele rappresentano una naturale fusione tra lo stile fumettistico, le superfici piatte e bidimensionali delle stampe giapponesi, i giochi decorativi della secessione austro-tedesca, l’estetica pop e di Richard Lindner, con qualche richiamo alle donne del Botticelli.
Kamila Volčanšek nasce in Slovenia e si laurea in pittura nel 1978 all’Accademia di Belle Arti di Lubiana con il Prof. Janez Bernik e il Prof. Špelca Čopič. Dopo essersi occupata a lungo di illustrazione, lavorando soprattutto alle immagini di libri per bambini, si dedica ora alla pittura. Vive a Lubiana e lavora come freelance.
Inaugurazione martedì 27 gennaio 2009 alle ore 18
Galleria A+A
San Marco 3073, Venezia
dal martedì al sabato 11/14 – 15/18
ingresso libero