Casarita Show Food
Taranto
via Berardi, 81/83
099 4535935
WEB
Monticelli&Pagone
dal 31/1/2009 al 27/2/2009
tutti i giorni 11- 21, chiuso lunedi'

Segnalato da

Guglielmo Greco




 
calendario eventi  :: 




31/1/2009

Monticelli&Pagone

Casarita Show Food, Taranto

Re/food. Un percorso sulla riproduzione, la modificazione e l'evoluzione del doppio, interiore ed esteriore dell'essere, rivisitato e reinterpretato dal duo artistico. Tele di medio e grande formato, studi e installazioni pittoriche, fotografia e illustrazione.


comunicato stampa

Dal 1° al 28 febbraio, alle ore 11,00, a CasaRita Show Food di Taranto, inaugura Re/Food, l’attesissima exhibition del Duo artistico M&P – Monticelli&Pagone, considerati tra i nomi di punta del progetto Cibo&Arte - rassegna d’arte contemporanea curata da Vito Caiati, critico d’arte e Guglielmo Greco, art director di CasaRita Show Food.

Reduci da diversi successi espositivi, tra cui alcune sculture di matrice post-industriale esposte all’interno della Saatchi Foundation, o della ormai celebre “Venere nell’Immondizia”, omaggio a Michelangelo Pistoletto e, non ultima, “Il Sapore delle Cose”, presso l’Ospedaletto dei Crociati a Molfetta, in procinto di intraprendere altri grossi progetti itineranti, il Duo M&P è da considerare ormai più che un gruppo, un vero e proprio movimento artistico. Il loro concetto di spostare l’arte contemporanea in direzione di un’altra forma di comunicazione, ben più mobile, articolata e dissacrante, li ha portati alla maturazione di uno dei progetti inediti forse più interessanti della loro ricerca: Rorschach Evolution.

Un percorso sulla riproduzione, la modificazione e, appunto, l’evoluzione del doppio, interiore ed esteriore dell’essere, rivisitato e reinterpretato nello stile inconfondibile e originale dei M&P.
Nell’allestimento dello Show Food CasaRita, tele di medio e grande formato, studi e installazioni pittoriche, fotografia e illustrazione, convergono armonicamente nella cifra estetica di Re/Food, ben spiegata dal punto di vista filosofico dallo stesso Vito Caiati.
“Al centro del dibattito filosofico ed estetico contemporaneo è il corpo e, quindi, il profilo antropologico dell’umano a farla da padrone. Perché?
Perché tutta la cultura occidentale si è fondata sulla dicotomia, sulla scissione tra corpo, corpi, ed anima. Il riflesso di questa scissione tra la soggettività del corpo e la sua oggettività riduce nella concezione che del corpo ha la medicina contemporanea. Essa ha tralasciato l’aspetto soggettivo della corporeità per dedicarsi a quello oggettivo.

Come osserva Karl Jaspers si è radicata la scissione tra il korper (corpo meccanico) ed il leib (corpo di senso, corpo soggettivo). Il corpo, cioè qual è considerato dal soggetto che in esso e con esso vive e dialoga. Questa sottrazione del corpo ad una oggettività alienante è l’obiettivo dell’arte che, per questo, dovrebbe diventare la traccia capace di offrire spunti per una revisione del paradigma traballante della medicina attuale.
Infatti, l’arte, rappresentando i corpi, li carica di senso, di significato, rivelando il retroterra archetipico di cui il corpo è proiezione.
Monticelli&Pagone sono tra i protagonisti di quella istanza fusiva e riumanizzante di questo proposito che attinge i reconditi recessi dell’anima. I corpi che emergono dai loro lavori riflettono una costante dicotomia, che mette in scena l’invisibile, il rimosso.
Quest’ultima, non è quella scontata androginia di memoria neoplatonica.

I corpi di questi due artisti si confrontano costantemente con la loro ombra, con il loro aspetto di senso e, quindi, con una realtà indefinita, con un’ambiguità appena decifrabile che lascia aperte le porte dell’immaginazione e fa affiorare quelle insondabili profondità che lucentezze apollinee possono nascondere. E che radicalismi ideologici ci impongono di rimuovere.
Le crude immagini che questi autori ci propongono vengono costantemente sfumate e trasformate in icone di senso tese a tracciare un perimetro non letteralizzato e qualunquistico, che ci suggerisce di trascendere quella corporeità occidentale a senso unico, grigia ed alienante.
La loro cifra stilistica è legata alla levità del tratto che si insinua tra le pieghe irrigidite del nostro essere per farci accettare una cruda, ambigua e provocante nudità una ostensione di oggetti in cui è raggrumata l’alienante istanza tecnologica della contemporaneità, con una ritrovata serenità che propizia una reazione estetica ed una riflessione catartica”. Re/Food è tra gli eventi da considerare nel carnet degli appuntamenti di prestigio con l’arte contemporanea.

Inaugurazione domenica 1 febbraio, alle ore 11,00

Casarita Show Food
via Berardi, 81/83 - Taranto
L’esposizione resterà aperta al pubblico (in orario continuato), dalle 11,00 alle 21,00 tutti i giorni (escluso il lunedì).
Ingresso libero

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